• 30 Ottobre 2024 6:24

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F1, GP Bahrain 2020: la cronaca della gara in diretta

Nov 29, 2020

La corsa minuto per minuto

17.30 Bottas in pressing su Leclerc.

17.29 Vettel su Raikkonen per la quindicesima posizione.

17.27 Ricciardo passa Ocon dopo essersi lamentato della mancanza di ordini di squadra.

17.25 Verstappen, secondo, si trova a quasi cinque secondi da Hamilton.

17.23 Bottas in pressing su Magnussen: lo passa.

17.21 Sosta per Gasly e Bottas: gomme gialle per il finlandese, bianche per il francese.

17.19 Norris passa Bottas senza fare un plissé.

17.18 Sosta per Leclerc: gomme bianche per lui. Rientra in dodicesima posizione.

17.16 Verstappen molto aggressivo con le bianche. Hamilton sembra in gestione delle gomme. Perez passa Gasly per la terza posizione.

17.14 Albon su Leclerc per la quinta posizione.

17.12 Bagarre Giovinazzi-Ricciardo. Sosta per Verstappen: gomme bianche per lui. Rientra in seconda posizione.

17.10 Sosta per Hamilton: gomme gialle per lui. Rientra in terza posizione.

17.07 Hamilton ha staccato Verstappen di 3,3 secondi. Sosta per Ricciardo.

17.05 Vettel è finito in testacoda.

17.03 Questi i primi cinque dopo 15 giri: Hamilton, Verstappen, Pere, Albon e Norris.

17.02 Vettel, per motivi che al momento non ci sono chiari, è scivolato in ultima posizione.

17.00 Anche Gasly passa Leclerc. 10 secondi di penalità per Kvyat.

16.59 Leclerc viene passato anche da Ricciardo

16.59 Sainz di forza su Leclerc, forte della Rossa. Leclerc vede rosso.

16.58 Il punto sulle Ferrari dopo 11 giri: Leclerc settimo, Vettel quindicesimo.

16.57 Verstappen tiene botta su Hamilton.

16.55 Botte da orbi tra Leclerc e Ocon. Ha la meglio il secondo.

16.54 Hamilton si produce nel solito elasticone e parte in solitaria.

16.52 Safety Car rientra in questo giro.

16.50 Confermano via radio a Bottas che la foratura lenta è stata causata dai detriti in pista.

16.46 Bottas è rientrato per una foratura, confermano dalla Mercedes.

16.45 Nel frattempo, Bottas ha montato le hard ed è rientrato in sedicesima posizione.

16.43 Vettel arrabbiatissimo con Leclerc, che gli ha chiuso la porta.

16.42 Contatto tra Kvyat e Stroll, e il canadese si è ribaltato.

16.41 Pilota illeso.

16.40 Ribaltata la macchina di Stroll. Safety Car.

16.40 Albon ci prova su Bottas, ma non va.

16.39 Hamilton prende la testa della corsa. Verstappen si tiene alle spalle Perez. Bottas quarto.

16.35 I piloti ripartono per il giro di formazione.

16.23 Si riparte alle 16.35.

15.47 Steiner conferma che Grosjean è cosciente ed è ora in volo verso l’ospedale.

15.44 Grosjean, cosciente, sta per essere trasportato in ospedale via elicottero.

15.40 Grosjean potrebbe aver riportato delle fratture alle costole.

15.30 Grosjean è cosciente, ma ha bruciature a mani e caviglie.

15.18 Grosjean cammina con le sue gambe. Sta salendo sull’ambulanza.

15.17 Grosjean, fortunatamente, è uscito illeso.

15.15 Sembrerebbe che l’incendio sia stato domato. Spaventoso, comunque.

15.13 Hamilton prende la testa della corsa. Bandiera rossa e macchina a fuoco.

15.10 La tensione sale: al via il giro di formazione.

