Miglior prestazione per Max Verstappen nella terza sessione di prove libere del Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1. 1’28″355 è il crono colto dall’olandese, che ha preceduto i due piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Le FP3 a Sakhir sono giocoforza poco indicative, perché disputate di giorno, a differenza di qualifiche e gara, che saranno svolte sotto i riflettori, in notturna. In ogni caso, la Mercedes ieri ha mostrato qualche scricchiolio sull’assetto, eccessivamente rigido. Ma questo dato di fatto non deve trarre in inganno. Perché le Frecce nere hanno lavorato molto in ottica 2021, saggiando le coperture Pirelli per il prossimo anno in prove a velocità costante. E, nonostante le lamentele di Hamilton e Bottas sul bilanciamento, l’inglese ha suonato la carica, cogliendo il miglior tempo nelle FP2, le più indicative. Bottas è comunque apparso spesso alla mercé delle bizze della sua W11 anche stamattina, ma quando le prestazioni ci sono, si fa presto a compensare.
La sensazione è che in qualifica la Mercedes abbia comunque una marcia in più, come al solito. E di consueto c’è anche l’outsider, Max Verstappen, subito veloce soprattutto con la media, compound che rivestirà un ruolo di primo piano nel weekend di gara, visto che la soft è troppo tenera per essere impiegata in uno stint lungo. L’olandese, però, ha dimostrato di minimizzare anche il degrado delle rosse, nonostante qualche problema al DRS. E Verstappen è ancora una volta l’unica punta della Red Bull, perché Alexander Albon si è rovinato con le proprie mani il weekend, finendo a muro rovinosamente nelle FP2. Nessuna conseguenza per lui, ma moltissime per la vettura, uscita praticamente distrutta. Lo dimostra il superlavoro cui sono stati costretti i meccanici della scuderia di Milton Keynes, che non hanno rispettato il coprifuoco per riparare la vettura dell’anglothailandese, sostituzione del telaio compresa. Danni incalcolabili o quasi, insomma, per il team, ma anche e soprattutto per la carriera di Albon, quarto nelle FP3 di oggi.
Quinta posizione per Carlos Sainz, della McLaren, davanti a Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri, e al compagno di squadra, Lando Norris. Ottavo crono di sessione per il vicino di box di Gasly, Daniil Kvyat. Completano la top ten i due piloti della Racing Point, Lance Stroll e Sergio Perez, che precedono Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon, della Renault. La prima delle Ferrari classificate è quella di Sebastian Vettel, tredicesimo; Charles Leclerc è quindicesimo, alle spalle di Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing. A dispetto della posizione in classifica, dopo le difficoltà di ieri, la Ferrari sembra aver fatto un minimo passo in avanti. La SF1000 è apparsa meno nervosa, più efficace nel settore guidato di Sakhir, sicuramente non di facile interpretazione col carico medio-basso necessario a ben figurare sul layout classico.
Merito di un lavoro di fino sul bilanciamento perfezionato nella serata di ieri, che però non poteva dare vita a un miracolo. I deficit prestazionali del motore della Rossa restano quelli che sono, e sono evidenti pure dalle difficoltà dei motorizzati Ferrari, plafonati a fondo classifica. La sensazione è che centrare l’approdo alla Q3 non sarà facile, anche perché i team con cui la Rossa si gioca il terzo posto in classfica costruttori sono molto agguerriti. Sedicesimo tempo per George Russell, della Williams; seguono i due piloti della Haas, Romain Grosjean e Kevin Magnussen. Chiudono la classifica Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing, e Nicholas Latifi, della Williams.