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Elisa non voleva più vederlo. E Sebastiani continua a mentire: “Mi volevo ammazzare”

Set 8, 2019

PIACENZA. “Lì per lì mi sarei ammazzato. Se avessi avuto per le mani un’arma l’avrei fatto. L’avrei fatto di certo”, ha balbettato Massimo Sebastiani davanti ai carabinieri nella caserma piacentina di via Beverova sabato pomeriggio quando è stato arrestato per l’omicidio di Elisa Pomarelli, la sua amica che lui avrebbe voluto come fidanzata. Un uomo a due facce Sebastiani. Sabato, dopo essere stato preso, piange e si dice tardivamente pentito. Ma domenica 25 è invece lucidissimo e freddo, sprezzante della vita che ha appena spento, quando con cinismo cerca di costruirsi un alibi dando spiegazioni non richieste al benzinaio, agli amici del bar e andando persino a bersi un bicchiere dall’amico connivente Silvio Perazzi. Va anche a cena con una donna come se niente fosse e occulta il cadavere di Elisa in un posto così impervio che manifesta la sua intenzione di archiviare il delitto commesso.

“Non ci ho più visto – si è giustificato Sebastiani – allora le ho stretto le mani al collo e da quel momento non ricordo più niente”. La pm Ornella Chicca, che conduce le indagini, ha inquadrato il delitto come “d’impeto e privo di premeditazione”. Apparentemente niente faceva presagire un epilogo tragico. I testimoni del pranzo il 25 agosto, poco prima dell’assassinio, non avevano notato niente di strano in quella coppia che già avevano visto tra i tavoli dell’osteria “Il lupo”. Tutto lascia pensare che l’omicidio Sebastiani l’abbia deciso in quel pollaio di Campogrande di Carpaneto che avevano costruito assieme e dal quale pensavano in futuro di trarre qualche profitto vendendo le uova. Elisa, invece proprio nel pollaio, gli ha manifestato la volontà di chiudere una strana storia che considerava solo un’amicizia, anche se con frequentazione molto assidua, mentre lui ipotizzava un legame duraturo. A quel punto, di fronte a un definitivo rifiuto, le ha stretto le mani intorno al collo e l’ha ammazzata.

Di fronte ai carabinieri l’operaio ha più volte ribadito cosa provava: “Elisa era tutto il mio mondo”. Una frase che è diventata quasi un refrain nelle sue parole. Un attaccamento oppressivo, insostenibile per la ragazza che probabilmente voleva liberarsi di quel legame. Sebastiani non è riuscito a spiegare come si possa dire di provare qualcosa e poi arrivare a uccidere. “Ho perso la testa, ho fatto una sciocchezza”. Più in là non è andato.

Prima di ammazzare con ferocia Elisa, l’uomo aveva sfogato i suoi impeti di rabbia solo verso gli oggetti che gli capitavano sotto mano. Con una sorta di perversione narcisistica: si filmava durante le sue mattane. C’è un video che lo ritrae accanirsi contro un mobile preso con una mossa da lottatore e spostato come un fuscello. La sua ex, figlia di quel Silvio Perazzi arrestato per favoreggiamento, lo assolve dall’accusa di essere violento. “Abbiamo convissuto per dieci anni ma non ha mai avuto gesti violenti con me. Alla fine ci siamo lasciati perché era finita, ma senza rancori” ha spiegato.

“Sono pentito, non lo rifarei” è riuscito appena a dire in sede di confessione Sebastiani senza però dare una spiegazione al cinismo successivo al delitto. L’operaio aveva riversato tutte le sue aspettative su quel rapporto che stava vivendo senza però fare i conti con le differenti aspettative di Elisa. Sebastiani spendeva soldi per mantenere il loro legame. Gli amici raccontano che pagava sempre lui e le passava anche qualcosa. Al punto che aveva fatto dei debiti e aveva trascurato il suo secondo lavoro, coltivare i campi di sua proprietà. “Si era lasciato andare, basta dare un’occhiata a com’è la sua casa”, spiega la criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa. Alla fine, benché si frequentassero quotidianamente, partecipassero assieme ai compleanni degli amici e avessero progettato un’attività in comune andando pure una volta in vacanza in coppia, Elisa deve aver confessato un’altra aspettativa di vita e la volontà di non andare più avanti. E di fronte a questo annuncio di libertà Sebastiani l’ha ammazzata.

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