AGI – L’aumento delle quotazioni internazionali di oli vegetali, prodotti lattiero-caseari e carne ha spinto l’Indice Fao dei prezzi alimentari mondiali a una crescita dell’1,1% a marzo, il primo aumento in sette mesi. L’indice è salito a 118,3 punti dai 117 di febbraio (dato rivisto al ribasso), che era stato il livello più basso dei prezzi degli ultimi tre anni.
Nel dettaglio, i prezzi sono balzati dell’8% per gli oli vegetali, al top da un anno, a causa dell’aumento delle quotazioni dell’olio di palma, soia, girasole e colza. I prezzi dei prodotti lattiero-caseari sono saliti del 2,9% al livello più alto degli ultimi undici mesi, con i costi mondiali del formaggio che sono aumentati maggiormente in un contesto di domanda di importazioni costante dall’Asia, maggiori vendite interne in Europa occidentale con le vacanze primaverili e una produzione stagionalmente in calo in Oceania. Inoltre, il costo della carne è aumentato dell’1,7%, guidato dai prezzi di quella di pollame.
Al contrario, i prezzi dei cereali sono scesi del 2,6% al livello più basso da settembre 2020, mentre i prezzi globali delle esportazioni di grano sono diminuiti, in un contesto di forte concorrenza nelle esportazioni tra Ue, Russia e Stati Uniti. Inoltre, il costo dello zucchero è diminuito del 5,4%, spinto dalla revisione al rialzo delle previsioni sulla produzione di zucchero 2023/24 in India e dal miglioramento del ritmo del raccolto di zucchero in Thailandia nella fase finale della stagione.