• 24 Ottobre 2024 2:25

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F1, GP Messico: la Ferrari ora crede nel Mondiale ma la McLaren non molla

Ott 23, 2024

Archiviato il GP Stati Uniti dove la Ferrari si è portata a casa un’importantissima doppietta, con Leclerc vincitore davanti a Sainz, il Circus della F1 sbarca nel centro America, dove domenica si correrà il GP Messico, quint’ultimo appuntamento della stagione 2024. Nonostante manchino davvero una manciata di gare, la situazione di entrambi i Mondiali è più equilibrata che mai.
Anche se sono 57 i punti che dividono i due contendenti al titolo, Verstappen e Norris, sappiamo benissimo quanto la F1 possa essere crudele e a volte basta un ritiro, nel momento sbagliato della stagione per vanificare magari il lavoro di un intero anno. Se le speranze mondiali del pilota della McLaren sono letteralmente appese a un lumicino, non si può dire lo stesso per il team di Woking nel campionato riservato ai Costruttori.

La McLaren ci crede

Nonostante la gara di Austin non sia andata come si ci sarebbe aspettato, la McLaren guida il Mondiale con 544 punti, con ben 40 lunghezze di vantaggio sulla Red Bull. La MCL38 avrebbe dovuto trovarsi a suo agio lungo le curve del Circuit of The Americas ma così non è stato. E, proprio nella speranza di controllare il ritorno di Ferrari, la scuderia inglese porterà a debutto una serie di aggiornamenti già in Messico (e anche nelle gare successive per il finale di stagione). Nello specifico potremmo vedere sulla MCL38 alcune novità alla parte anteriore della vettura.

È chiaro che in casa McLaren ci si giocherà il tutto per tutto per provare a vincere entrambi i Mondiali. E questo non può essere l’unico grattacapo della scuderia anglo-austriaca. La Red Bull sembrava essere quasi certa di vedersi assegnato a fine anno il titolo di vice-campione del mondo ma ora, dopo la doppietta della Ferrari in Texas e tenendo conto dello stato di forma stratosferico della SF-24, non è così scontato che la scuderia anglo-austriaca possa chiudere in seconda posizione il campionato Costruttori.

Ferrari verso il Mondiale?

Il primo triple header di questo finale di stagione non poteva cominciare nel modo migliore per il Cavallino Rampante. Nel GP Stati Uniti la Ferrari si è dimostrata la vettura da battere, padrona assoluta della situazione. Solo Sainz, con la stessa monoposto di Leclerc, poteva averne per mettere pressione al compagno di squadra. Il 2003 della Ferrari, il primo sotto la gestione di Vasseur, può essere identificato con tutti gli aggettivi del mondo ma di certo non è stato esaltante. Se lo scorso anno il Cavallino Rampante è riuscito a portare a casa solo una vittoria, quella di Sainz, non si può dire lo stesso del campionato 2024 iniziato sotto ben altra musica.

La SF-24 si è dimostrata fin dalle prime gare una buona monoposto conquistando una doppietta in Australia. Dopo un paio di mesi di smarrimento dove tutto il team sembrava aver perso la quadra della stagione, la Ferrari è riuscita a conquistare ben quattro successi nelle prime diciannove gare del campionato. Gli uomini della Rossa, nonostante il periodaccio passato, sono riusciti a non perdere la motivazione a mettere in pista aggiornamenti efficaci capaci di fare la differenza.

E, ora, dopo la doppietta di Austin la rincorsa al titolo costruttori sebbene sia difficile non può essere definita impossibile. Classifica alla mano il Cavallino Rampante è distante di appena 48 punti dalla McLaren. Poco se pensiamo che mancano ancora cinque gare ma allo stesso tempo tanto, nel caso in cui i diretti avversari non incappino in problemi di affidabilità.

Nel caso in cui la MCL38 non debba mai avere a che fare con disguidi tecnici, la Ferrari per stare davanti alla McLaren dovrebbe guadagnare circa dieci punti a gara. E perché non cominciare proprio dal questo Gran Premio. In Messico la Ferrari non vince dal 1990 e questo implica che, da quando l’appuntamento sia tornato in calendario, la Rossa qui non abbia mai vinto. Ma il particolare layout della pista potrebbe agevolare la SF-24.

Pirelli con un occhio al 2025

In occasione della gara che si disputerà sul tracciato dedicato ai fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez la Pirelli, oltre alle mescole C3 Hard, C4 Medium e C5 Soft, porterà in Messico anche una mescola speciale, la C6, la più morbida della gamma in ottica 2025.
Pensata per i circuiti cittadini, questo nuovo compound farà il suo debutto in pista in occasione della seconda sessione di prove libere che sarà completamente dedicata proprio alla validazione delle mescole più morbide della gamma che vedremo in pista il prossimo anno.
Durante la sessione, che durerà novanta minuti, trenta in più del normale, piloti e scuderie dovranno seguire uno specifico programma definito dai tecnici della Pirelli con l’obiettivo di raccogliere dati riguardanti le mescole in vista del test collettivo di Abu Dhabi di fine anno.

Largo ai giovani

E in questo fine settima di Città del Messico il nuovo compund della Pirelli non sarà l’unica novità che vedremo in pista. Torneranno al volante, rispettivamente di Mercedes e Sauber, Andrea Kimi Antonelli e Robert Shwartzman.
L’italiano, dopo l’esperienza di Monza, scenderà nuovamente in pista al volante della Mercedes W15 di Hamilton in occasione delle Libere 1. Stesso destino anche per il pilota russo che, dopo l’esordio a Zandvoort, si rimetterà al volante della C44 a Città del Messico al posto di Guanyu Zhou che, secondo le ultime indiscrezioni, è sempre più vicino al termine della sua esperienza nella massima serie automobilistica.

Alonso tocca quota 400

Se c’è chi si appresta a vivere le proprie “prime” volte al volante di una monoposto di F1, c’è chi, come Fernando Alonso è un veterano della categoria. Lo spagnolo, che tra l’altro ricordiamo ha un contratto valido con Aston Martin fino alla fine del 2026, in Messico festeggerà il suo 400esimo GP di F1 con un casco speciale sul quale è stata riassunta in immagini la carriera del due volte campione del mondo.

Dal debutto nel Circus, nel 2001, alla guida della Minardi, sicuramente il suo primo periodo alla Renault è stato quello di maggior successo tra tutti i “capitoli sportivi” della sua longeva carriera. Con la scuderia francese, infatti, Alonso non solo ha conquistato i titoli Mondiali del 2005 e del 2006 ma anche un importante numero di vittorie.

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