Il primo acuto di Lewis Hamilton in Rosso, nella Sprint Race, ha sfatato un tabù che durava dal 2021 per la Scuderia Ferrari. C’era bisogno dell’esperienza dell’anglocaraibico per far tornare il sorriso ai tifosi del Cavallino. Le qualifiche, invece, hanno riportato sulla terra i ferraristi. Allo spegnimento dei semafori il poleman Oscar Piastri ha tenuto a bada George Russell, consentendo anche a Norris di scavalcare il driver della Mercedes. Le McLaren sono subito scappate via, dimostrando un ritmo inavvicinabile dalla concorrenza.
Le Rosse sono scattate dalla terza fila. Hamilton ha avuto un ottimo spunto, scavalcando Verstappen. Charles Leclerc ha rischiato di tranciare una mescola all’esperto teammate, ma sono stati entrambi molto fortunati. Il monegasco ha corso il GP senza la bandella sinistra dell’ala anteriore, accusando una perdita di carico aerodinamico ma rimanendo in scia di Lewis. Al giro 22 è avvenuto anche il cambio di posizioni tra i due ferraristi, perché a sorpresa Leclerc ha avuto più passo. Alla fine Leclerc ha chiuso al quinto posto, sorpassato da Max Verstappen, mai inquadrato nel corso del GP.
I top 3
McLaren: 10 – Il team di Woking ha comandato dall’inizio alla fine il GP della Cina, palesando un vantaggio tecnico importante sulla concorrenza. Oscar Piastri (voto 9,5) non ha sbagliato, stavolta, la partenza e ha anche garantito a Norris (voto 8) la possibilità di scavalcare subito George Russell. Nella gestione gomma le MCL39 sono, nettamente, le monoposto migliori in griglia. È evidente che senza sbavature e con regole chiare interne i campioni in carica hanno la possibilità di lottare per la vittoria in ogni tappa del calendario. L’australiano ha tenuto sempre a debita distanza il teammate. Norris ha cominciato malissimo il fine settimana con errori nella Sprint Qualifyng e nella Sprint Race, ma ha guidato bene nel decisivo appuntamento della domenica.
George Russell: 8,5 – L’inglese si sta prendendo sulle spalle il team Mercedes. L’addio di Lewis Hamilton avrebbe potuto determinare un clamoroso crollo della squadra capitanata da Toto Wolff, ma l’ex Williams si è dimostrato all’altezza nelle prime due uscite stagionali. Partito dalla seconda casella della griglia, ha provato a dire filo da torcere alle due McLaren, nettamente favorite anche sul tracciato di Shanghai. Sorpasso d’autore su Norris nella prima parte di gara, ma non è bastata una super prestazione per fare meglio del terzo posto. Sulla mescola bianca la W16 ha fatto un po’ di fatica. Kimi Antonelli ha concluso ottavo alle spalle di un caparbio Ocon sulla Haas. La Mercedes, in termini di performance pura, non è ancora all’altezza del competitor di Woking.
Ferrari: 7 – Premiamo entrambi i piloti della Ferrari che hanno fatto la differenza in fasi alterne, ma è stata una SF-25 dai due volti. Lewis Hamilton (weekend da 7 pieno) ha scritto una pagina di storia del Cavallino, conquistando in scioltezza e con maestria la gara breve del sabato. Nel Gran Premio, invece, ha sofferto il passo del teammate e ha concluso sesto. Leclerc, trovatosi senza la bandella sinistra dell’ala anteriore, piuttosto che perdere carico ha migliorato, costantemente, i suoi tempi. Charles (voto 6,5) si è trovato in bagarre con la Mercedes di George Russell, dopo lo scambio di posizione (tardivo) con Hamilton e ha chiuso quinto alle spalle di SuperMax.
Dopo la debacle di Melbourne, la SF-25 ha mostrato dei passi in avanti notevoli. La vettura, nelle mani di Hamilton, è apparsa stabile ed equilibrata nella SR. Tra la sufficienza in gara e l’otto nella SR, per la Rossa esce fuori un 7 in pagella. Continua a essere un cantiere aperto il box della Scuderia modenese, ma almeno vi sono stati dei segnali positivi. Il trionfo nella SR è un raggio di sole che ha oscurato la supremazia papaya. La strada è ancora molto lunga ma almeno del potenziale sulla monoposto modenese appare esserci ma andrà messo giù in fretta.
I flop 3
Liam Lawson: 3 – Il neozelandese non sembra in grado di gestire la RB21. Il giovane non sta facendo rimpiangere il navigato Sergio Perez, e la sua posizione pare essere già a rischio. Nel team di Milton Keynes c’è una maledizione sul secondo sedile. Chiunque abbia affiancato Max Verstappen ha fatto una atroce fatica. Liam Lawson ha debuttato, andando fuori in Q1 in Australia e finendo a muro nel GP. La pressione è subito salita alle stelle e ha ripetuto una pessima qualifica anche nella tappa cinese. Le Racing Bulls, invece, hanno fatto dei progressi con Tsunoda e Hadjar. Sui social stanno già montando le critiche al neozelandese, già ribattezzato “Slowson” e c’è chi vorrebbe subito Hadjar o Tsunoda al suo posto. Lawson ha concluso il GP della Cina alle spalle del rookie dello junior team, fuori dalla zona punti. La pazienza di Helmut Marko potrebbe presto vacillare.
Sauber: 2 – Se Hulkenberg aveva messo una pezza nella prima tappa in Australia, oggi il team di Hinwil è parso, nettamente, il peggiore in pista. Il veterano tedesco e il rookie brasiliano, Gabriel Bortoleto, non hanno mai avuto ritmo e hanno occupato, stabilmente, le ultime due posizioni. Il 2025 potrebbe essere il classico anno di transizione in vista della rivoluzione Audi del prossimo anno. Il colosso tedesco sarà team e produttore di PU dal 2026. Una riorganizzazione che anticipa i tempi e che punta a sfruttare questo campionato come banco di prova in vista dell’esordio con le nuove regole.
Fernando Alonso: 0 – Inizio di stagione drammatico per lo spagnolo. Nelle prime battute del Gran Premio ha rallentato, vistosamente, ed è stato costretto a fermarsi ai box. “Non posso frenare, problemi ai freni, problemi ai freni“, ha annunciato allarmato via radio. In questa annata, considerato l’arrivo di Adrian Newey dalla Red Bull Racing, sarebbero dovute essere poste le basi per la rinascita dell’Aston Martin. Il progettista più vincente della storia della F1 ha appena cominciato a lavorare, puntando a creare un progetto vincente nel 2026. Il team inglese si opporrà al mantenimento delle regole attuali e avrà in dote, dall’anno prossimo, le Power Unit della Honda. Per Alonso si preannuncia, a 43 anni, un’altra annata di sofferenza. Se nella prima tappa l’errore era stato suo, in Cina il nativo di Oviedo si è trovato nell’impossibilità assoluta di combattere. Due zeri nelle prime due gare sono una pessima notizia per l’Aston Martin, compensata da Lawrence Stroll che sta massimizzando al massimo ogni possibilità.