L’Asiago punta al dinamico mercato dell’Europa centrale e orientale. Il Consorzio di Tutela della DOP si prepara infatti a nuove azioni promozionali in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Austria nell’ambito del progetto Cheese– It’s Europe, un piano di investimento di 3 milioni di euro realizzato insieme ai Consorzi Gorgonzola e Parmigiano Reggiano e con il cofinanziamento dell’Unione Europea.
L’azione di promozione congiunta, in programma nel triennio 2016-2018, punta a promuovere la conoscenza e il consumo dei formaggi nei quattro mercati che per i tre Consorzi rappresentano uno sbocco interessante. L’attività partirà a settembre con quattro eventi/conferenze, una per ciascun Paese, per richiamare l’attenzione sull’eccellenza e l’unicità dei tre prodotti italiani, sviluppando poi un intenso calendario di attività rivolte alla Gdo, Horeca, canale tradizionale, opinion leader, media.
L’Asiago attualmente viene venduto soprattutto in Repubblica Ceca, ma proprio il trend positivo della domanda e la spinta del mercato risulta un’opportunità che si intende cogliere, in sinergia con Parmigiano e Gorgonzola che già sono presenti in quei mercati. Presentarsi insieme è un’occasione non solo per ribadire la qualità del prodotto caseario italiano ma, per Asiago, è anche un’opportunità per entrare in contatto con un mercato già recettivo.
Asiago: 2015 in crescendo per l’export
Il 2015 è stato un anno record per l’export dell’Asiago. Se sono state prodotte complessivamente 1.377.327 forme di Asiago Fresco (+1,6%) e 265.041 di Asiago Stagionato (-1,9%), per un totale di 1.642.368 forme, Asiago DOP ha visto l’export raggiungere il massimo storico, con l’aumento dei volumi del 6,5% e un + 5% a valore. Le 1.690 tonnellate vendute fuori dall’Italia nel 2015 hanno avuto come principale mercato gli USA (quasi +13%), seguiti da Svizzera e paesi europei come Germania, Austria, Belgio.
“Esportare è diventata sempre più una necessità – afferma Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio di Tutela – e oggi il futuro dei nostri caseifici è frutto di un progetto condiviso che riconosce il ruolo del Piano dì regolazione dell’offerta”.
Sul piano internazionale, se è ancora prematura ogni considerazione sul possibile impatto di Brexit, risulta invece penalizzante per Asiago DOP il mantenimento dell’embargo su Mosca, dato che il mercato russo era una destinazione in crescita e il formaggio della montagna veneta aveva avuto incoraggianti aperture, a riconoscimento della qualità dell’offerta.