Il team di Maranello arrivava da un venerdì di certo non facile. Ottime le potenzialità, rimaste però inespresse per il tema gomme. Come previsto, le basse temperature del Nevada hanno complicato tremendamente le cose. L’attivazione delle coperture resta il tema centrale in questo fine settimana di F1. La Ferrari ha fatto fatica, ancora una volta. Al contrario della scorsa annata, di fatto, la Rossa è una vettura che tratta molto delicatamente le gomme. Caratteristica voluta per amministrare il degrado durante la gara, uno dei mali oscuri del team italiano nelle ultime stagioni. L’obiettivo è stato raggiunto con la SF-24, che però soffre nel gestire la finestra di utilizzo quando la colonnina di mercurio è bassa.
Questo significa che, in particolari condizioni, “accendere” le mescole diventa assai complicato. Per di più, l’asfalto nuovo di Las Vegas non aiuta togliendo grip. Piloti e tecnici del Cavallino Rampante erano stati molto chiari nelle interviste post sessioni: c’era tanto lavoro da fare per trovare il modo di gestire questo importante parametro e dare modo alle due vetture italiane di completare il corretto ciclo di isteresi. Se la deformazione dello pneumatico durante l’outlap non viene effettuata nel modo corretto, lo sappiamo bene, l’aderenza raggiunta non è sufficiente. Ferrari ha studiato parecchio al simulatore per trovare una strategia di warm-up adeguata.
Nella terza e ultima ora di pista prima della qualifica, le temperature erano leggermente più alte rispetto alle Fp2. Ciò malgrado, per i primi venticinque minuti di sessione, la Rossa ha preferito attendere la gommatura del tracciato. Mossa utile per avere riscontri più probanti, con un livello di grip adeguato, per verificare la bontà del lavoro svolto con le monoposto. Il team di Maranello ha “snobbato” la simulazione passo gara, ritenendo sufficienti i dati raccolti nella giornata di ieri. Lo ha fatto per concentrarsi sul giro secco e trovare la maniera più efficiente di portare in temperatura gli pneumatici in vista della qualifica del Gran Premio di Las Vegas, terzultimo round del mondiale 2024.
La prima sgambata di assaggio ha fornito buoni riscontri a livello di handling. La vettura era parsa in grado di gestire meglio le gomme con un doppio giro di preparazione. In linea generale, la messa a punto è parsa ancora una volta buona, ma, proprio sul più bello, quando era il momento di spingere al massimo per verificare senza filtri il rendimento della vettura, Stroll soffre di problemi e provoca la bandiera rossa. Lo stop ha tolto la possibilità alla Ferrari di effettuare l’ultimo e più importante tentativo. Una volta tornati in pista, infatti, c’è stato tempo solamente per le solite prove di partenza. Per questo le due SF-24 arrivavano alla qualifica con l’incognita competitività.
F1, Qualifica GP Las Vegas: Ferrari si prende la prima fila e batte le due McLaren
Il momento di sciogliere i dubbi è arrivato. Ferrari scende in pista per il primo run con le Pirelli cerchiate di rosso. Un set a testa di Soft nuove di pacca. Le due SF-24 utilizzano una strategia differente. Sainz inizia a spingere dopo l’out-lap, mentre Leclerc effettua una tornata ulteriore per attivare le gomme. La tattica di diversificare la warm-up strategy, in realtà, nasconde un approccio mirato a fornire la scia al proprio compagno. Charles la prende nel breve allungo dopo curva 5, mentre Carlos ne usufruisce sulla retta principale. Nell’ultimo caso il provvedimento risulta senza dubbio più efficace, con l’iberico che guadagna circa un decimo e mezzo con questa operazione.
La strategia si ripete per tutta la Q1, dove le Ferrari non sembra soffrire particolari problemi nell’attivazione delle coperture. Al contrario, pare che portare in temperatura le mescole sia abbastanza agevole. Il taglio verso la seconda parte della sessione classificatoria è una mera formalità, con i “due Carlo” che si piazzano nelle prime posizioni della classifica. Qualche minuto più tardi, i piloti della squadra modenese tornano a calcare l’asfalto statunitense per la Q2. In questo caso, nel primo run, lo fanno con le gomme Soft usate. La mossa ha una chiara spiegazione: testare indisturbati lo stato del piano di riferimento (asfalto) per carpire se modificare il carico sviluppabile all’avantreno.
Successivamente, dopo un passaggio rapido in corsia box, dove i meccanici cambiano al volo le coperture montando due set di Pirelli a banda rossa, questa volta nuove, le monoposto tornano a spingere. Nessun gioco di scie i questo caso. Tuttavia, il muretto box decide e “ordina” una diversificazione nell’attivare le mescole, mossa utile per capire quale sia la tattica più efficace. Sainz sceglie di spingere subito, mentre Leclerc adotta il giro di preparazione. I riscontri cronometrici sono buoni. Ferrari conferma che la sofferenza enorme nel portare in temperature le gomme non fa più presenza. Questo, malgrado Mercedes resti molto forte in questo tratto distintivo e, con ogni probabilità, riesca a raggiungere un livello di grip superiore.
Fonte: Getty Imagesil monegasco Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 – Q3 – GP – Las Vegas 2024
Il team italiano passa anche questo taglio senza problemi. Da registrare che l’iberico effettua un giro in più per prendere ulteriore confidenza con la propria vettura. Al termine della Q2 arriva la seconda bandiera rossa della giornata. FrancoColapinto commette un errore da vero rookie, in quanto stringe troppo la traiettoria in curva 16 nella fase di accelerazione, toccando il muro. Incidente che stoppa la sessione per almeno 15 minuti. Una pausa che non fa bene alla pista, che si raffredda. Tornati a calcare l’asfalto statunitense sono andati in scena due run. Nel primo, le Rosse non hanno dato il massimo, mentre nel secondo le cose sono andate decisamente meglio, specie per Sainz.
Il madrileño conquista infatti la prima fila, a circa un decimo da Russell, ancora più abile a sfruttare appieno l’attivazione delle mescole grazie alla sua W15. Un secondo posto importante. Terzo è il sorprendente Gasly, seguito da Leclerc. Il monegasco, ancora una volta soffre parecchio nel T1. I suoi compound non erano ancora pronti e diverse correzioni limitano il rendimento. La notizia positiva riguarda le prestazioni di Red Bull e McLaren. Ambedue le scuderie restano dietro. Verstappen deve accontentarsi della quinta piazza, Norris della sesta, Piastri addirittura dell’ottava. In chiave costruttori è un’ottima notizia per la Ferrari, che domani può battere una Mercedes presumibilmente più debole sul passo gara, puntando a una vittoria e, perché no, alla doppietta…