• 23 Dicembre 2024 16:11

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F1, Ferrari: i retroscena di una strategia quanto mai azzeccata

Dic 2, 2024

Ferrari rosicchia 3 punti alla McLaren in un fine settimana favorevole al team di Woking. Parliamo di un fatto che potrebbe essere visto come una grande notizia se fossimo a metà campionato. E invece manca una sola gara, Abu Dhabi, il prossimo fine settimana. Un layout che prevede curve rapide, pieghe a 90° e lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza. Sostenere con certezza chi sarà la scuderia favorita a Yas Marina è praticamente impossibile, in questo momento. Sono veramente tanti i fattori tecnici da considerare. Per di più, ormai vicini alla resa dei conti, anche la percentuale del lato emotivo è decisamente più alta del dovuto.

Per fare un esempio recente, parliamo di ieri, pensiamo un attimo a Lando Norris. Il britannico è un ottimo pilota. E, come lui stesso ha fatto sapere davanti ai microfoni dei media, conosce bene il regolamento. Non è certo uno stupido. Tuttavia, ancora una volta ha commesso un errore grave. Imperdonabile potremo dire: non si è accorto delle bandiere gialle e ha “tenuto giù il piede“. In un momento in cui la tua squadra si sta giocando il mondiale, sei in seconda posizione alle spalle di Verstappen e le due Ferrari sono dietro, quando manca una gara e mezza alla fine, devi fare qualsiasi cosa tranne commettere un errore. Eppure la foga del momento ha trascinato l’inglese nella confusione.

Risultato? Penalità. Senza dubbio la punizione inflitta dalla direzione gara era eccessiva. Cinque secondi da sommare alla classifica finale di Lando erano più che sufficienti. Ciò non toglie che, rallentando come hanno fatto i restanti piloti, Norris poteva accontentarsi tranquillamente di una seconda piazza che, a conti fatti, avrebbe praticamente messo in mano il titolo costruttori alla McLaren. Per di più, il grande tifoso di Valentino Rossi è recidivo. Nell’arco del campionato, infatti, i suoi errori reiterati lo hanno estromesso dalla lotta per il titolo piloti. Questo nonostante per ben 5 mesi avesse a disposizione sotto il sedere la vettura più competitiva del lotto. Ferrari ringrazia, ovviamente.

F1, GP Qatar 2024: Ferrari azzecca la strategia sulle gomme Hard nel finale

Il Cavallino Rampante non è stato fortunato in Qatar. Parliamo della foratura lenta di Sainz. Un contesto che lo ha spinto indietro sulla griglia e penalizzato le ambizioni della rossa. Per il monegasco le cose sono andate decisamente meglio, invece. Andiamo per ordine. La McLaren ha effettuato la sosta ai box con Oscar Piastri un giro prima della Safety Car, mentre Leclerc ha potuto approfittare della doppia bandiera gialla per realizzare il cambio gomme. Questo significa che il ferrarista ha impiegato circa la metà del tempo e risparmiato un gruzzolo di secondi importante. Sufficiente per tornare in pista con le gomme Hard, davanti all’australiano vestito color papaya.

In quel momento, Charles si trovava alle spalle di Norris in terza piazza. La direzione gara, con la Safety Car in pista, ha ordinato al gruppo di transitare in pit-lane ogni passaggio. La ragione era semplice: dare modo agli steward di ripulire il tracciato dai detriti, “colpevoli” di aver causato la foratura non solo a Carlos Sainz ma pure a Lewis Hamilton. In quel frangente in molti si sono fatti una domanda. Un quesito inerente a una possibile strategia che la Ferrari poteva mettere in atto, finalizzata a vincere. Facciamo il quadro della situazione per capire meglio. La possibilità a cui ci riferiamo era l’opzione di realizzare un’ulteriore sosta con la vettura numero 16.

L’ipotesi fomentata era questa: montare sulla SF-24 di Leclerc un treno di Pirelli a banda gialla, le Medium per intenderci. Mentre il tedesco Bernd Mayländer (pilota SF) comandava il gruppone, Ferrari poteva passare alle medie, ne aveva le facoltà da regolamento, avendo già “smarcato” la regola che costringe ogni pilota a utilizzare almeno due mescole differenti nell’arco di una corsa. Se prendiamo in esame il GPS della F1, inoltre, scopriamo che, nell’effettuare la sosta, Charles poteva restare addirittura davanti alla MCL38 numero 88. L’immagine a seguire ci aiuta a fare chiarezza in tal senso, controllando il distacco che l’australiano “pagava” in quel momento sul ferrarista.

Fonte: F1TVla track position di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) rispetto a Oscar Piastri) al giro 36 durante la Safety Car – Gran Premio del Qatar 2024

Quando Charles imbocca la pit-lane, giro 36, il delta su Piastri supera i 5 secondi. Se calcoliamo come tempo utile per cambiare le gomme una sosta media di 2,5s, ecco che il pilota della Ferrari poteva accordarsi nuovamente al gruppo sempre davanti a Oscar, ma con i compound Medium, coperture che offrono un livello di aderenza superiore. Una mossa che avrebbe fornito la possibilità a Leclerc di percorrere i restanti 21 passaggi con un set di pneumatici più performanti, a livello teorico. Il team italiano ha valutato questa opzione, ma il remote garage collegato virtualmente da Maranello ha stoppato sul nascere l’iniziativa. Vasseur non ne ha fatto mistero.

Per gli strateghi della rossa, era decisamente più opportuno continuare con le coperture a banda bianca. Una teoria che il resto delle scuderie ha condiviso in pieno. Il solo Fernando Alonso ha provato questa strategia. Sulla AMR24dell’iberico sono state montate le Medium, gomme che non hanno permesso al due volte campione del mondo di sopravanzare nessun rivale in pista. Per quanto concerne la scelta della Ferrari, la motivazione è presto spiegata: il teamsapeva che le medie avrebbero costretto il monegasco a un’eccessiva attenzione per attivare i compound, tramite una “slow introduction” che avrebbe messo nei guai Leclerc.

Le gomme Hard avevano una “working range” più ampia, che permetteva a Charles di spingere, scevro dalla necessità di amministrare le “calzature” Pirelli. Al contrario, con le medie, il ferrarista avrebbe sofferto il periodo di attivazione e relativo lasso di tempo per stabilizzare le temperature. Il pericolo di “aprire il graining” con le Medium era troppo alto. Una decisione nata dall’esperienza accumulata tra la Sprint Race e il primo stint di gara del Qatar, dove il grande lavoro nell’amministrare le mescole rallentava tremendamente il passo della SF-24. Servivano almeno una decina di tornate prima di “accedere” a un ritmo gara competitivo.

Arco temporale in cui la Red Bull di Verstappen avrebbe fatto più vuoto di quanto non ha fatto, e offerto sul piatto d’argento a Oscar Piastri la “facile” possibilità di superare Leclerc. Proprio per questo possiamo sostenere che la rossa ha azzeccato la strategia, scegliendo la mossa corretta per non mettere in seria difficoltà il suo pilota. In molti hanno definito questa decisione come conservativa. Una semplice difesa senza azzardo. In realtà, dati alla mano, il giudizio sulla tattica ponderata dalla Ferrari non può essere nient’altro che positivo. Un secondo posto che pesa, portato a casa con raziocinio e una guida perfetta da parte di Charles.

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