• 6 Dicembre 2025 21:52

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F1, Verstappen non molla: può ancora diventare campione del Mondo

Ott 23, 2025

Verstappen può vincere il mondiale Piloti 2025. Matematicamente è possibile, ma non è la situazione più semplice. Il pilota olandese ha 306 punti, mentre Piastri è primo con 346, il gap è di 40 punti. Dopo il GP degli Stati Uniti restano 5 weekend di gara: Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar, Abu Dhabi. In palio un massimo di 141 punti utili a ribaltare la classifica. La F1 insegna: mai dare Max per sconfitto. Obiettivo recuperare almeno 41 punti netti su Piastri nelle gare rimanenti.

La situazione

La classifica Piloti, a 5 GP dal termine e con ancora 2 Sprint Race da disputare (Brasile e Qatar), racconta una stagione che ha già assunto contorni speciali. In testa c’è Oscar Piastri con 346 punti, seguito a breve distanza dal compagno di squadra Lando Norris a quota 332, mentre Max Verstappen insegue a 306. Restano ancora 7 appuntamenti effettivi e il massimo punteggio teorico che Verstappen potrebbe raggiungere è 447 punti. In altre parole, l’olandese può ancora sperare, ma la rincorsa è complessa: servirebbe una serie di risultati perfetti, accompagnata da qualche passo falso dei due piloti McLaren. A completare lo scenario, dietro i tre protagonisti principali, c’è un gruppo di inseguitori che, pur lontani in classifica, possono ancora giocare un ruolo decisivo. La Ferrari di Leclerc e le Mercedes di Russell e Antonelli, in particolare, potrebbero diventare arbitri involontari del mondiale, capaci di togliere punti preziosi in più di una gara.

Le combinazioni utili

Per Verstappen non è necessario vincere tutte le gare che restano, ma dovrà ottenere diversi risultati di alto livello tra vittorie e podi, sperando al tempo stesso che Piastri perda punti. Il pilota australiano potrebbe infatti rallentare la sua corsa solo in caso di piazzamenti bassi, ritiri, penalità o se venisse limitato dal compagno Norris. In termini pratici, a Verstappen basterebbero già 1 vittoria, 1 successo nella Sprint Race e 1 podio per riaprire la lotta, a patto che Piastri resti a secco negli stessi weekend. Ma se l’australiano dovesse mantenere la sua media stagionale di 17-18 punti a gara, allora l’olandese sarebbe costretto a vincere almeno 4 delle ultime 5 gare per chiudere davanti in classifica.

Scenario dominante

In questo caso, Verstappen vince 2 GP e le 2 Sprint Race ancora in programma, ipotizziamo Messico e Las Vegas per le gare principali, Brasile e Qatar per le Sprint. Con 4 successi complessivi in 3 weekend, l’olandese metterebbe insieme circa 58 punti. Se, nello stesso periodo, Piastri raccogliesse meno di 17 punti complessivi, il campione della Red Bull riuscirebbe a colmare completamente il distacco e tornare in piena corsa per il titolo.

Scenario realistico

In una situazione più probabile, Verstappen vince 1 solo GP e 1 Sprint, aggiungendo magari un paio di podi nelle altre gare. Questo gli garantirebbe circa 48 punti. Affinché la rimonta si concretizzi, Piastri dovrebbe limitarsi a circa 6 punti nello stesso periodo. Con 1 sola vittoria e risultati costanti sul podio, Max avrebbe bisogno di un clamoroso passo falso dell’australiano, come 1 ritiro o 2 gare senza punti, per tenere viva la speranza di titolo.

Scenario minimo

Nello scenario meno favorevole, Verstappen conquista 2 vittorie ma Piastri riesce comunque a chiudere entrambe le gare nella top 6. In questo caso, il 4 volte iridato non riuscirebbe ancora a colmare il distacco e avrebbe bisogno di altre prestazioni forti negli ultimi GP successivi per raggiungere il margine necessario di +41 punti complessivi.

Fattori a favore

L’olandese è in grande forma e quindi vive un favorevole momento psicologico e di performance. Alcuni dei circuiti rimanenti come Città del Messico e Yas Marina premiano potenza e gestione gomme e lì Red Bull è molto spesso competitiva. Nel paddock, in tanti affemano già che il vantaggio aerodinamico acquisito dalla RB potrebbe tornare decisivo. Inoltre, Verstappen ha storicamente dominato in entrambe le piste menzionate, vincendo 5 delle ultime 7 edizioni complessive.

Fattori contro

Il gap di 40 punti con solo 5 GP rimasti non è poca cosa. Piastri e McLaren hanno mostrato grande regolarità e il compagno di squadra Norris, vicino in classifica e anche lui in lizza per il titolo, probabilmente per ordini di scuderia, potrebbe assistere e “aiutare” l’australiano . McLaren ha anche un vantaggio di trazione e una gestione gomme eccellente nelle curve medio-lente, caratteristiche che saranno fondamentali in Brasile e Qatar, due tracciati da medio carico dove le sue monoposto hanno già brillato.

La F1 non è matematica

Le cifre raccontano solo una parte della storia. Le tabelle dei punti, le proiezioni e i calcoli di probabilità sono utili per costruire scenari, ma non possono catturare l’essenza di un campionato che vive di imprevisti, emozioni e incastri perfetti o disastrosi. In F1 basta un contatto, un pit stop lento, o una Safety Car al momento giusto per riscrivere un campionato. E Verstappen è il tipo di pilota che, se sente l’odore della vittoria, non molla più.

La componente psicologica

Il mondiale 2025 si deciderà tanto sulla velocità pura di Max quanto sulla tenuta mentale di Oscar. Ogni gara rappresenta un crocevia. Se Verstappen riuscisse a vincere già in Messico e replicare in Brasile o Las Vegas, la pressione si sposterebbe tutta sulla McLaren. Verstappen è noto per la sua freddezza agonistica, ma anche per l’orgoglio feroce. Nelle ultime gare lo si è visto più motivato e più aggressivo in pista, consapevole che ogni punto conta. Inoltre, il suo rapporto con la squadra è tornato solido dopo mesi di tensione interna. Piastri, invece, si trova per la prima volta nella posizione di leader mondiale sotto pressione. L’australiano è rapido e calmo, ma non ha ancora esperienza nel gestire un titolo all’ultima curva. Verstappen, in questo senso, è un veterano: sa cosa serve per vincere un mondiale fino all’ultima gara, e questo potrebbe fare la differenza nel duello mentale.

Il finale è tutto da scrivere

Il mondiale entra nella fase più calda, quella in cui ogni punto pesa il doppio e ogni errore rischia di compromettere mesi di lavoro. Ricapitolando servono almeno 2 vittorie immediate, 1 errore o 1 ritiro di Piastri e una Red Bull costante su tutti i fronti. A 5 gare dal termine, il destino è ancora aperto e la storia ci ha già mostrato che Verstappen può trasformare le rimonte impossibili in trionfi storici. Finché ci sarà una bandiera a scacchi da inseguire, resterà il pilota che non smette mai di crederci. In corso c’è una battaglia vera tra la nuova generazione e il campione affermato. E questo, per chi ama la F1, è il miglior finale possibile.

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