• 16 Marzo 2025 12:16

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F1 GP Australia, Lando Norris impeccabile, incubo Ferrari: le pagelle

Mar 16, 2025

La stagione di F1 è cominciata, esattamente, come era finita quella scorsa. Lando Norris è scattato dalla pole position ed è riuscito a vincere, tenendo a bada un indomito Max Verstappen. La Mercedes ha celebrato il terzo posto di Russell e l’ottimo debutto di Antonelli. Dopo tanta attesa per l’esordio sulla Rossa di Lewis Hamilton è arrivata una doccia fredda per i fan del Cavallino.

I top 3

McLaren: 9,5 – La squadra inglese ha dimostrato di avere la monoposto più competitiva sia in condizioni di asciutto che di bagnato. Inoltre, a differenza di Red Bull Racing e Mercedes, hanno due piloti quasi allo stesso livello. Se nella passata stagione il team di Woking aveva cominciato ad handicap contro una Red Bull Racing fortissima, nel 2025 l’obiettivo della squadra di Stella è rendere noiosa la F1. Dopo i fasti di Mercedes e Red Bull Racing, la Formula 1 sembra essere entrata nell’era della McLaren. Una squadra costruita, a fari spenti, per dominare. Hanno evoluto la vettura e raccoglieranno tante soddisfazioni nel corso della stagione. Lando Norris (voto 10) è stato perfetto dal primo all’ultimo giro, tenendo a bada un fenomeno come Max Verstappen. Potrebbe essere la vittoria che cambia una intera stagione e, forse, la sua carriera. L’inglese è apparso, finalmente, maturo e granitico sul piano caratteriale. Il compagno di squadra, Oscar Piastri, ha commesso un errore, finendo in testacoda e mandando alle ortiche la possibilità di aprire la stagione con una doppietta. Il team di Woking in quel caso avrebbe meritato un 10 e lode.

Max Verstappen: 9 – L’olandese ha dimostrato perché è il campione in carica. Nonostante una RB21 tutt’altro che impeccabile, il figlio d’arte di Jos ha fatto un garone. Nel 2024 era stato costretto al ritiro. Quest’anno è scattato a molla, scavalcando subito Piastri. Ha commesso una sbavatura, ricedendo la posizione all’australiano. Poi nelle condizioni più complesse il numero 1 della griglia ha compiuto, insieme al suo team, tutte le scelte migliori e si ritrovato nella parte finale del Gran Premo in bagarre con Norris. Gli ha messo pressione ma era molto difficile cercare il sorpasso negli ultimi chilometri. Il DRS della Red Bull Racing non ha dimostrato di avere quell’impatto spaventoso come nelle passate due stagioni, ma il fatto di aver chiuso così vicino alla McLaren di Norris è una iniezione di fiducia importante. Melbourne non è il riferimento ideale per valutare i distacchi tra le vetture, ma Max c’è e l’inglese della McLaren dovrà faticare per detronizzarlo.

Kimi Antonelli: 8,5 – Debutto da applausi per il giovane italiano che ha recuperato dal fondo dello schieramento. La qualifica era stata da incubo, ma in gara il bolognese ha messo in mostra un ritmo forsennato senza sbavature. Ha concluso in quinta posizione, dimostrandosi il miglior rookie. Il suo teammate, George Russell, ha tenuto a debita distanza le Ferrari. L’unsafe release gli ha tolto una quarta piazza. In ogni caso a 18 anni debuttare sul bagnato sulla vettura che era stata di Lewis Hamilton e concludere in top-5 è un risultato spettacolare. Una buona notizia per tutta l’Italia che ritrova un pilota top in Formula 1. Si tratta del miglior risultato per un italiano all’esordio dal 1970. Ai tempi fu Ignazio Giunti, quarto in Belgio con la Ferrari, a fare la storia. Kimi è il secondo pilota più giovane della F1 (18 anni, 6 mesi e 19 giorni) dietro a Verstappen (17 anni, 5 mesi e 27 giorni) a marcare punti. L’olandese li aveva ottenuti in Malesia nel 2015 ma aveva alzato bandiera bianca in Australia all’esordio al volante della Toro Rosso. Inoltre, Antonelli è il più precoce nella storia del team Mercedes. L’ultimo driver ad aver chiuso nelle prime 5 posizioni al debutto era stato Nasr, quinto in Australia. Auguriamo a Kimi una carriera più bella e più lunga in Formula 1.

