Max è il numero 1. Malgrado lo svantaggio su Sainz per via della gomma usata, l’olandese resiste al sorpasso dell’iberico senza troppi problemi. Poi, una volta stabilizzato il suo ritmo, a margine di una fase di studio durata alcuni passaggi dove ha saputo amministrare alla grande le mescole e ha deciso che era arrivato il momento di fare sul serio. La sua RB20 offre tanto grip laterale e una fase di accelerazione davvero notevole. Sbarazzarsi di Alonso prima ed Hamilton poi è una “mera formalità”. La sua condotta risulta impeccabile supportato da una vettura che non ha difetti. I micro pattinamenti sofferti nelle primissime fasi della Sprint Race non hanno intaccato il suo passo. Idem per il degrado che ha saputo amministrare con perizia.
Fonte: Getty ImagesLewis Hamilton (Mercedes AMG) saluta il pubblico
Due parole vanno spese pure per il sette volte campione del mondo di F1. Il futuro ferrarista nella qualifica di ieri ha dato il meglio di se. Il “manico” resta enorme malgrado le 39 primavere sulle spalle. Lo ha dimostrato anche quest’oggi. La sua Mercedes W15 non è certo una vettura al top. Al contrario soffre parecchio al retrotreno, dove una mancanza “endemica” di grip si è fatta sentire anche nella Sprint Race. La working range (finestra di utilizzo) delle sue Pirelli a banda gialla non era ottimale. Tanto lavoro nelle fasi di cornering, per limitare l’energia immessa sui compound e mantenere il degrado su livelli accettabili. Lewis sorride alla fine della mini gara da 100 km e si aggiudica il primo podio stagionale. Chapeau.
Leclerc si sfoga e pungola Sainz
Il monegasco della Ferrari acciuffa un quarto posto che non soddisfa. Per gran parte della sua gara è costretto a seguire gli scarichi di Perez che a sua volta era attaccato al diffusore di Sainz. Una prestazione di Charles stoppata dal traffico, perché appena ha avuto strada libera non ci ha pensato due volte ad attaccare il compagno di squadra. A differenza di Carlos, l’ex Alfa Romeo ha saputo gestire meglio le gomme durante i primi giri. Fattore che gli ha permesso di arrivare all’ultimo terzo della breve corsa con più rendimento. Il primo tentativo di sorpasso arriva al termine del lunghissimo tratto ad alta velocità di percorrenza del T2 (secondo settore).
L’iberico della Ferrari non ci sta, si difende con i denti, e Charles è costretto ad uscire dai limiti della pista per evitare il contatto. Circa mezza tornata più tardi ci riprova questa volta portando a termine il compito. Anche il questo caso lo scontro era vicino. Messo dietro Sainz, il ferrarista originario del Principato si “apre in radio” punzecchiando il suo teammate: “lotta più con me che con gli altri“. Uno sfogo del momento. Ci sta tutto. Tuttavia le parole di Leclerc sottolineano, se ancora ce ne fosse stato bisogno, un fatto molto chiaro: l’iberico non ha alcuna intenzione di rendere vita facile all’altro Carlo, in questa stagione. Al contrario il primo avversario da battere è proprio il compagno di squadra.