Ferrari aveva il dovere di crederci. Un mondiale di F1 va giocato sino al termine. All’ultima curva, se necessario. E siccome la possibilità di laurearsi campioni del mondo c’era, la Rossa aveva deciso di essere quanto più incisiva possibile. Sainz partiva dalla terza posizione, dopo una qualifica imperfetta proprio nel momento clou. Un giro, il suo secondo della Q3, in cui lo spagnolo ha commesso un paio di errori fatali che hanno precluso la partenza dal palo. Avere dietro le McLaren sarebbe stato decisamente meglio, più facile, anche considerando che Leclerc prendeva il via del Gran Premio di Abu Dhabi in ultima posizione. E proprio questo era il tema interessante in merito alla strategia da attuare.
C’era infatti la possibilità di cambiare anche il resto delle componenti della power unit. Un propulsore fresco è in grado di offrire qualche cavallo in più che poteva fare comodo. Tuttavia, la storica scuderia italiana ha deciso di non sostituire altri elementi per una semplice ragione: in quel caso, la numero 16 sarebbe dovuta partire dalla pit-lane. Significava pertanto unirsi al gruppo a metà della prima tornata. Al contrario, se lo stacco frizione avveniva sulla griglia di partenza, la possibilità di sorpassare diverse vetture era ottima. Specie se la storica scuderia modenese avesse deciso di utilizzare le Pirelli a banda media e non le Hard per allungare il primo stint della corsa emiratina.
F1, GP Abu Dhabi 2024: Ferrari dà il massimo, ma McLaren ne ha di più
Al via della gara succede l’inatteso: uno scontro tra Max Verstappen e Oscar Piastri in curva 1 riapre immediatamente le possibilità per la Rossa di rientrare in gioco per il titolo costruttori. Una notizia davvero positiva per la scuderia italiana, che si ritrova in seconda posizione con Carlos Sainz. Nel frattempo Charles parte come un razzo ed effettua una serie di sorpassi ravvicinati nel marasma nelle prime curve. Fa tanto, il monegasco, che, arrivato al terzo settore alla prima tornata, da ultimo si trova addirittura in ottava posizione. Ecco perché si apre in radio, urla di gioia e incita la squadra. Bozzi si complimenta con lui per lo start al fulmicotone, ma lo richiama all’ordine.
La concentrazione deve infatti rimanete intatta, specie nella gestione dei compound. Come sappiamo, le gomme Medium devono essere amministrate parecchio nella prima parte del loro utilizzo, per far sì che possano mantenere la vita utile stimata sulla carta. Per questo, nel primo stint, i due ingegneri di pista ricordano a più riprese questo fattore. Mentre Sainz cerca di mantenere il distacco su Norris in prima posizione, però, Leclerc deve portare a termine una rimonta importante per tenere accesa la speranza. Il ferrarista è molto bravo e continua la sua marcia inarrestabile, realizzando diversi sorpassi: Magnussen, Alonso e Hülkenberg.
Arriva poi alle spalle di George Russell dopo alcune tornate in “free air“. L’inglese ha meno passo di lui, ma sulle rette corre velocissimo. Per questo il team suggerisce una sosta anticipata per passare alle Hard ed effettuare un undercut sulla Mercedes numero 63. Mossa che funziona molto bene, in quanto la scuderia di Brackley non reagisce sapendo che non può lottare con la SF-24. Nel frattempo Carlos riesce a ridurre il gap su Norris, sino a quando non effettua anche lui la sosta ai box. In questo caso Lando risponde e, quando ritorna in pista, restando comunque davanti, vede il suo distacco dimezzato.
Fonte: Getty Imageslo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in sella alla sua SF-24 – GP Qatar 2024
Nelle prime dieci tornate del secondo stint, pareva che il madrileño fosse in grado di restare incollato agli scarichi della MCL38. Tuttavia, la monoposto numero 4 stava gestendo la prima fase delle Pirelli cerchiare di bianco per poi, in maniera lenta ma progressiva, abbassare sempre di più il suo lap-time. L’iberico cerca disperatamente di replicare il suo ritmo, ma la SF-24, con gli pneumatici Hard, non era all-altezza della McLaren, risutando più lenta di circa 2 decimi al giro. Nel frattempo Leclerc raggiunge la terza posizione con un doppio podio virtuale per la Ferrari e Piastri che deve scontare una penalità per aver tamponato la Williams di Franco Colapinto. Per questo la decima posizione per sommare punti e aiutare la sua scuderia nella classifica si allontana.
Da questo momento in poi la Ferrari doveva affidarsi alla sorte. Tenendo infatti presente che la McLaren era più rapida con Lando, l’unica chance per vincere era che la monoposto numero 4 soffrisse un problema di affidabilità o che il suo pilota commettesse un errore. Purtroppo così non è andata, però. Per dovere di cronaca, due informazioni: al termine della corsa, Oscar Piastri riesce a prendere l’ultima piazza disponibile che offre punti. Una lunghezza che non fa la differenza, ma comunque si somma. La seconda riguarda un detrito che si sarebbe incastrato nel fondo della Ferrari di Sainz, incidendo sul rendimento durante le ultime tornate. Anche in questo caso non cambia nulla.
Al termine della gara Carlos si apre in radio. L’iberico sottolinea come abbia dato tutto per tenere il passo di Norris, anche se non ci è riuscito. Riceve i complimenti del suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, e pure quelli del teamprincipal Frederic Vasseur. Poi ringrazia il team, si definisce onorato di questi 4 anni in rosso, canta “Smooth Operator” e aggiunge: “Forza Ferrari sempre“. Sull’altro canale radio i toni sono decisamente meno accesi. Anzitutto Leclerc era molto abbattuto, prendendo a pugni volante e casco per tutto l’inlap. Inoltre, si nota come fosse quasi in lacrime, con la voce a singhiozzo, quando ringraziava l’intera scuderia per il lavoro svolto durante questa stagione.
Ha pure delle parole al miele per Sainz, augurandogli il meglio per il suo proseguimento di carriera alla Williams. Per concludere, possiamo dire che Ferrari ha perso il mondiale costruttori sì, ma non oggi. Ha gettato la possibilità di laurearsi campione del mondo nella parte centrale del campionato. L’oramai famigerato aggiornamento al fondo nel GranPremio di Spagna, che, totalmente fuorviante, ha spinto la SF-24 lontana dal punto di lavoro. Errori del genere costano parecchio cari, e per circa 6 corse le vetture modenesi non sono riuscite a lottare con i primi. Che sia un insegnamento per l’anno prossimo, dove il Cavallino Rampante punta alla rivalsa per tornare finalmente a vincere…