C’e Il sospetto di incostituzionalità della legge Merlin, che a partire dal 1958 regolamenta la prostituzione, e la Corte d’appello di Bari sospende il processo Escort, inviando gli atti alla Corte costituzionale.
La decisione dei giudici di secondo grado è stata adottata durante un’udienza del procedimento in cui sono imputati Gianpaolo Tarantini, Sabina Began (l’ape regina dei party nelle residenze dell’allora premier Silvio Berlusconi), Massimiliano Verdoscia e il pr milanese Peter Faraone.
Si tratta del primo e più noto filone riguardante Gianpi e le escort portate tra il 2008 e il 2009 a Palazzo Grazioli. Due di loro, Patrizia D’Addario e Terry De Nicolo, si sono costitute parti civili. In primo grado i giudici non avevano riconosciuto loro alcun risarcimento. L’eccezione di incostituzionalità, nella parte in cui si affronta la questione dell’autodetermibazione nella scelta di prostituirsi, era stata rigettata
nel processo di primo grado e riproposta dagli avvocati difensori in secondo.Contrario il sostituto procuratore generale Emanuele De Maria che si era opposto: “è un lavoro che fa soffrire chi lo esercita – aveva detto – per questo, che lo di eserciti in locali di lusso o per strada, la sostanza non cambia”. Chi si prostitusce, in sostanza, rinuncia alla libertà di scegliere. A decidere ora saranno i giudici della Corte Costituzionale.