Da tempo si parla di una revisione del Codice della Strada e di diverse novità previste per le regole di buona condotta nella circolazione su strada. L’intento è quello di aumentare la sicurezza e diminuire il numero di incidenti anche gravi.
I sinistri infatti sono sempre tanti, troppi, sulle nostre strade: i numeri lo confermano. E varare normative e restrizioni può servire a migliorare la situazione, come aumentare le pene e il valore delle multe può essere molto utile a disincentivare gli automobilisti a comportarsi in maniera scorretta e pericolosa sulla strada. Al vaglio oggi ci sono diverse novità per quanto riguarda il Codice della Strada, tra cui la possibilità di introdurre l’ergastolo della patente.
Che cosa intendiamo per ergastolo della patente?
Con il termine ergastolo della patente si intende il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida a fronte di un’infrazione molto grave al Codice della Strada.
Tra le novità previste dal nuovo Codice, di cui si parla ormai da settimane, ci sono:
l’uso obbligatorio del casco ai conducenti dei monopattini elettrici, tra i mezzi della micromobilità urbana più pericolosi;
pene più pesanti per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti;
l’ergastolo della patente, ovvero il ritiro della patente per tutta la vita, da qui il nome.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini aveva già parlato di questa possibile novità. Alla fine del 2022, durante la presentazione del rapporto sulla sicurezza stradale Dekra, aveva dichiarato: “Chi si mette alla guida ubriaco marcio o drogato deve sapere che è un potenziale assassino. Quindi serve il ritiro a vita della patente”. Purtroppo gli episodi di questo tipo in Italia sono troppi, e urge trovare una soluzione.
E questa pare proprio essere la possibilità di ritirare per sempre la patente per chi commette infrazioni e reati gravi alla guida di un veicolo. La riforma del Codice della Strada è vicina, ed è sempre più probabile che venga inserito il cosiddetto ergastolo della patente, è Matteo Salvini a spingere su questa norma.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro infatti “fermare la tragica strage di ragazze e ragazzi sulle strade italiane rappresenta una priorità” sia nelle vesti di genitore che di rappresentante delle istituzioni. Il Governo sta lavorando alle modifiche del Codice della Strada già da mesi, a breve potrebbero arrivare in Consiglio dei Ministri e in Parlamento tutte le nuove proposte. La riforma dovrebbe essere approvata entro la fine del 2023, o almeno questo è l’obiettivo dell’Esecutivo: è urgente intervenire su alcune materie importanti in ambito di sicurezza stradale e circolazione.
La modifica al Codice della Strada avverrà tramite un Ddl, su cui da tempo stanno lavorando i Ministeri dei Trasporti, dell’Interno e della Giustizia.
La sospensione della patente non basta
Chi si mette alla guida della sua auto adottando comportamenti imprudenti e potenzialmente pericolosi per tutti gli altri utenti della strada deve essere punito, la sola sospensione in alcuni casi non basta più, serve un ritiro della patente a vita.
È la pena che Matteo Salvini vorrebbe infliggere a chi guida completamente ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I morti sulle strade nel 2022 sono stati tantissimi, i numeri parlando chiaro purtroppo, in tutto sono stati migliaia in tutta Italia, prevalentemente durante i fine settimana. Anche la guida con lo smartphone tra le mani è causa di sinistri, altro comportamento che deve essere punito in maniera forte, da anni il Governo provvede a inasprire le pene in questo senso, ma pare non servire.
La modifica al Codice, come detto, avverrà con un disegno di legge. Al momento però non abbiamo alcuna certezza, si tratta solo di proposte, ma non sappiamo che cosa succederà realmente: i tecnici dei Ministeri ci stanno lavorando.
Cosa ne pensano le associazioni di categoria
Emilio Patella, segretario generale dell’Unasca – Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica – ci spiega: “Al momento non c’è un testo su cui discutere. Già in passato si è parlato di ipotesi di revoca a vita della patente e sono emersi un po’ di dubbi circa la costituzionalità del provvedimento: tutte le pene mirano alla riabilitazione del condannato e in questo campo significherebbe tornare in possesso dei requisiti per guidare. Credo che il Ministro Salvini si riferisse alla casistica di recidiva del reato: in caso di reiterazione l’ergastolo della patente potrebbe essere un provvedimento condivisibile”.
Il nuovo Codice della Strada: attenzione alle multe
Non solo ergastolo della patente, ma anche inasprimento delle multe per chi commette altri illeciti, tra cui – ai primi posti – chi parcheggia in maniera “selvaggia”. Troppi i casi di veicoli sui marciapiedi, nei posti per disabili o carico/scarico merci o ancora in doppia fila.
Resta da regolamentare nuovamente, con leggi più dure, la circolazione dei monopattini elettrici: si mira all’obbligo di casco e targa e a una velocità massima di 20-25 km/h. Il Governo vuole regole più dure e precise, per insegnare anche ai più giovani che bisogna guidare in maniera consapevole, passando da biciclette e monopattini a motorini e auto.
Il problema dell’alcol e del consumo di droga prima di mettersi al volante purtroppo resta uno dei problemi più bravi, occorre rieducare le persone – giovani e meno giovani – non solo a come vivere la vita, ma anche a rispettare quella degli altri, non mettendosi alla guida, rischiando di provocare incidenti mortali.
Il numero di incidenti nel 2022
Il 2022 è stato un anno infernale per numero di incidenti su strada in Italia: in tutto sono stati 1.362 quelli mortali registrati. I decessi sono stati 1.489 in un anno, secondo i dati della Polizia Stradale, in aumento rispetto al 2021. Lo stesso accade per i sinistri con lesioni, in tutto 28.914, e le persone ferite (42.300).
Nel corso del 2022, 415.995 automobilisti sono stati sottoposti all’alcoltest dalle Forze dell’Ordine, e ben 13.448 hanno preso una multa per guida in stato di ebbrezza. 1.181 le persone denunciate per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
957 veicoli confiscati in un anno, 1.438.419 infrazioni al Codice della Strada accertate. Tanti gli episodi di eccesso di velocità con ritiro di patente e carta di circolazione. Urge una soluzione, e anche al più presto. Stiamo a vedere che cosa succederà nelle prossime settimane.