• 22 Febbraio 2025 9:35

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F1, Ferrari SF-25: percentuale di anti-dive e centro di rollio modificati

Feb 21, 2025

Che sia davvero l’annata buona per la storica scuderia Ferrari? È un po’ questa la sensazione generale che si respira attorno alla Rossa, in procinto di debuttare ai pre-season test del Bahrein con altissime aspettative. I piloti hanno cercato in qualche modo di abbassare i toni di questo entusiasmo, seguendo una direttiva della squadra, che non ha intenzione di fare proclami. Ciò malgrado, ascoltando le parole dei protagonisti a margine del primo shakedown stagionale a Fiorano, la positività nei commenti emerge. Non potrebbe essere altrimenti dopo aver guidato una vettura che pare assolutamente solida, nata su una base molto competitiva e corretta nei suoi punti più deboli.

Vasseur, in veste di pompiere, ha cercato razionalità. Tutto vero. Nel descrivere l’inizio della campagna agonistica 2025, però, ha reso noto l’atteggiamento che il team intende adottare nella primissima parte del campionato. Ferrari partirà a tutta forza, spingendo con gli aggiornamenti. Update già programmati per la terza gara in Giappone dove, se non ci saranno problemi di correlazione, dovremmo già poter apprezzare alcune novità sulla SF-25. Il Cavallino Rampanteconsidera che l’inizio sarà decisivo per poter poi ragionare sul resto del mondiale, considerando anche l’altro progetto in essere verso il nuovo e rivoluzionario corpo normativo 2026.

F1, Ferrari: Hamilton fornisce feedback cruciali al team

In questo momento ci sono parecchi argomenti caldi nel mondo Ferrari. Uno di questi riguarda il supporto di LewisHamilton alla causa. Il quarantenne britannico è un asso al volante. Della vecchia scuola, il Re Nero porta con sé una caratteristica importante che sarà molto utile alla scuderia di Maranello. Ci riferiamo alla capacità di collaudare la monoposto, che nasce dalla sua enorme esperienza nella categoria. Nelle ultime annate spese alla Mercedes, l’inglese si è prodigato per testare assetti sperimentali. Lo ha fatto per supportare la squadra nella curva di comprensione di un’auto in seria difficoltà. Un sostegno determinante per ricucire lo strappo con la vetta.

Fonte: Zander Arcaril’inglese Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) saluta i tifosi della rossa a Fiorano

Il suo lavoro è stato particolarmente apprezzato dal direttore di pista Andrew Shovlin. Proprio per questo, ogni volta che menziona Lewis, il tecnico britannico lo fa attraverso note di merito. E in effetti questo aspetto intrinseco di Hamilton è già apparso in Ferrari, malgrado la militanza del talento di Stevenage si limiti a tre sgambate in pista. Uno dei temi da noi considerati nelle ultime settimane riguarda la power unit italiana. Come sappiamo, il propulsore è soggetto al freezedella FIA dalla stagione 2022. Tuttavia uno spazio di manovra esiste. La Rossa ci ha lavorato su, modificando software e alcune componenti esterne per alzare il rendimento della power unit 066/15.

A tal proposito, Lewis ha fornito feedback molto interessanti sull’unità di potenza sin dai test di Fiorano con la SF-23, per calibrare la parte ibrida e amministrare al meglio la gestione della potenza. D’altra parte, come profondo conoscitore del mondo Mercedes, che ha dominato la prima era turbo-ibrida, il suo know-how al riguardo è altissimo. Il team è entusiasta su questo aspetto e lo stesso Enrico Gualtieri, direttore del reparto motori, si è complimentato con il britannico per l’aiuto fornito in merito alle informazioni. Stesso discorso per il set-up usato mercoledì scorso sulla SF-25, per una raccolta dati in vista del Bahrein, utile ad aggiornare il simulatore.

F1, la Ferrari SF-25 cambia il centro di rollio

L’altro argomento tecnico da commentare riguarda le impostazioni meccaniche della Ferrari. Il team ha scelto un doppio pull-rod per l’ultima vettura italiana. Una decisione aggressiva e in parte rischiosa, che nasce dalla volontà di massimizzare gli effetti aerodinamici della monoposto. Andiamo per gradi: la composizione del quadrilatero sospensivo anteriore è tutta nuova. Una modifica intrusiva, dove i due triangoli che compongono lo schema a tirante non mostrano più un’incidenza parallela rispetto al piano di riferimento, con l’aggancio al telaio che trova ubicazione più in alto. Per strutturare in questo modo la sospensione gli elementi interni sono diversi. Una mossa per variare entrambe le dinamiche: trasversale e longitudinale. A questo punto facciamo un esercizio visivo prendendo in esame l’immagine a seguire.

Fonte: Zander Arcariil britannico Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-25 – Fiorano

Prolungando l’inclinazione dei triangoli si ottiene il centro di istantanea rotazione che, congiunto con l’impronta a terra dello pneumatico opposto, produce il centro di rollio. Va considerato che tale punto di scambio delle forze si incarica di determinare le proprietà meccaniche della monoposto. Ferrari, rispetto alla passata stagione, con il passaggio allo schema pull-rod, mostra un centro di rollio maggiore. I tecnici della Rossa hanno lavorato per conferire questa caratteristica alla vettura per un tema legato alle gomme. Un provvedimento per aumentare il recupero di camber che, di riflesso, semplifica l’amministrazione delle coperture, in quanto facilita l’attivazione dei compound e il relativo mantenimento nella finestra di temperatura ideale.

La squadra modenese ha sofferto parecchio su questo aspetto nel 2024, e per tale ragione ha deciso di fornire un input di base alla nuova vettura per trattare al meglio le mescole in qualsiasi condizione di marcia. Una prerogativa pensata anche per il retrotreno, dove alla miniaturizzazione delle componenti interne si sommano differenti ancoraggi al cambio, utili per aumentare la trazione attraverso la delicata equazione meccanica al retrotreno. Tornando sull’anteriore dell’auto, resta da precisare un fatto. Sebbene Ferrari abbia deciso di alzare il centro di rollio, resta comunque più basso rispetto a quello di McLaren e Red Bull. Lo possiamo scorgere osservando idealmente il prolungamento dei triangoli sino al punto di intersezione, in cui l’intervallo verticale con il centro di gravità stabilisce la percentuale di anti-dive.

Il team ha realizzato questa modifica senza strafare, in quanto un grado di anti-dive troppo marcato può influire negativamente sull’attivazione delle gomme. Del resto, già lo scorso campionato ha voluto privilegiare la dinamica a velocità ridotte, strada che non ha abbandonato. Lo scopo di queste variazioni geometriche era quello di trovare il giusto compromesso per accedere a nuovi vantaggi, senza però perdere i benefici pregressi. Una vettura di F1 deve sempre considerare l’equilibrio come punto di forza, per incrementare quanto più possibile l’equazione definitiva che, a conti fatti, si incarica di decretare la bontà del lavoro svolto. Ferrari ha dato il massimo. Ora tocca alla pista confermare lo step competitivo fortemente voluto.

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