Ferrari conferma le aspettative. Lo fa soprattutto con un Charles Leclerc davvero scatenato. Il monegasco spinge forte nelle Fp3, tanto che nel secondo run con le Pirelli a banda rossa, la sua SF-24 EVO tocca le barriere in curva 4. Per fortuna nessun problema rilevato sulla monoposto. Il check ai box ha confermato che il contatto con il guard rail della numero 16 non ha riportato conseguenze. Il ferrarista ha preteso un serio accertamento, memore del prematuro ritiro nel giro di formazione nel 2021, proprio qui a Monte Carlo, per un danno al semiasse. Tornato in pista lui stesso ha confermato che il feeling con la vettura italiana continuava ad essere perfetto.
La terza sessione di prove libere ha fornito ulteriore fiducia all’ex pilota dell’Alfa Romeo, conscio che la lotta per la pole position era possibile. Una SF-24 EVO davvero in palla, ben bilanciata, forte in inserimento e con un retrotreno che seguiva bene i cambi di direzione. Restava da massimizzare la trazione in curva 1, Santa Devota, zona della pista dove Red Bull continuava ad avere riscontri prestazionali migliori. Dall’altra parte del garage le cose non sono andate male. Sainz ha limato parte dei grattacapi sofferti durante il venerdì anche se, rispetto al compagno di squadra, il feeling con la sua vettura non era così buono. Per questo ha chiesto e ottenuto alcune modifiche al carico sviluppabile all’anteriore.
Senza dubbio l’occasione di fare centro era presente. Ferrari ha lavorato parecchio al simulatore driver-in-the-loop durante la scorsa notte, per ottimizzare la messa a punto tramite il fine tuning odierno. A conti fatti, nell’ultima ora di prove libere prima della sessione classificatoria, l’obiettivo in merito al setup è stato raggiunto. Toccava quindi ai piloti della rossa dare il massimo, portando con se la consapevolezza che la partenza dal palo non era un miraggio, sebbene la concorrenza fosse senza dubbio agguerrita. Red Bull e McLaren su tutti, ma pure Mercedes e Aston Martin che sul giro secco, pescando il jolly, avevano la possibilità di inserirsi nella lotta a vertice.
F1, GP Monaco: Leclerc fenomeno si prende la pole
Nella prima parte della qualifica il traffico prende la scena. Tante, troppe vetture in una pista stretta. Situazione che ha complicato non poco le cose, per la rossa. I due ferraristi sono scesi in pista con le mescole Soft usate. Il primo riscontro non era all’altezza, sporcato dall’incontro con altre vetture. Le due SF-24 EVO hanno così continuato a spingere per ottenere un riscontro cronometrico indicativo. Charles ci riesce, Sainz meno. Il distacco dei primi 15 piloti era parecchio rosicato però. Ragion per cui, il muretto box italiano a chiesto ai suoi piloti di passare in garage per montare un set di Pirelli a banda rossa nuovo di pacca. Carlos accetta senza battere ciglio, mentre il monegasco non è della stessa idea.
Per questo chiede informazioni su Verstappen, unico pilota della griglia a risparmiare un treno di Soft in tale contesto. Leclerc ascolta Bozzi e non ci pensa un attimo allineandosi di immediato alla strategia dell’olandese. Si passa così alla Q2. Anche in questo caso la sessione risulta caotica. Carlos inizia a fare sul serio mentre il suo compagno soffre un po’ di più. L’attivazione delle gomme viene pertanto messa in discussione, valutando la possibilità di effettuare un giro di preparazione per centrare al meglio la finestra di utilizzo delle coperture. L’idea però viene scartata e si procede con il normale outlap per poi spingere. Al termine della Q2 la concorrenza per la pole era alta, molto di più di quanto si potesse pensare.
Fonte: Ferrari Media Centerlo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella della SF-24 – GP Monaco 2024
Nell’ultimo terzo della sessione classificatoria le rosse partono forte. La capacità di concentrazione di Leclerc è stellare, tanto che stampa subito il miglior tempo risultando il più rapido di tutti. Dopo un breve sosta Charles abbandona nuovamente la pitlane, prepara la tornata e realizza un giro praticamente perfetto. Altri due decimi tolti dal suo tentativo precedente che di fatto valgono la conferma: partenza dal palo, a casa sua. A fare la differenza è il rendimento al Fairmont, alla chicane del Porto e alla Rascasse, mentre nel T1, pur aggiustando un po’ il tiro, era comunque più lento di Piastri classificatosi secondo. Inutile sottolineare come domani il favorito numero 1 per vincere la gara sia Leclerc.
F1, Verstappen si incarta con le gomme
Tenendo a mente il feeling non ottimale di Sainz con la propria vettura, il suo rendimento in qualifica è comunque una buona risposta per lo spagnolo. Carlos paga 2 decimi e mezzo sul tempo del suo teammate che comunque vale un onesto terzo posto alle spalle di Oscar Piastri. McLaren che si piazza in quarta posizione con Norris e conferma la bontà del lavoro svolto sulla vettura. Una MCL38 che mostra davvero pochi difetti. In terza fila troviamo George Russell. Il britannico batte ancora una volta il suo ben più blasonato compagno di squadra, un certo sette volte campione del mondo Sir. Lewis Hamilton. Inoltre, osservando la classifica finale, per 1 solo millesimo è più lento sul tempo di Lando.
E Verstappen? Cosa è successo al talento di Hasselt? Innanzi tutto, allargando il discorso alla Red Bull, va detto che Checo Perez non è nemmeno riuscito a passare la Q1. Max al contrario pareva in grado di lottare per la pole, tra l’altro senza troppa fatica. Invece, sin dal Q2, il leader del campionato aveva sofferto, perché le sue mescole non erano perfettamente “accese”. Attivazione che di fatto lo ha molestato parecchio anche nell’ultima parte della qualifica, dove malgrado abbia sfoderato la totalità del suo estro, si deve mestamente accontentare del sesto posto finale. Di certo la terza fila non è la posizione ottimale a Monaco. Per lui, a meno di eventi straordinari, considerando l’impossibilità di effettuare sorpassi, la percentuale di vittoria resta davvero bassa.