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Esselunga, riassetto societario dopo l’accordo tra gli eredi Caprotti

Mar 21, 2020

MILANO – Un finanziamento da 1,3 miliardi, un conferimento da 535 milioni e una fusione tra la società operativa Esselunga e la controllante Supermarket Italiani. Questa la soluzione decisa dopo un lungo cda convocato con urgenza per permettere a Marina Caprotti e alla Madre Giuliana Albera, proprietarie in solido del 70% del gruppo fondato da Bernardo Caprotti, per reperire le risorse con cui acquistare il 30% del gruppo in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti, figli del primo matrimonio del fondatore scomparso del 2016.

Marina e la madre conferiranno 100 milioni in cassa e cederanno la loro quota dell’immobiliare Villata (il 32,5%, perché il resto è già controllato da Esselunga) a un partner finanziario, in modo da non caricare troppo la società di debiti. In questo modo le due azioniste di maggioranza tra contanti e attività metteranno a disposizione 535 milioni di euro. Il resto, vale a dire 1,31 miliardi saranno messi a disposizione da un pool di primari istituti attraverso un prestito ponte, che però sarà trasferito e quindi ripagato da Esselunga quando questa si fonderà con la capogruppo Supermercati Italiani che oggi si indebita per liquidare i soci di minoranza.

Morale, fatto 100 l’esborso destinato a Giuseppe e Violetta, Marina e la madre pagheranno di tasca loro il 28% ed Esselunga ripagherà il restante 72% della cifra. Tuttavia l’operazione non mette a rischio il gruppo della grande distribuzione che ha un grande patrimonio, e che grazie ai flussi di cassa in due anni e mezzo ha già ripagato i 964 milioni investiti nel 2017 per rilevare il 66,5% dell’immobiliare Villata.

“Siamo orgogliose di poter continuare il nostro impegno personale per lo sviluppo e il successo di Esselunga – hanno dichiarato Marina e Giuliana Albera – abbiamo grande fiducia nel team dirigenziale in tutte le persone che lavorano nel gruppo”.

Sulla stessa linea anche la risposta dell’amministratore delegato Sami Kahale che ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di apprendere che le nostre azioniste di maggioranza abbiano apportato capitali propri in misura così significativa per il futuro di Esselunga”. Ma l’ad del gruppo si è rivolto anche ai dipendenti, ricordando che potranno proseguire nel piano industriale quinquennale che è iniziato nel modo migliore”, ovvero con un rafforzamento del controllo da parte delle azioniste di maggioranza. “In questo difficilissimo periodo di emergenza – ha concluso Kahale – siamo interamente concentrati nel servire la nostra comunità”.

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