• 20 Marzo 2025 22:06

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Errori più comuni nei quiz della patente: quali sono e come evitarli

Mar 20, 2025

La patente rappresenta per molti un primo passo verso la libertà, ma come tutti i traguardi importanti ha bisogno di dedizione e impegno per essere raggiunto. Il primo ostacolo verso il sogno di poter guidare un’auto è sicuramente l’esame teorico della patente. Tra il candidato e il foglio rosa si posiziona un quiz a risposta multipla che ha fatto penare in molti, tra ore di studio e svariate prove su libri, applicazioni e siti. Ci siamo passati tutti, anche i piloti di Formula 1, e tutti abbiamo fatto gli stessi errori, cadendo nei tranelli di forma o in quel dettaglio a cui non avevamo fatto caso durante lo studio sui libri di teoria per l’esame.

Per questo siamo andati alla ricerca degli errori più comuni dei quiz ufficiali, per cercare di dare alcuni consigli utili per evitarli.

Come fare meno errori 

Il quiz della patente basa la sua difficoltà non solo nella conoscenza teorica del Codice della Strada, ma anche nella struttura delle domande. Spesso, infatti, ci si può trovare davanti a quesiti che potrebbero sembrare facili, a tratti banali, eppure all’interno del testo nascondono parole in grado di cambiare la veridicità (o meno) della domanda.

Come vedremo più avanti, ci sono dei particolari aggettivi a cui è necessario fare attenzione, come “consigliato” o “obbligatorio” che spesso portano con sé degli errori. Capita anche spesso che la memoria fotografica possa giocare dei brutti scherzi, confondendo piccoli dettagli di cartelli stradali o spie del motore.

Le parole trabocchetto

Le domande nei quiz della patente sovente giocano con le parole per confondere i candidati. Alcuni termini sono particolarmente insidiosi e possono cambiare completamente il significato di una frase.

Ecco alcuni esempi di parole trabocchetto a cui prestare attenzione:

“obbligatorio” vs “consigliato”: un dispositivo può essere consigliato per la sicurezza, ma non obbligatorio per legge;
“può” vs “deve”: “può” indica una possibilità, “deve” un obbligo;
“sempre” vs “mai”: i quiz spesso usano queste parole in modo strategico. Se una domanda afferma che un comportamento è sempre corretto o mai consentito, bisogna riflettere attentamente.

Un trucco utile è leggere le domande con calma, individuando i termini chiave e ragionando bene sul loro significato.

Le spie 

Un altro errore frequente nei quiz riguarda la comprensione delle spie auto. Questi simboli luminosi sul cruscotto servono a segnalare guasti o avvisi importanti, eppure molti candidati tendono a confonderli.

Ecco alcune spie spesso oggetto di domande nei quiz:

spia dell’olio: indica un livello insufficiente di olio o un problema alla pressione dell’olio motore;
 spia della batteria: segnala problemi alla ricarica della batteria o all’alternatore;
spia ABS: indica un malfunzionamento nel sistema di frenata antibloccaggio;
spia del motore (Check Engine): può indicare diverse anomalie, da problemi al sistema di accensione a guasti più seri.

Per evitare errori su questo argomento, è utile memorizzare il significato delle principali spie e comprendere quando richiedono un intervento immediato. Attenzione anche a ricordare il colore, oltre che la forma.

Cartelli stradali

Un classico degli errori nei quiz riguarda la segnaletica. Alcuni cartelli stradali possono sembrare simili tra loro, ma presentano differenze sostanziali. Uno degli errori più comuni è confondere i cartelli di divieto con quelli di obbligo, o i segnali di pericolo con quelli di indicazione.

Delineatori stradali

I delineatori sono strumenti fondamentali per la sicurezza, ma spesso durante lo studio vengono trascurati rispetto ai cartelli stradali. Nei quiz, possono comparire domande sulla loro funzione e collocazione.

Alcuni esempi di delineatori stradali da ricordare:

delineatori di margine: si trovano ai bordi delle strade e servono a segnalare il tracciato della carreggiata;
delineatori di ostacoli: indicano la presenza di ostacoli fissi come isole di traffico o spartitraffico;
delineatori di curva: aiutano a evidenziare curve pericolose, specialmente in condizioni di scarsa visibilità.

Distanza di sicurezza

La distanza di sicurezza è un tema cruciale nei quiz della patente e rappresenta purtroppo un errore ricorrente. Spesso si sbaglia proprio a calcolare lo spazio necessario per fermarsi in sicurezza in base alla velocità e alle condizioni della strada.

Per evitare errori su questo argomento basta tenere a mente queste regole base:

la distanza di sicurezza minima aumenta con la velocità: a 50 km/h è inferiore rispetto a 130 km/h;
le condizioni atmosferiche influenzano la frenata: pioggia, neve e ghiaccio riducono il coefficiente di attrito e quindi allungano lo spazio necessario per fermarsi;
la formula approssimativa per calcolare lo spazio di frenata è: velocità divisa per 10 al quadrato (esempio: a 50 km/h, lo spazio di frenata è circa 25 metri).

Fissare nella memoria questi pochi e semplici concetti può aiutare a ridurre di molto gli errori e affrontare il test con maggiore sicurezza.

Cosa devi sapere sul test della patente

Oltre a studiare gli argomenti principali, è fondamentale conoscere le regole dell’esame teorico. L’esame teorico si compone di 30 domande singole (vero-falso) e per passarlo il limite massimo di errore è 3, al quarto si è bocciati. Il test viene valutato in modo automatico, quindi dopo pochi minuti dal termine della prova si ottiene subito il risultato.

Oltre a studiare la teoria e allenarsi con i quiz, è fondamentale essere a conoscenza delle possibili novità. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha annunciato una riforma dell’esame di guida prevista per il 2025, che punterà a rendere la prova più “orientata alla pratica”. Questo significa che potremmo assistere a cambiamenti nella struttura delle domande e nelle modalità di valutazione.

 Non sottovalutare la prova pratica

Superata la teoria, resta un ultimo ostacolo: la prova pratica. Chi pensa che si tratti solo di saper guidare la vettura nelle sue condizioni più usuali deve ricredersi: spesso anche la prova pratica nasconde tranelli e richiede una buona dose di preparazione teorica. 

Prima o dopo la guida può succedere di ricevere domande riguardanti il motore, le parti meccaniche dell’automobile, il controllo dei liquidi o delle gomme. Questi sono argomenti trattati troppo spesso in modo superficiale durante lo studio e che possono portare a confusione.

Non bisogna dimenticare di imparare a gestire l’emozione e l’ansia da prestazione: non è raro, infatti, vedere aspiranti patentati ben preparati bloccarsi nel tentativo di eseguire un parcheggio corretto, una partenza in salita o in difficoltà nel valutare le precedenze in una rotonda trafficata. Mantenere la calma e la lucidità rimane una parte fondamentale del test, nonché un assaggio delle situazioni più disparate che possono capitare nel corso della vita dietro al volante. Per affrontare al meglio la prova, è essenziale esercitarsi su queste manovre in diverse condizioni di traffico e con un istruttore esperto. Solo così sarà possibile ottenere la patente con sicurezza e iniziare a guidare senza incertezze.

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