Il tempo di Raikkonen e Vettel, alle spalle delle due Mercedes, fa riflettere. A Suzuka, pista completa dove si sfrutta tutto il potenziale della vettura, vedere le rosse così vicine alle “grigie” fa capire che a Maranello devono aver fatto un grosso passo in avanti. Secondo Raikkonen l’aver eliminato il sottosterzo è stato fondamentale, quindi con la macchina che non scivola in ingresso curva, si è guadagnato moltissimo.
Visti i tre decimi di distacco e considerato, al netto, che Raikkonen in questa fase della carriera non vale Hamilton (senza offesa, solo per statistica e per età) vuol dire che la rossa pur non avendo il bottone magico della Mercedes (che poi è da vedere perché qualcosa c’è anche sulla Ferrari…) calcolando un piccolo gap di potenza e un telaio più nervoso sui cordoli, si può dire che sulla prestazione secca a Suzuka c’è stato un piccolo miracolo rispetto a quanto visto nel corso della stagione. Adesso la gara sarà altra cosa, forse, ma vedere che gli sforzi fatti stanno consentendo di avvicinare gli avversari è un buon segnale per il morale.
Certo, visti i problemi di motore Mercedes a Sepang, il dubbio che i tedeschi non abbiano spremuto tutto ci sta, ma in ogni caso, come termine di paragone, la Red Bull è dietro e questo, su un tracciato completo come Suzuka, è un segnale indiretto del progresso Ferrari. Adesso speriamo che questo standard venga mantenuto per il fine stagione e che serva da base per il prossimo anno. Sarebbe un bel modo per ritrovare quella serenità che poi aiuta a fare i risultati. Per cui, per questa volta, un brava Ferrari ci sta tutto. Hanno lavorato bene anche se poi davanti son sempre due Mercedes.