• 26 Aprile 2025 6:18

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

F1 GP Bahrain, McLaren comanda, Ferrari arranca: le pagelle

Apr 13, 2025

La Ferrari è partita con i migliori propositi in Bahrain con una prima fila inaspettata. Complice la retrocessione della Mercedes di George Russell, Charles Leclerc si è ritrovato secondo al fianco del poleman Oscar Piastri. Lewis Hamilton, invece, è scattato dalla nona casella della griglia. La McLaren è parsa subito la vettura da battere con Piastri, tuttavia Norris si è dovuto accontentare di uno start dalla sesta piazzola della griglia. Allo spegnimento dei cinque semafori rossi l’australiano ha tenuto la prima posizione, mentre Leclerc è stato mangiato da Russell e da Norris. Quest’ultimo si è posizionato anche in un modo sbagliato sulla piazzola ed è stato punito con 5 secondi di penalità. Un altro errore madornale dell’inglese che non ha ancora raggiunto quella perfezione che attendevano a Woking. Già non completare la prima fila a causa di una pessima qualifica è stato un risultato deludente e non da vice campione del mondo.

Leclerc e Hamilton sono stati gli unici piloti in top 10 con le mescole medie, mentre tutti gli altri hanno scelto le soft. Il ritmo dei ferraristi non è stato positivo come nelle attese. Piastri, invece, ha avuto un passo indiavolato. I sorpassi di Hamilton e Antonelli hanno fatto divertire il pubblico. Manovre spettacolari che hanno ravvivato una gara che ha visto i piloti andare su diverse strategie. Leclerc ha cercato di sfruttare le mescole medie al massimo per provare, teoricamente, una tattica a una sola sosta per poi rimontare le gialle e virare su due stop. A quel punto si è accesa la Ferrari SF-25, performando bene ma è arrivata una Safety Car che ha scombussolato i piani dei top team. Leclerc (voto 7) si è ritrovato a difendersi da Norris dopo averlo sopravanzato, ma non ha potuto nulla. Hamilton (voto 6.5) ha fatto una buona gara, condita da buoni guizzi ma non è ancora diventato il leader tecnico della Scuderia modenese.

I top 3

Oscar Piastri: 10 e lode – Poco inquadrato dalle telecamere ma sempre costante, l’australiano ha martellato dal primo all’ultimo giro. Il pilota della McLaren ha trovato un feeling spettacolare sulla MCL39. In questo weekend ha surclassato il compagno di squadra. Non è mai stato attaccato da George Russell e da Charles Leclerc ed è il primo vincitore bis di questo inizio di stagione. L’australiano non è ancora il leader del campionato a causa dell’errore in Australia ma sta ottenendo dei grandi risultati. Avrà anche l’auto migliore ma ha dimostrato tanta sostanza, marcando un trionfo senza sbavature. La ripartenza dalla SC non era semplice, ma nonostante la mescola media contro la soft dell’inglese della Mercedes ha tenuto la testa della gara senza patemi.

George Russell: 8 – Continua la crescita dell’inglese che si è reso protagonista di un weekend da veterano. Rimanendo, stabilmente, in lotta con le McLaren sta dimostrando di essere un pilota in grado di lottare per i massimi traguardi. Il nativo di King’s Lynn ha fatto un ottimo lavoro sin dal sabato. Si è tolto la soddisfazione di sverniciare Leclerc al via. Sostituire una leggenda come Hamilton come leader tecnico della Stella a tre punte non è cosa scontata. Il problemino al DRS è stata l’unica disattenzione involontaria. Ha resistito agli attacchi di Lando Norris nel finale con un controllo assoluto della sua W16, gestendo la mescola soft per 24 giri.

Pierre Gasly: 7 – Weekend da sogno tra i top driver, dove avrebbe potuto, stabilmente, lottare se solo avesse convinto Marko e Horner nella fase in cui fu scelto per affiancare Max Verstappen in RB. Il francese di talento ne ha e sbaglia poco. Lo scorso anno non ha arrecato alcun danno alle Alpine, ma nelle giornate positive riesce a essere anche un metronomo. L’ex talento dell’Academy della RB ha chiuso la scorsa annata con un terzo posto in Brasile, un quinto in Qatar e un settimo ad Abu Dhabi. In questo campionato non aveva ancora ottenuto un punto, ma si è preso una settima piazza con gli interessi, lottando anche con Max Verstappen. Ha fatto un gran bel regalo di compleanno al neo settantacinquenne Flavio Briatore.

I flop 3

Max Verstappen: 5,5 – Dopo un trionfo da applausi a Suzuka, il figlio d’arte di Jos si è reso protagonista di una pessima performance in Bahrain. Scattato dalla quarta fila ha tenuto gli occhi su Lando Norris, protagonista di una falsa partenza. Non è mai stato veloce, subendo anche una sverniciata dal rivale del 2021, Lewis Hamilton. Un pilota come lui meriterebbe un’auto sempre competitiva, ma il team Red Bull Racing sembra piombato in atroci difficoltà. La confusione è già regnata sovrana nella scelta di sostituire Lawson con Tsunoda che non ha alzato il livello. La RB21 non è una vettura costante ma stavolta nemmeno l’olandese ha potuto fare il miracolo. Ha limitato i danni, arrivando al sesto posto ma con queste performance il quinto titolo consecutivo diventerà un miraggio.

Carlos Sainz: 4 – Non avrebbe potuto iniziare peggio questa sua nuova avventura in F1. Da sempre costante e in grado di tirar fuori il meglio da ogni vettura sta perdendo il confronto con Albon. Il Sainz, visto in Williams in queste prime gare, è un pilota pasticcione che non riesce a reagire. Impotente ha subito sorpassi a raffica nel midfield per poi ritirarsi con un team radio eloquente della squadra. Giorni migliori arriveranno ma per tutta la gara non è stato brillante e, dopo la prima volta in Q3, ci si aspettava una performance da pilota d’esperienza. Sainz è rimasto amareggiato anche dalla chiusura dei top manager della F1. La Red Bull Racing ha preferito puntare sui piloti della sua Academy piuttosto che reinvestire su di lui. La Mercedes avrebbe potuto chiamarlo per occupare il posto lasciato da Hamilton, ma è stato selezionato Antonelli. Insomma se fosse stato un talento purissimo oggi non si sarebbe ritrovato in questa difficile situazione.

Liam Lawson: 3 – Se il neozelandese è questo non durerà a lungo nel circus. L’ex alfiere della Racing Bulls è in confusione totale. Avrebbe almeno voluto mettere dietro il teammate ma si è beccato anche una penalizzazione. È passato dall’euforia di essere arrivato al top in F1 alla depressione di essere stato rispedito nello junior team a remare nelle ultime posizioni. Ha chiuso diciassettesimo, non dimostrando per ora nemmeno di valere il sedile della Racing Bulls.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close