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F1: Lella Lombardi, lo stile e la classe di un pilota in rosa

Mar 8, 2018
F1: Lella Lombardi, lo stile e la classe di un pilota in rosa

Lo scorso 3 marzo sono passati 26 anni dalla sua scomparsa. Lella Lombardi avrebbe compiuto gli anni da lì a poco, infatti era nata a Frugarolo il 26 marzo 1941. Lo stesso giorno di Ayrton Senna, come dire che negli astri sono segnate le strade di chi si cimenta con un volante in mano. Lella aveva vinto tante battaglie, ma contro il cancro che la portò via a 51 anni non riuscì a imporre la sua grinta come aveva fatto in pista.

Negli annali della F.1 Lella Lombardi è stata l’unica donna a segnare dei punti, mezzo per la precisione, e a disputare 12 GP su 17 partecipazioni. Prima di lei solo Maria Teresa de Filippis aveva calcato le scene per 4 GP. La storia di Lella è legata al mondo dei motori, dalla piccola azienda di famiglia, con le consegne col furgone del padre, ai primi passi in pista con le monoposto scuola, per salire sempre più su fino alla F.1 e alla F.5000, monoposto pesanti, difficili da guidare, che un fringuello come lei riusciva a portare al limite con una classe e una bravura incredibile.

Se con la F.1 segnò un momento storico, e da quel GP di Spagna del 1975 ad oggi nessuna ha fatto meglio, è segno che nel suo mondo Lella è stata una precursore importante, un simbolo di parità di diritti e doveri, di uguaglianza e di indipendenza, nei rapporti personali e intimi, prima ancora che se ne parlasse altrove

Chi ha corso con lei la rispettava. Nella sua tutina azzurra in F.1 nessun compatimento, ma solo tanta riconoscenza per una che con il casco in testa era un pilota e basta. Niente lamentele, niente scuse. Giù il piede e battaglia sia. Nel giorno in cui si celebrano le donne l’8 marzo, vale la pena ricordare lei, Lella Lombardi e lo farà anche il comune di Novi Ligure con una esposizione prevista per il prossimo 22 marzo e che vedrà amici, conoscenti, estimatori di Lella ricordare quanto fosse brava veloce e decisa.

Se con la F.1 segnò un momento storico, e da quel GP di Spagna del 1975 ad oggi nessuna ha fatto meglio, è segno che nel suo mondo Lella è stata una precursore importante, un simbolo di parità di diritti e doveri, di uguaglianza e di indipendenza, nei rapporti personali e intimi, prima ancora che se ne parlasse altrove. Finita la carriera come pilota ha cominciato come team manager e anche qui ci sono stati successi e soddisfazioni. Fino a quando la malattia non l’ha costretta a mollare. Ma il suo ricordo, la sua gentilezza, la sua classe e la sua bravura non sono stati dimenticati. Per cui sarà bello ricordarla prossimamente.

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