• 19 Dicembre 2025 22:52

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F1 2026, Ferrari attacca il regolamento: lo sprint finale della Rossa

Dic 19, 2025

Che serva un cambio di marcia netto è palese. Parliamo della Ferrari, ovviamente, nobile decaduta da oramai 18 anni. Questo è il lasso di tempo in cui la Rossa osserva gli altri vincere. Il regolamento di F1 2026 offre una chance che il Cavallino Rampante non può e non deve affatto lasciarsi scappare. Serve solidità, non solo sulla nuova auto ma anche nel gruppo di lavoro che gestirà la transizione verso le incognite del prossimo ciclo normativo.

Il carico perso dal fondo va recuperato in qualche maniera

Il classico pranzo di Natale a Maranello è andato in onda pure quest’anno. Solito incontro a cui partecipa la stampa, occasione per fare due chiacchiere solitamente piuttosto banali. Ma questa volta lo scenario è differente. C’è un regolamento tutto nuovo che attende il Circus, dove, sebbene i principi di base restino i medesimi, il modo di farli funzionare non sarà affatto lo stesso. Ne abbiamo parlato ieri mattina.

Un’analisi preliminare sui concetti base a livello aerodinamico e meccanico, ai quali possiamo sommare un paio di considerazioni sul fondo. Osservando la specifica di base, su cui ovviamente si dovranno poi studiare le soluzioni di ogni team, si nota che i box di lavoro in ogni parte del pavimento sono strettamente configurati per limitare al massimo la scia turbolenta che danneggiava sorpassi e inseguimenti con le wing car.

Ed è per questo che nella parte laterale del fondo non si può lavorare, che sull’imboccatura le “fence” sono ridotte in dimensione e che il diffusore è più piccolo. Una serie di provvedimenti per abbassare in maniera notevole la percentuale di carico prodotta. Questo significa che tale macro elemento non sarà più dominante come nell’era precedente, demandando parte della spinta verticale al resto dell’auto.

F1, 2026: ma la Ferrari a che punto è?

Da diverse settimane filtra un concetto: la power unit Ferrari 2026 ha convinto il gruppo di tecnici coordinato da Enrico Gualtieri. Le indiscrezioni che parlavano di un propulsore poco competitivo non trovano riscontro. Il clima che si respira è improntato a una fiducia concreta, anche se resta una naturale cautela sul fronte dell’affidabilità. Del resto è illusorio pensare che i progetti dei vari team possano nascere già privi di criticità.

Il passaggio al nuovo ciclo tecnico rappresenta un vero salto nel buio. E Maranello che dicono? Qual è la percezione che la Rossa ha del proprio lavoro? Di certo non si assisterà a dichiarazioni trionfalistiche. Né Vasseur né altri esponenti del team hanno intenzione di sbilanciarsi. All’interno della Scuderia la linea è condivisa da tutti, dai piloti fino ai vertici aziendali: profilo basso e massima concentrazione.

C’è anche la chiara volontà di sfruttare ogni singolo giorno disponibile prima dell’esordio in pista, non perché siano emersi problemi specifici, ma per estrarre il massimo da ogni fase di sviluppo. L’impostazione scelta è tutt’altro che attendista. Ferrari ha deciso di spingere sul progetto fino al limite temporale consentito, rimandando alcune scelte definitive per massimizzare l’evoluzione complessiva.

Zero margini alla alla paura: Ferrari spinge sino all’ultimo

Una strategia che, a uno sguardo in superficie, potrebbe sembrare legata a ritardi o difficoltà, ma che in realtà risponde a una precisa volontà di attaccare il regolamento senza lasciare margini inutilizzati. È una lettura coerente con lo scenario che si presenterà nel 2026. Con un corpo normativo nuovo e ricco di variabili, i primi mesi della stagione saranno caratterizzati da un flusso continuo di update da parte di tutte le squadre.

Parliamo di una conseguenza quasi inevitabile, prodotta dalla miriade di informazione che le diverse squadre raccoglieranno in pista a cominciare dai test di pre stagione. Dati che emergeranno mi maniera preponderante nella testa degli ingegneri. Senza dimenticare la attenzione rivolta alla robustezza delle componenti, power unit in primis. Perché ridurre gli imprevisti significa accumulare chilometri, info e riferimenti fondamentali.

Resta da capire se Ferrari effettuerà o meno uno shakedown prima di Barcellona. In ogni caso, l’impressione è quella di una squadra che sta investendo ogni risorsa disponibile, perché quel vietato sbagliare che Vasseur e ogni componente del team porta nei suoi pensieri, ogni giorno, va assolutamente rispettato. L’attesa ferve di confermare fondamenta tecniche finalmente robuste per aprire al meglio il nuovo ciclo normativo.

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