Dal primo gennaio 2019 i detentori di Partita Iva, ad esclusione di alcune categorie, dovranno affidarsi alla fatturazione elettronica e per questo motivo PayPal e Aruba hanno deciso di collaborare per fornire un servizio specifico.
“Da sempre l’obiettivo di PayPal è quello di democratizzare i servizi finanziari, rendendoli semplici e accessibili”, ha dichiarato Michele Simone, Head of Partners e SMB PayPal Italia. “Oggi in Italia il problema del digital gap è sicuramente un aspetto da non sottovalutare e crediamo che l’aggiornamento normativo riferito alla fatturazione elettronica sia una grande opportunità in questo senso per tutte quelle piccole e medie imprese che ogni giorno cercano di portare innovazione nel loro settore”.
Fra i vantaggi di questo nuovo servizio Aruba – la fatturazione elettronica viene offerta a 25 euro + IVA l’anno con 1 GB di spazio – vi è soprattutto “l’opportunità di gestire a livello digitale il processo di generazione, trasmissione e conservazione di tutti quei documenti necessari alla gestione fiscale di un’attività commerciale”. Grazie a PayPal sarà poi possibile “ottimizzare anche i processi di incasso delle fatture”.
In pratica la piattaforma per i pagamenti digitali di PayPal sarà integrata all’interno del software Fatturazione Elettronica di Aruba per agevolare ogni pagamento e incasso.
“Inoltre, Aruba offrirà il suo strumento per la fatturazione digitale con uno sconto del 20% per tutti gli utenti PayPal fino al 31 maggio 2019, in modo da supportare le piccole e medie imprese e le partite IVA italiane nella loro trasformazione digitale”, ha spiegato Gabriele Sposato, Marketing Director B.U. Hosting e eSecurity di Aruba. “Grazie alla partnership con PayPal, la soluzione di Fatturazione Elettronica di Aruba è l’unica ad oggi ad integrare tale metodo di incasso”, . “Con questa funzionalità si intende aiutare i nostri clienti a rendere i propri flussi di lavoro ancora più efficienti”.
La fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019
Il decreto fiscale approvato pochi giorni fa prevede, com’è risaputo, la fatturazione elettronica per i soggetti titolari di partita Iva (circa 5 mln in Italia) a partire dal primo gennaio 2019. Nello specifico si tratta di un sistema digitale che si occupa della emissione, trasmissione conservazione delle fatture. Il formato di riferimento è l’XML (eXtensible Markup Language).
Sono però esonerate alcune categorie per ora, come gli operatori sanitari, quindi le aziende locali, ospedaliere, i policlinici, le farmacie, gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri, etc. Senza contare i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario e vecchi minimi, esercenti e artigiani che si rivolgono ai consumatori ed emettono scontrini e ricevute fiscali, e le imprese che attuano cessione di beni e prestazioni di servizi nei confronti di non residenti.
Per quanto riguarda le eventuali sanzioni è stata prevista una moratoria fino a settembre 2019.