• 27 Novembre 2024 15:25

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F1, Qualifica Sprint GP Austria: Ferrari sbaglia l’assetto, Leclerc appiedato in Q3

Giu 28, 2024

Ferrari arrivava in Austria con buone sensazioni. Non si trattava di semplice ottimo, in quanto la positività di pensiero era nutrita dalle informazioni racimolate in fabbrica. Ci riferiamo ai dati ottenuti nel campo virtuale, dove la SF-24 in versione Red Bull Ring “ipotizzata” al simulatore driver-in-the-loop, aveva espresso un chiaro verdetto: l’auto italiana poteva far parte del gruppo di sfidanti della RB20. Poteva giocarsi la vittoria, insomma. Lo stesso Leclerc lo ha riferito nelle consuete interviste del giovedì. Espletata la premessa arriviamo ai fatti. Durante la prima ed unica sessione di prove libere del fine settimana di Spielberg, la rossa è scesa in pista con le Pirelli a banda bianca.

Operazione utile per testare la monoposto con una certa continuità di rendimento, fornita dalla stabilità prestazionale delle mescole più dure. Così è stato e sebbene il bilanciamento generale delle vetture italiane non era male, specie nel primo settore il sovrasterzo ha fatto presenza. Un fenomeno che ha limitato il rendimento della SF-24 in curva 1 e soprattutto alla 3, piega similare all’antecedente che però somma un banking negativo che estremizza l’eccesso si rotazione. Un primo run della Ferrari speso per capire come correggere questa tendenza sino a quando, a metà sessione, i tecnici in accordo con i piloti hanno deciso di intervenire su altezze da terra e schema sospensivo. In questo il target caso era lampante: trovare grip nella fase di cornering alle basse velocità.

Il provvedimento pareva funzionare perché nel primo settore le monoposto di Maranello hanno migliorato l’handling. Tuttavia la mossa ha pregiudicato le performance nelle curve ad alta velocità di percorrenza del secondo e terzo settore. Il classico esempio di coperta corta. Lo conferma l’analisi dei micro settori, dove nelle ultime due pieghe del T3, la SF-24 ha iniziato a soffrire una certa mancanza di carico. Durante le tre ore a disposizione prima della qualifica sprint c’era il tempo per rifinire la messa a punto e quanto appreso Ferrari è intervenuta nuovamente sull’assetto delle rosse. Ulteriori modifiche per ottimizzare il rendimento dell’auto modenese: minimizzare i punti deboli e sfruttare appieno quelli forti. A conti fatto nulla di tutto questo è avvenuto.

F1, qualifica sprint GP Austria: Ferrari sbaglia l’assetto sulla SF-24

La qualifica per definire la griglia della qualifica sprint prende corpo con le gomme gialle. Mescole che Ferrari non aveva provato durante le prove libere. Da subito si nota una vettura con un bilanciamento generale buono. Non ci sono troppi problemi per quanto riguarda l’handling delle monoposto. C’è però un fattore che va considerato: il fine tuning doveva in qualche modo tradurre le migliorie in un vantaggio a livello cronometrico. Fattore totalmente assente in quanto, osservando le due SF-24, sebbene il carico fosse bilanciato tra i due assi era comunque insufficiente. Per capirlo basta osservare il rendimento delle rosse nel T3, dove fanno presenza le diverse curve in appoggio ad alta velocità di percorrenza.

La mancanza di spinta verticale si fa sentire e i ferraristi non riescono a portare a centro curva la giusta velocità. Per il resto, sebbene il T1 non sia così disastroso, anche in questo caso si notava un chiara mancanza di grip meccanico. Senza contare il limite derivato dall’efficienza aerodinamica che come sappiamo non è ancora all’altezza rispetto a Red Bull McLarenFerrari ha sbagliato a “costruire” la messa a punto della SF-24. Per essere ancora più precisi possiamo dire che, in Austriala finestra di set-up della rossa è parsa parecchio ristretta. Una vettura troppo puntata sull’avantreno che di riflesso ha sofferto anche al posteriore. Inoltre, la tattica di sacrificare l’entrata delle curve per avere un vantaggio in uscita con la trazione non ha funziona per nulla.

F1, qualifica sprint GP Austria: la Ferrari n°16 si spegne in pit-lane e Leclerc salta la Q3

Piove sul bagnato. Tre paroline che rendono perfettamente l’idea di quanto successo durante le qualifiche sprint dell’undicesimo round della F1. Tutto sommato Ferrari arriva alla Q3 senza soffrire. Ma nel momento topico, quando il talento dei piloti può fare una certa differenza per limare tempo prezioso dai riscontri cronometrici, ecco che la iella si accanisce con la rossa. Durante l’ultima parte della qualifica, le SF-24 abbandonano la pit-lane con le Pirelli cerchiate di rosso. Le gomme Soft per intenderci. Mentre Sainz percorre la corsia box senza problemi e si immette in pista, la monoposto numero 16 fa le bizze e lascia momentaneamente a piedi Leclerc. L’auto del monegasco soffre un problema all’anti-stall, sistema che in F1 viene utilizzato per prevenire lo stallo del propulsore.

Fonte: F1TVil monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) lotta per far ripartire la SF-24 durante la qualifica sprint – GP Austria 2024

Osservando la dinamica è difficile capire cosa sia successo con esattezza. La vettura procede e senza alcun motivo apparente l’anti-stall si inserisce. Di lì a poco la SF-24 si spegne. La questione interessante riguarda un fatto: sulla dashboard del volante Ferrari si vedevano chiaramente le spie dell’anti-stall lampeggiare anche in folle, poco prima che la power unit 066/12 si spegnesse. Per questo, a ragion di logica, si può ipotizzare un mal funzionamento del software che ha fatto scattare questo sistema quando non doveva e tolto potenza alla PUCharles è stato pertanto costretto a realizzare la solita procedura per accendere nuovamente l’unità di potenza, per poi ripartire in estremo riardo sulla tabella di marcia.

Il tempo a disposizione per effettuare l’outlap a quel punto era davvero risicato, anche tenendo in considerazione che il resto dei piloti erano impegnati nel giro lanciato e Leclerc doveva stare ben attento a non disturbare nessuno. Il monegasco ha provato comunque a spingere, ma quando ha tagliato il traguardo per lanciarsi il semaforo era rosso in quanto, purtroppo, la sessione era già terminata. Attendiamo le spiegazioni ufficiali della Ferrari, perché sul canale radio della rossa non sono arrivate. Leclerc ha chiesto cosa sia successo, ma il suo ingegnere di pista, l’italo olandese Bryan Bozzi, ha tagliato corto senza proferire parola sulla vicenda. “Ne parleremo all’interno del garage“, questo l’unico commento ai fatti.

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