Doveva uscire demolito psicologicamente dal poderoso recupero di Hamilton, e invece proprio nel momento più difficile Rosberg ha trovato nuove risorse: 3 vittorie consecutive non sono mai un caso. Nico c’è ed è pronto a giocarsi il titolo fino all’ultima curva, con pieno merito, e il suo week end perfetto a Singapore lo dimostra: una pole stratosferica e una gara condotta dal primo all’ultimo giro, gestendo con mestiere il vantaggio su Ricciardo. Voto 10, nervi d’acciaio e non solo quelli…
Alle sue spalle, Ricciardo un po’ illude e si illude di riuscire nel colpaccio, ma la verità è che Rosberg ha sempre la situazione sotto controllo. Ciò non toglie che l’australiano ancora una volta ha vinto (a mani basse stavolta) il confronto con Verstappen e si è confermato come unico pilota anti-Mercedes. Avesse 30 cavalli in più, sicuramente ci sarebbe anche lui a giocarsi il mondiale: voto 9, irriducibile.
Tutt’altra storia invece il fine settimana di Hamilton, inspiegabilmente lento in qualifica e a disagio per tutta la gara con le temperature dei freni. La verità però è che senza il regalo del box Ferrari sarebbe finito addirittura fuori dal podio e questo è francamente inaccettabile per uno che guida una Mercedes e ambisce al 4° titolo mondiale: voto 5, sbiadito.
Sbiadito, comunque, è anche il rosso Ferrari, a furia di problemi ed errori a ripetizione che vanno al di là della poca competitività della macchina: al sabato si rompe una barra antirollio (cosa già strana di per sé) e ai box tengono fuori Vettel nel tentativo impossibile di fare un tempo dignitoso in quelle condizioni. Alla domenica, invece, preferiscono non rischiare un degrado eccessivo delle gomme di Raikkonen, che avrebbe fatto perdere il 3° posto, e optano per una sosta ai box che… di sicuro avrebbe fatto perdere la posizione al finlandese, come infatti è accaduto. Ancora una volta, al muretto Ferrari è mancato il semplice, caro vecchio buon senso. Ecco, forse non è solo il 3° posto che hanno perso a Maranello: doveva essere una stagione se non trionfale comunque di alto profilo, sta diventando un tunnel sempre più lungo, gara dopo gara. E allora voto 4,5 al team Ferrari, ma almeno ai piloti non si può imputare nulla: Raikkonen (voto 7,5) ci ha provato fin che l’hanno tenuto in pista, in lotta per tutta la gara con Hamilton, e scusate se è poco, e Vettel (voto 8) è risalito addirittura fino al 5° posto: di più era davvero impossibile chiedergli.
Tutt’altra storia invece la gara di Verstappen: sbaglia clamorosamente la partenza, esce incolume dalla carambola al via e ben presto comincia un duello infinito con Kvyat, nel quale il russo oppone una gran bella resistenza. L’olandese alla fine passa con l’ennesimo sorpasso straordinario, cogliendo di sorpresa l’avversario in un punto dove normalmente a nessuno viene in mente di passare, però certe lamentele via radio sulle inesistenti scorrettezze in difesa da parte di Kvyat fanno un po’ sorridere. E allora, voto 5 a Verstappen, perché un po’ di coerenza ci vuole sempre, perfino in questa F1…
Un altro che ha lottato come un indemoniato è stato Alonso, 7° dopo essere risalito fino al 5° posto con la solita partenza strepitosa: un buon risultato per una McLaren ancora in debito di tutto, però lo spagnolo meriterebbe di correre per ben altri obiettivi. Voto 9, generoso.
Alle sue spalle, ancora a punti Perez che così riporta la Force India davanti alla Williams nel Mondiale Costruttori: come sempre ormai il messicano corre con intelligenza, lottando quando c’è da lottare ma senza rischi inutili, e la classifica giustamente lo premia. Voto 7,5, furbo.
Solo 9° alla fine Kvyat, e considerando l’ottima qualifica e la prima metà di gara era lecito aspettarsi forse qualcosa di più, ma finalmente il russo – su una pista congeniale alle Toro Rosso – ha dato segni di ripresa. Ora però deve continuare così, e se possibile finire le prossime gare più avanti rispetto alla posizione di qualifica… nel frattempo voto 7 di incoraggiamento.
Chiude la zona punti, e questa è una mezza sorpresa, Magnussen, abile nello sfruttare le disgrazie altrui ma comunque assai più concreto stavolta di piloti come Gutierrez o Ericsson che pure lo precedevano al via. Anche per lui, voto 7 di incoraggiamento.
Gp Singapore 2016, i voti
Rosberg: 10
Ricciardo: 9
Alomso: 9
Vettel: 8
Raikkonen: 7,5
Perez, 7,5
Kvyat 7
Magnussen 7
Hamilton 5
Verstappen 5