Dici Lamborghini e pensi, immediatamente, ai bolidi più potenti della storia dell’Automotive. Supercar basse, larghe e caratterizzate da linee tese e taglianti. Le vetture create dall’estro di Ferruccio Lamborghini hanno conservato un tocco spaziale. La forma esagonale, ispirata alle particolari nubi che si trovano al Polo Nord del pianeta Saturno, si ripetono dentro e fuori l’abitacolo. Il design spigoloso è stato declinato con successo anche nel best-seller a ruote alte. La Urus, infatti, è tra le vetture di lusso più vendute al mondo.
Il Centro Stile Lamborghini punta a conservare il suo carattere distintivo anche con la motorizzazione ibrida che ha fatto storcere il naso ai puristi. Nel 2024 è arrivata sul mercato la Temerario, l’ultimo modello presentato alla Monterey Car Week nell’agosto 2024, che per la prima volta raggiunge i 10.000 girimin, permettendo un piacere di guida innovativo. Lo scorso anno la Lamborghini ha superato i 3 miliardi di euro di fatturato (3,09), con un aumento del 16,2% rispetto al 2023. Numeri che faranno felici anche i vertici del Gruppo Volkswagen, in cui rientra il marchio bolognese, insieme a Porsche, Audi e altri brand premium, in una fase di enormi difficoltà.
Boom di vendite nel 2024
La Lamborghini ha varcato, nuovamente, la soglia delle 10.000 unità vendute, per la precisione 10.687, marcando un + 5,7%. Nell’ultimo anno e mezzo i vertici hanno spinto per una completa ibridizzazione delle proposte Revuelto, Urus SE e Temerario che rappresentano oggi il fiore all’occhiello della gamma. Il CEO Winkelmann ha avuto coraggio a proiettarsi al futuro, dando la possibilità a tanti giovani di trovare una collocazione lavorativa. Lo scorso anno ci sono state un migliaio di nuove assunzioni, tra ingegneri per ricerca e sviluppo e software e addetti alla produzione.
“Non abbiamo mai spinto sul rapporto domanda-offerta – ha annunciato Stephan Winkelmann, chairman & CEO di Automobili Lamborghini come riportato su ANSA – e il portafoglio ordini è di circa un anno e mezzo. Siamo cresciuti pressoché ovunque, e in azienda si contano un migliaio di nuovi assunti, soprattutto ingegneri che si occupano di ricerca e sviluppo e produzione“.
L’elettrico può aspettare
“Il periodo è complesso – ha spiegato Winkelmann – e i target difficili da fare“. Un chiaro riferimento anche ai dazi imposti dal Presidente degli Usa, Donald Trump. Quello americano è il mercato più importante per il brand Lamborghini, con circa 30.000 vetture vendute ogni anno e in caso di nuove tasse “non possiamo esagerare nel trasferire l’aumento sul consumatore” perché a soffrirne sarebbero i volumi. Il target della Casa di Sant’Agata Bolognese potrebbe diventare la Cina che già occupa una fetta del 6-7%. Nei piani del management c’è anche l’idea di lanciare, come farà a breve la Ferrari, la prima full electric. A differenza del Cavallino, però, non sembra esserci fretta.
La prima Lamborghini 100% elettrica è stata posticipata al 2029. Si tratterà di un 2+2. “D’altra parte chi compra Revuelto – ha aggiunto il CEO – ha in media 12 vetture, un’auto per ogni occasione“. Una Lambo senza sound potrebbe attirare l’interesse solo dei progressisti green con un portafoglio pesante. La Temerario, invece, entrerà in produzione entro l’anno, mentre le prime consegne sono previste nel 2026. Il portafoglio ordini è già di 9 mesi.