La notizia era nell’aria già da tempo, ma ora è arrivata l’ufficialità: i GP di Baku, Singapore e Giappone non saranno disputati nella stagione 2020 di Formula 1. «Per via delle difficoltà dovute al COVID-19, noi e i nostri promoter in Azerbaijan, a Singapore e in Giappone abbiamo preso la decisione di cancellare queste corse per la stagione 2020 – si legge in una nota diffusa alla stampa -. Queste scelte sono dovute a motivi diversi. A Singapore e in Azerbaijan le lunghe tempistiche per mettere in piedi i circuiti cittadini hanno reso impossibile l’organizzazione di questi eventi in un momento di grande incertezza. In Giappone, invece, le limitazioni all’ingresso del paese hanno portato alla decisione di non disputare la gara».

«Allo stesso tempo – si aggiunge – abbiamo fatto progressi importanti con promoter preesistenti e nuovi sul calendario rivisto, e ci siamo sentiti incoraggiati dall’interesse mostrato da nuovi circuiti nell’organizzare una gara di Formula 1 nella stagione 2020. Ci rendiamo conto del periodo di incertezza e complessità vissuto in tutto il mondo, e continueremo ad assicurarci che la stagione 2020 sia condotta in modo cauto e flessibile. Abbiamo messo a punto dei solidi piani di sicurezza in modo tale da cominciare il campionato nel modo più sicuro possibile». Nuove piste come il Mugello, tra i candidati per disputare ulteriori gare in Europa, un’eventualità cui ha aperto Ross Brawn, il direttore sportivo della F1.

E ora che succede? Come già anticipato, per rimpolpare quella che sarebbe dovuta essere la parte eurasiatica del calendario 2020 si pensa ad almeno altre due gare in Europa. Oltre al Mugello, che guadagnerebbe così un posto al sole in F1 dopo aver perso la MotoGP per il 2020, potrebbe ritornare in auge anche la candidatura di Hockenheim. Per rimpiazzare Singapore, invece, i bene informati parlano del Canada come favorito: gli organizzatori, dopotutto, si erano detti disposti ad ospitare una gara a settembre. Ancora più avanti nel calendario, per fare numero si ipotizza anche un doppio GP in Bahrain, sfruttando sapientemente due configurazioni diverse.