• 25 Novembre 2024 12:47

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Euro 7: decisione definitiva sul nuovo regolamento

Set 25, 2023

Abbiamo parlato in diverse occasioni della normativa Euro 7, le nuove regole – ancora più stringenti – sulle emissioni inquinanti provenienti dai veicoli in circolazione sulle nostre strade. A tale proposito, oggi possiamo dire di avere le idee più chiare.

Il Consiglio Competitività ha infatti dato il via libera al regolamento, le normative future per la prima volta saranno attuate su auto, ma anche furgoni e mezzi pesanti in un solo e unico atto giuridico. Lo scopo è stabilire delle regole più stringenti sulle emissioni, e quindi riuscire a ridurre l’inquinamento proveniente proprio dai veicoli in circolazione in Europa, come lo stesso Consiglio dell’Unione Europea ha sottolineato.

Inoltre il Consiglio UE ha specificato che, con il nuovo testo, è stato raggiunto “un equilibrio tra prescrizioni rigorose in materia di emissioni dei veicoli e investimenti supplementari per l’industria, in un momento in cui i costruttori europei di autovetture sono in una fase di trasformazione”.

Che cosa dice il testo della proposta

Al momento nel testo si rimandano i tempi di adozione della normativa Euro 7 di due anni, come era stato richiesto più volte dagli attori del settore auto, e non solo.

In questo modo le aziende avranno più tempo per adattarsi alle nuove regole, e potranno quindi dedicarsi alla riconversione verso la transizione green per auto e mezzi pesanti. Non è tutto: i vincoli più restrittivi previsti inizialmente con l’entrata in vigore dell’Euro 7 sono stati eliminati, al momento sembra chiaro che rimarranno validi i valori stabiliti dall’Euro 6 per quanto riguarda i motori a combustione, per i test sulle emissioni delle auto e sui dati di emissioni di particolato.

In questo modo le imprese automobilistiche non dovranno affrontare i costi proibitivi previsti inizialmente, basterà una quantità minore di investimenti per l’adeguamento alle nuove tecnologie. Questo porta un vantaggio anche per il consumatore finale, che è sempre colui che subisce ogni conseguenza: investimenti ingenti per le Case auto significherebbero infatti ulteriori aumenti sui prezzi finali.

Il commento del Mit

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha commentato immediatamente. Successo dell’Italia in Europa, dove il regolamento Euro 7 ha recepito le proposte concrete del nostro Paese e che conciliano tutela dell’ambiente e salvaguardia delle produzioni europee senza regali a Paesi leader dell’elettrico come la Cina”, ha scritto in una nota il Mit. Il provvedimento “è significativo perché mette in minoranza le posizioni ideologiche della sinistra europea, e può essere un passo importante in vista della futura maggioranza”.

Cosa ne pensano Urso e l’ACEA

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato: “Il riallineamento di una serie di limiti ai valori stabiliti dal regolamento Euro 6 per i motori a combustione interna e per le emissioni di particolato, così come l’allungamento delle scadenze per le entrate in vigore della nuova normativa Euro 7, rappresentano una decisione importante nel segno della responsabilità politica, economica e sociale. Bisogna mantenere la barra dritta verso l’obiettivo della duplice transizione verde e digitale senza però imporre all’industria ulteriori oneri e sforzi che finirebbero inevitabilmente per distrarre la loro attenzione e i loro investimenti dal perseguimento dell’obiettivo del salto tecnologico, riducendone la competitività e mettendo anche a rischio i livelli occupazionali e quindi gli standard sociali del Continente”.

Il Governo ha intenzione comunque di migliorare dei punti critici, primo su tutti “il sistema di monitoraggio delle emissioni a bordo veicolo”.

Anche secondo l’ACEA si tratta di “un passo nella giusta direzione, ma la pressione dei costi resta alta”. La norma infatti “richiederà comunque ingenti investimenti aggiuntivi da parte del nostro settore in un momento in cui sta investendo tutte le sue risorse nella decarbonizzazione. Chiediamo ora agli Stati membri, al Parlamento europeo e alla Commissione di lavorare per un regolamento Euro 7 che ci consentirà di concentrarci su questi duplici obiettivi mantenendo i veicoli accessibili e il nostro settore competitivo”, ha concluso il direttore generale de Vries.

Normativa Euro 7: cosa prevede

Se abbiamo già visto che il nuovo regolamento Euro 7 manterrà le stesse condizioni di prova delle emissioni e i limiti esistenti della normativa Euro 6 per i mezzi M1 e N1, M2 e M3 e per gli N2 e N3, la grande novità sarà rappresentata dall’uso di tecnologie di ultima generazione e di nuovi strumenti avanzati per il monitoraggio delle emissioni inquinanti.

Non è tutto, infatti in merito al nuovo testo che è stato varato da parte del Consiglio dell’Unione Europea, possiamo dire che interviene su quelli che sono oggi i limiti relativi al tasso di abrasione degli pneumatici e alle emissioni di particelle provenienti dei freni, allineandoli con gli standard internazionali che sono adottati oggi dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite. Il testo inoltre tiene in considerazione l’obiettivo di raggiungere le emissioni zero nel 2030 per gli autobus urbani, proposta recente.

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