L’effetto Trump, che nelle scorse settimane ha annunciato pesanti dazi doganali per chi produce al di fuori dei confini degli USA, ha iniziato ad avere le prime ripercussioni sui costruttori. Così, dopo Ford che ha rivisto i piani riportando sul suolo statunitense la produzione di alcuni modelli già prevista in Messico, è la volta di FCA di annunciare il prossimo investimento negli stabilimenti nazionali.
Il piano, che comunque prevedeva già il rafforzamento della produzione negli Stati Uniti, riguarda soprattutto Jeep. Sarà investito oltre 1 miliardo di dollari in nuove attrezzature e nel potenziamento del “Warren Truck Assembly Plant” (nel Michigan), dove verranno prodotte le nuove Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer, e nel “Toledo Assembly Complex” (nell’Ohio) dove verrà realizzato un altro nuovo modello, un pick up fi grandi dimensioni a marchio Jeep. A Warren sarà prodotto inoltre il truck Ram, attualmente prodotto in Messico.
L’operazione, precisa FCA, sarà completata entro il 2020 e porterà alla creazione di oltre 2.000 nuove occupazioni. «In questo modo rispondiamo al passaggio nei gusti dei consumatori verso i trucks e gli SUV e rinforziamo gli Stati Uniti come centro manifatturiero globale per questo genere di veicoli», spiega in una nota Sergio Marchionne.
«Queste operazioni, che sono state discusse con Dennis Williams e il resto della dirigenza della UAW (il sindacato USA del comparto automotive, ndr) espande la nostra capacità in questi segmenti fondamentali, ci permette di soddisfare la loro crescente domanda e aumenta la capacità di esportazione dei nostri prodotti di fascia media e grande verso i mercati internazionali».