Zuidas, lo chiamano. Letteralmente, “l’asse del Sud” in olandese. È in questo nuovo quartiere di Amsterdam spuntato a metà strada tra l’aeroporto di Schiphol e il centro, che dovrebbe trovare la propria casa Ema. Anche se il Vivaldi building, per ora, è poco più di una promessa.
Perché lì, in quei 30mila metri quadrati di area stretta tra i grattacieli, un canale e l’autostrada A10, la danza delle ruspe sembra appena partita su una spianata di terra. E per immaginarli, i 19 piani di uffici e sale conferenze, bisogna ancora affidarsi ai disegni dei progettisti.
Eccola, la foto che ha iniziato a fare il giro della rete dopo
il doppio ricorso di governo e Comune per riaprire la partita dell’Agenzia del farmaco. Una cartolina da un cantiere al primo sbadiglio che in queste ore è stata contrapposta a quella del Pirellone e che, a partire dalla deputata del Pd Lia Quartapelle, sono stati in tanti a rilanciare.L’ARTICOLO INTEGRALE IN EDICOLA E IN DIGITALE