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Ex Ilva, ecco le condizioni di ArcelorMittal per trattare – Il Sole 24 ORE

Nov 6, 2019

il colosso dell’acciaio

Potrebbe aprirsi uno spiraglio nella partita dell’ex Ilva

di Carmine Fotina

6 novembre 2019


ArcelorMittal restituisce l’Ilva allo Stato italiano

2′ di lettura

Potrebbe aprirsi uno spiraglio nella partita dell’ex Ilva. All’incontro con il governo i vertici di ArcelorMittal hanno ripercorso tutte le criticità in corso riassumendo le proposte che ritengono essenziali per riaprire il dialogo. Un nuovo incontro con il governo potrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana. In quella sede l’esecutivo dovrà chiarire la sua posizione e dire se accoglie le richieste. La reintroduzione di una protezione legale, con una legge e con la garanzia politica che non venga di nuovo cancellata, è solo una delle condizioni.

Essenziale riscrivere il contratto

Si ritiene essenziale infatti riscrivere il contratto siglato un anno fa in considerazione dei mutati scenari di mercato, abbassando i livelli produttivi a 4 milioni e di conseguenza i livelli occupazionali. Qui occorrerebbe un robusto intervento dello Stato con la cassa integrazione per evitare alcune migliaia di esuberi. Poi tema centrale è l’altoforno Afo 2.

La notte dell’Ilva, la notte di Taranto

Superare il problema delle prescrizioni

Va superato il problema delle prescrizioni richieste dalla magistratura in tempi strettissimi, considerati dall’azienda impraticabili. Anche qui si ritiene essenziale intervenire con una norma, per l’estensione della facoltà d’uso per almeno 14-16 mesi. A quanto risulta al Sole 24 Ore, il governo valuterà in questi giorni se ci sono i margini per soddisfare tutte le esigenze messe in evidenza da ArcelorMittal. E all’inizio della prossima settimana potrebbe esserci un nuovo incontro.

Il vertice

Al vertice, durato circa tre ore, hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, i ministri Stefano Patuanelli, Roberto Gualtieri, Giuseppe Provenzano, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, e il sottosegretario Mario Turco. Per

ArcelorMittal, azienda difesa dagli avvocati Ferdinando Emanuele e Giuseppe Scassellati dello studio Cleary, erano presenti il patron Lakshmi Mittal e il figlio Adyta Mittal.

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