Il voto in Umbria è “un test da non trascurare affatto” ma “noi siamo qui a governare con coraggio e determinazione, il nostro è un progetto riformatore per il Paese. Un test regionale non può incidere, se non avessimo coraggio e lungimiranza sarebbe meglio andare a casa tutti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte a margine della seconda edizione di “Sindaci d’Italia”, organizzata da Poste Italiane. La sua prima reazione odierna, dopo il distrastroso risultato elettorale per Pd e M5s, è stato citare la canzone “Meraviglioso” di Domenico Modugno “Io in discussione? Non ho niente, ma ho il sole, il cielo e il mare”.
Con la vittoria della sua candidata, Donatella Tesei, Matteo Salvini passa all’incasso. E, riferendosi all’inchiesta del Financial Times sui rapporti tra Conte e il finanziere Mincione, attacca il premier: “Se quello che scrive il Ft fosse solo parzialmente vero, in qualunque paese al mondo ci sarebbero le dimissioni 3 minuti dopo”.
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Dura la lettura di Matteo Renzi: “Una sconfitta scritta figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi – dice il leader di Italia Viva -. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un’idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la ‘genialata’ di fare una foto di gruppo all’ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le Regionali”.
I dati definitivi
Lo spoglio delle schede, durato tutta la notte, è completamente terminato. I dati sono dunque ufficiali: Donatella Tesei, candidata del centrodestra, è la nuova presidente dell’Umbria. La prima della storia a guidare la Regione non di appartenenza al Pci, Pds o Pd. Fatto che sottolinea lei stessa in un punto stampa di questa mattina: “È un’impresa storica, è importantissima per questa Regione che ha saputo dimostrare una grande forza e determinazione di credere, questa volta, in un progetto di cambiamento”. L’Umbria è lo specchio del Paese, di ciò che vogliono gli italiani”.
Tesei ha ottenuto il 57,5 dei voti staccando nettamente, di poco più di 20 punti, Vincenzo Bianconi ( 37,5) che ha guidato il patto civico e sociale fra Partito democratico e Movimento 5 stelle. Con il passare delle ore sono stati i numeri, quelli veri delle urne a parlare. Oltre al dato dei due candidati presidente, quelli dei partiti. Con la Lega che ha ottenuto il 37% dei voti (il 14% nelle precedenti regionali), Fratelli d’Italia il 10,4% (era al 6,2) e Forza Italia il 5,5 (era all0 8,5). Nella coalizione Bianconi il Pd si è attestato al 22,3% (35,8 nella precedente consultazione) e il M5s al 7,4 (era al 14.6).
I RISULTATI DEFINITIVI NEL DETTAGLIO
La soddisfazione di Salvini e Meloni
I vincitori questa mattina hanno nuovamente dichiarato la loro soddisfazione per i risultati: “Il Conte bis “non è un governo che rappresenta il popolo italiano. Non penso che possano andare avanti per molto”, afferma il leader della Lega Matteo Salvini a Radio 24. Più tardi, in conferenza stampa a Perugia, definisce Conte “premier momentaneo” e commenta: “Capisco le giornate intense del momentaneo, molto momentaneo presidnete del consiglio conte che deve districarsi tra financial times, vatileaks, interrogazioni parlamentari…, Non lo invidio”.
Sull’aumento dei consensi di Fratelli d’Italia e il calo di Forza Italia, Salvini aggiunge a Radio 24: “Il centrodestra è una squadra, si è vinto insieme. Se qualcuno poi non cresce, crescerà la prossima volta. L’importante è che cresce la squadra”. Lei si sta divorando Fi?, gli viene chiesto: “No, ci sono fasi”, taglia corto il leader della Lega, che ha ricorda: “All’inizio, quando ho cominciato da segretario, la Lega aveva il 3%. L’importante è meritarsi i voti il giorno dopo”. Salvini poi torna a escludere un ritorno al governo con il M5s: “Non so chi abbia scritto questa sciocchezza ma è l’ultima cosa a cui penso”.
Nel corso della già citata conferenza stampa assieme a Tesei, Salvini aggiunge: “È un voto che ha anche una valenza nazionale, Conte continua con la sua arrogante distruzione dell’Umbria, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico…ogni giorno si apre un problema nuovo”. E continua: “Il voto di ieri è stato anche a
due diverse foto: quella dell’improvvisato Cdm a promettere brioche, caviale, autostrade, ferrovie. Sono arrivati a promettere tutto, da Conte a Zingaretti e Speranza. Donatella invece ha ragionato con i governatori del Nord di quello che una regione può fare. Evidentemente gli umbri hanno scelto la concretezza”. Il prossimo obiettivo, adesso, è la conquista dell’Emilia Romagna: “Domenica 26 gennaio l’Emilia Romagna la partita aperta, lo sguardo è a Bologna dove il 14 novembre apriremo la campagna elettorale”, prosegue il leader leghista. E conclude: “Chi semina tradimento raccoglie tradimento, lascio a Di Maio, Conte e Zingaretti i loro dubbi, noi andiamo avanti”.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha subito parlato di “vittoria schiacciante” del centro estra. “Fossi in Conte rassegnerei subito le dimissioni…” ha chiosato. Poi aggiunge ai microfoni di Rtl 102.5: “Il tema della mozione di sfiducia in una situazione come questa non mi pare sia molto dirimente. I numeri in Parlamento li conosciamo. Il problema è che i numeri del Parlamento oggi non sono i numeri del Paese”.
Meloni richiama inoltre una dichiarazione rilasciata dal premier nella notte: “Trovo scandaloso che Conte dica che valgono il 2% della popolazione. Loro che hanno fatto il governo con 70mila persone che votano su Rousseau, che poi bisogna vedere se sono vere. Le 70 mila di Rousseau vanno bene e i 700 mila umbri no? Di cosa stiamo parlando? E’ un racconto che viene manipolato per interesse. L’interesse di questa gente è rimanere abbarbicati alla poltrona”.