I flop 3

Ferrari: 3 – C’erano delle aspettative enormi sulla SF-25 e il verdetto di Melbourne è impietoso. La Rossa non solo si è qualificata alle spalle di McLaren, Red Bull Racing, Mercedes, Racing Bulls e Williams, ma ha dimostrato di non avere ritmo rispetto alle dirette competitor. La rivoluzione tecnica, per ora, non ha pagato. Avrà anche del potenziale la SF-25 ma andrà espresso alla svelta perché le McLaren sono già di un’altra categoria. Lewis, al debutto con la Rossa, ha osservato per più di metà GP gli scarichi della Williams di Albon. Senza un’auto valida nemmeno il vincitore di 105 gare in Formula 1 può fare miracoli. Qualche investimento in più su un gruppo di ingegneri di assoluto livello non avrebbe stonato.

Charles è stato caparbio al via, scavalcando subito le due vetture che lo precedevano in griglia, ma poi non è riuscito a tenere il passo della Mercedes di George Russell. La nuova Ferrari non ha dimostrato di aver risolto i problemi in qualifica né ha messo in mostra dei miglioramenti in gara. Wing car nervosa e con troppo sottosterzo nel primo weekend della stagione. Il team principal, Frederic Vasseur, e Charles Leclerc hanno subito parlato di mondiale, all’atto della presentazione della SF-25, ma le parole pronunciate potrebbero tornare indietro come un boomerang. L’Australia ha emesso già un primo verdetto preoccupante per la Rossa. Comunicazioni box-piloti pessime e scelte strategiche imbarazzanti per una squadra che vuole tornare sul tetto del mondo. I soliti problemi cronici non sembrano essere risolti e l’ottavo posto di Leclerc e il decimo di Hamilton sono lo specchio di uno sprofondo rosso. Leclerc si è lamentato anche di aver imbarcato acqua nell’abitacolo. Come inabissarsi, metaforicamente, già alla prima uscita della stagione.

Carlos Sainz: 2 – L’ex pilota della Ferrari ha firmato per la Williams per una mancanza di opportunità concrete con i top team. La Red Bull Racing che ben conosceva lo spagnolo per i suoi trascorsi con la Toro Rosso ha preferito un giovane pilota come Liam Lawson. Quest’ultimo ha dimostrato che il problema nel box anglo-austriaco non era Sergio Perez. Tornando al figlio d’arte del Matador, dopo aver cercato disperatamente un contratto con una squadra di vertice, ha fatto un errore di gioventù imperdonabile al primo giro del GP d’Australia. Nel 2024 aveva vinto al volante della Rossa e il team inglese lo ha scelto per la sua esperienza. Ha commesso uno sbaglio imperdonabile dopo pochi chilometri che ha pesato come un macigno per il team inglese, soprattutto perché il compagno Albon ha chiuso al quarto posto.

I rookie: 0 – Antonelli a parte, per i rookie questo Gran Premio d’Australia è stato un incubo. Hadjar si è subito ritirato nel giro di formazione. Il debuttante sulla Racing Bulls si è disperato per l’errore commesso. Avrà la possibilità di rifarsi, ma la pressione aumenterà di GP in GP nell’ambiente Red Bull. Stesso discorso per Jack Doohan, incapace di tenere l’Alpine in pista al primo giro. Danni pesanti alla vettura che potrebbero portare Briatore e gli altri membri del team francese a promuovere l’argentino Colapinto. Incidente anche per Bortoleto che aveva esordito con una buona qualifica e una discreta prima parte di gara. Male anche Bearman con la Haas protagonista di diversi incidenti sul tracciato di Albert Park. Lawson non è un rookie in termini assoluti ma ha deluso all’esordio sulla Red Bull Racing. La squadra anglo-austriaco avrebbe bisogno di un pilota collaudato e la strada della consacrazione per il neozelandese sembra essere molto in salita.

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