Hanno già la mente puntata sul 2021, dopo aver chiuso la pratica 2020 in anticipo, come da prassi ormai consolidata. Ma la Mercedes delle meraviglie, anche volgendo lo sguardo verso nuovi trionfi, nuovi obiettivi, è comunque imbattibile. E così la prima fila del Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1 è, per l’ennesima volta, monopolizzata dai due cavalieri delle Frecce nere, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Si è lamentato del bilanciamento della sua sinuosa W11, le forme ancora più affascinanti sotto i riflettori di Sakhir, ma al momento debito Hamilton ha tirato la zampata alla pole, rifilando quasi tre decimi allo scudiero Bottas. Quasi una sgambata defatigante, per l’inglese, che si avvia verso la partenza al palo numero 100 come se fosse una cosa facile.

E con questa Mercedes, in effetti, lo è. O quantomeno lo sembra. La competitività esagerata della Mercedes finisce per banalizzare il talento di Hamilton, che riesce sempre a metterci nel suo, curandosi dei piccoli dettagli. Come il modo in cui nella Q3 ha coccolato le gomme nel suo out lap, per poterle poi sfruttare al massimo nel giro lanciato che gli è valso la pole position. E la gestione delle gomme sarà uno dei nodi principali della gara di oggi, visto che le coperture sono messe a dura prova a Sakhir. Scartata la gomma rossa, perché troppo soggetta a degrado, la maggior parte dei piloti approdati alla Q3 scatterà con la media. Tutti ad armi pari, insomma, con la possibilità di avere fantasia con la strategia solo dal secondo stint in avanti.

Ma c’è chi con la gomma media nelle simulazioni sul passo gara ha volato. Quel Max Verstappen che, probabilmente, ieri ha anche accarezzato l’idea di prendersela, quella pole. Compito difficile, come quello, che avrà oggi, di dare del filo da torcere alla Mercedes. Scatterà dalla terza piazzola, dal lato che preferiva. E Bottas, che già ha rischiato di essere beffato da Max in qualifica, dovrà mettercela tutta per tenerselo alle spalle. Perché Verstappen, dopo gli errori in Turchia, sarà una furia. L’unica cosa che può dimostrare, con i valori in campo attuali, è di essere il migliore degli altri. Un ruolo che gli va sempre più stretto. Ma è pur vero che Max l’attenzione in pista la sa attirare, eccome.

Così come, soprattutto in Italia, attirano l’attenzione le difficoltà della Ferrari, fuori dalla Q3 con entrambi i piloti. Sebastian Vettel, undicesimo, ha battuto per 13 millesimi Charles Leclerc, fregato dalla bandiera rossa causata da Sainz nel corso del suo primo tentativo lanciato nella Q2. Ma Charles non vuole sentire scuse. Non è stato preciso nel secondo spunto, e ne ha pagato le conseguenze. Vettel e Leclerc potranno scegliere liberamente la mescola con cui prendere il via della gara, ma, a differenza di altre occasioni, non costituisce un gran vantaggio. Perché, come dicevamo prima, in pochi partiranno con le rosse nella top ten.

Ci vorrà qualche guizzo da dritto nella strategia per cercare di risollevare le sorti di un weekend di gara in cui sono emersi chiaramente i limiti del progetto della SF1000. Motore deficitario e resistenza aerodinamica, questi i talloni d’Achille che a Sakhir sono risultati evidentissimi. A poco sono serviti i pure azzeccati aggiornamenti portati nelle ultime gare. Con un carico medio-basso e lunghi rettifili, la SF1000 è risultata un Cavallino azzoppato, pure con un bilanciamento armonioso, visto che la Rossa si è lasciata domare di buon grado dai suoi cavalieri. C’è poco da fare, insomma, anche perché il pacchetto di centro classifica è estremamente compatto. E non si può sempre sperare nei miracoli.

La gara prenderà il via alle 15.10 italiane.

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