Il Mondiale di F1 si appresta a disputare il suo atto finale. Questo fine settimana, sul tracciato di Yas Marina, andrà in scena il GP Abu Dhabi, ultima gara del campionato 2024 della massima serie automobilistica. Nonostante Max Verstappen abbia vinto con largo anticipo a Las Vegas il titolo iridato, a Yas Marina una tra Ferrari e McLaren si porterà a casa il Mondiale riservato ai Costruttori. A partire da favorita è senza alcun dubbio la scuderia inglese. Il team di Woking, infatti, arriva ad Abu Dhabi con un buon margine di punti sulla scuderia italiana.
Oltre alla sfida tra McLaren e Ferrari a prendersi le luci dei riflettori sarà anche Lewis Hamilton. Dopo dodici anni di fedele servizio in Mercedes, il pilota inglese, che dal 2025 correrà per la Ferrari, si appresta a disputare l’ultima gara con la scuderia tedesca.
Ferrari-McLaren la resa dei conti
Dopo tanti anni di dominio incontrastato, prima da parte della Mercedes e poi da parte della Red Bull, nel 2024 il vincitore del titolo riservato ai Costruttori torna a essere deciso all’ultima gara. A contendersi l’agognato Mondiale sono McLaren e Ferrari. Almeno sulla carta, la scuderia inglese parte da favorita di questa contesa, nonostante sia riuscita a sprecare il primo mach point in Qatar. I 21 punti di vantaggio sul Cavallino Rampante (con 44 totali da assegnare) non possono far dormire sonni tranquilli agli uomini del team di Woking. In casa McLaren si dovrà fare molta attenzione a non compromettere il risultato con un incidenti, problemi di affidabilità o errori, esattamente come è successo a Lusail con Norris.
Oltre ai piloti della Ferrari, che faranno tutto il possibile per riportare il titolo a Maranello, la McLaren avrà un avversario in più, Max Verstappen. Nonostante l’olandese si sia già aggiudicato il Mondiale Piloti, grazie alla ritrovata competitività della RB20, l’attuale Campione del Mondo in carica farà di tutto per chiudere il 2024 in bellezza provando ad aggiudicarsi la vittoria a Yas Marina.
Sebbene i numeri diano per favorita la McLaren, il Cavallino Rampante non starà a guardare. Va detto che la Ferrari è riuscita a fare meglio dei diretti rivali in quasi tutte le gare disputatesi in questo finale di stagione e Sainz e Leclerc sono pronti a fare del loro massimo ad Abu Dhabi, pista storicamente poco favorevole alla Rossa, per consegnare nelle mani del Cavallino Rampante un Mondiale che manca dal lontano 2008.
Indipendentemente da come questo campionato finirà non possiamo negare che si porti dietro quel sapore agrodolce, tanto caro ai nostalgici della Categoria. A sfidarsi per il Mondiale riservato ai Costruttori saranno Ferrari e McLaren, storicamente le scuderie più vincenti della storia della F1.
Se il Cavallino Rampante ha dalla sua un totale di 31 titoli complessivi conquistati, il team di Woking si ferma a 20, 12 Piloti e 8 Costruttori. Entrambe le scuderie non vincono un titolo dal 2008. Dopo sedici anni qualcuno che non sia la Red Bull o la Mercedes ha l’opportunità di interrompere l’era dei “monopolio”.
Ocon sostituito da Doohan
Non doveva andare così. Eppure lo avevamo già mezzo anticipato nel corso della stesura delle pagelle del GP Qatar. Esteban Ocon non disputerà il GP Abu Dhabi con Alpine.
Il pilota francese, che dal 2025 passerà alla Haas, a Yas Marina sarà sostituito da Jack Doohan, figlio del campione delle due ruote Mick Doohan, che comunque correrà al posto di Ocon in Alpine come titolare a partire dal 2025.
Secondo alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, Ocon sarebbe stato costretto a rescindere il contratto con la scuderia francese per avere la possibilità di mettersi al volante della Haas nei test in programma il martedì successivo al GP di Abu Dhabi.
Futuro incerto per Perez
Nonostante gli sia stato rinnovato il contratto, voci i corridoio affermerebbero che le strade di Sergio Perez e della Red Bull si divideranno al termine della stagione 2024 di F1.
Dopo un positivo avvio di campionato, il pilota messicano si è piano piano perso nel corso della stagione e se Max Verstappen ha sempre cercato di tirare fuori il massimo dalla RB20, anche quando le cose non giravano per niente, Perez era in costante affanno e gli errori di guida hanno ulteriormente compromesso la sua posizione.
Probabilmente se la Red Bull fosse riuscita ad aggiudicarsi anche il Mondiale riservato ai Costruttori (oltre a quello Piloti) non si sarebbe sollevato questo polverone su Perez.
Diciamo che in casa Red Bull i candidati al sedile del messicano non mancano. Ma probabilmente, in quel di Milton Keynes, più che pensare con chi sostituire Perez si sta cercando di gestire al meglio la sua uscita dal team. Avendo un contratto in mano per correre il prossimo anno credo sia impensabile che il pilota messicano si faccia mettere alla porta con la valigia senza reagire. Nel caso in cui la Red Bull decida di licenziarlo in tronco, senza diritto di replica, c’è da scommetterci che il team di Milton Keynes debba dare una cospicua somma in denaro al 34enne. Uno scenario che nel quartier generale della Red Bull starebbero cercando di aggirare.
L’ultima di Hamilton con la Mercedes
Il fine settimana di Abu Dhabi, per certi versi segna la fine di un’era. E non si parla del dominio Red Bull. Per Lewis Hamilton la gara di Yas Marina sarà l’ultima al volante della Mercedes, la scuderia con la quale ha ottenuto i maggiori riconoscimenti in carriera.
Per il pilota inglese, che dal 2025 correrà con la Ferrari al fianco di Charles Leclerc, l’addio alla Mercedes rappresenterà un momento dalle emozioni contrastanti. Un misto di gratitudine per i successi ottenuti e di frustrazione a causa delle ultime e difficili annate. Tra il 2014 e il 2020, il 39enne ha vinto 6 dei suoi 7 campionati del mondo. Una striscia positiva che si è bruscamente interrotta nel 2021, sempre ad Abu Dhabi, dove il controverso finale della gara di Yas Marina consegnò nelle mani di Verstappen il primo titolo della carriera.
Da quel momento in avanti è stato un vero e proprio supplizio per Hamilton. Le difficoltà tecniche della monoposto tedesca ha reso impossibile a Hamilton competere al vertice e l’arrivo di Russell in Mercedes ha creato ulteriori difficoltà al sette volte Campione del Mondo. A differenza di Bottas, fedele scudiero per anni, infatti, Russell ha subito messo in mostra il suo talento mettendo da parte ogni sorta di timore riverenziale nei confronti del compagno di squadra mentre Hamilton, tuttora, continua ad avere maggiori difficoltà a trovare il giusto feeling con la vettura.