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Facebook, vittima delle bufale anche Safety Check – Veb

Dic 29, 2016
Facebook, vittima delle bufale anche Safety Check

Le bufale non risparmiano nemmeno il servizio Safety Check che rimane vittima dello stesso algoritmo di Facebook.

Safety Check è uno strumento attivato dal social diZuckerberg per permettere a chi si trova in un luogo in cui si è appena verificato un disastro, di far sapere nell’immediato ad amici e parenti che sta bene.

Safety Check si è attivato in Thailandia perché ha dato per attuale la notizia di un attentato avvenuto un anno fa.

Gli algoritmi di Facebook, dunque, hanno attivato per errore Safety Check dopo un susseguirsi di notizie false che informavano su una terribile esplosione avvenuta a Bangkok in Thailandia.

Molti utenti thailandesi hanno ricevuto l’invito di Facebook a fornire informazioni sul loro stato di salute.

Safety Check si è attivato alle ore 9 di sera, ora locale, e disattivato intorno alle 10. Ovviamente a Bangkok non c’è stata alcuna esplosione.

Perché si è attivato Safety Check? Perché è stato ripubblicato un articolo di un anno prima che parlava della terribile esplosione che nella capitale thailandese aveva ucciso venti persone, la maggior parte turisti.

La ripubblicazione dell’articolo ha ingannato l’algoritmo di Facebook, il quale non riconoscendo le date, ha ritenuto vero che ci fosse stato un nuovo attentato.

Il social network a novembre del 2016 aveva informato che Safety Check sarebbe stato gestito automaticamente da uno speciale algoritmo in grado di scovare i post condivisi su eventuali disastri.

La precedente gestione manuale di Facebook non funzionava perché Safety Check si attivava solo per eventi di rilievo mentre quelli minori, ma allo stesso tempo importanti, erano ignorati.

Per questo si pensò a un algoritmo. Ma a quanto pare anche questo non funziona come dovrebbe.

Riuscirà Facebook a trovare un algoritmo che, oltre a scandagliare i disastri, riconosca anche le bufale? Staremo a vedere.

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