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Elezioni Piemonte sondaggi, Lega boom. Tracollo del Pd. I primi dati – Affaritaliani.it

Gen 8, 2019

Il 2019 è l’anno di importanti elezioni, un test sia per il governo gialloblu sia per le forze di opposizione. Il prossimo 26 maggio, però, non si voterà solo per il rinnovo del Parlamento europeo ma le urne si apriranno anche in due Regioni (dopo Abruzzo e Sardegna a febbraio): Basilicata e soprattutto Piemonte. Ed è su quest’ultima che si concentrano soprattutto gli occhi dei politici anche perché, salvo colpi di scena, è destinato a cadere l’ultimo baluardo della sinistra e del Partito Democratico al Nord (Emilia Romagna esclusa).

Vediamo i candidati. Il governatore in carica Sergio Chiamparino, dopo una titubanza iniziale, ha annunciato la sua disponibilità a ripresentarsi. Il Movimento 5 Stelle invece ha individuato il candidato Governatore tramite il consueto voto online: sarà l’attuale consigliere regionale Giorgio Bertola che si è nettamente imposto rispetto agli altri candidati. Per quanto riguarda il Centrodestra, che si presenterà unito nonostante le divisioni a Roma, il candidato spetta a Forza Italia. Ed è sempre più probabile la scelta di Alberto Cirio, anche se la la Lega ha non pochi dubbi e spinge affinché gli azzurri trovino un altro candidato. Altro candidato ufficiale è Valter Boero. Docente universitario, ex consigliere comunale a Torino e presidente per il Piemonte del Movimento per la Vita, correrà per il Popolo della Famiglia.

Sondaggi sulle Regionali non ci sono ancora ma, estrapolando il dato sul Piemonte dalla media dei sondaggi nazionali (aggiornata a poco prima di Natale), emerge chiaramente che, salvo colpi di scena, il Piemonte sarà l’ennesima del Pd. Il Centrodestra infatti apparre nettamente in testa con percentuali tra il 46 e il 49%. In particolare è la Lega a fare la parte del leone, prima forza regionale vicina al 35%. Forza Italia poco sotto il 10% e Fratelli d’Italia intorno al 3-4%.

Centrosinistra lontanissimo. Unito non supererebbe al momento il 25% con il Pd in caduta libera sotto il 20%. Il M5S si conferma non decisivo al Nord e debole alle Regionali tra il 20 e il 22%. Gli altri candidati e le altre forze insieme tra il 6 e il 7%.

Se questi numeri venissero confermati, al di là del risultato delle Europee, dal Piemonte arriverebbe un duplice segnale. Governo sempre più a trazione leghista anche nella Regione del Nord dove in passato (Roberto Cota a parte) il Carroccio aveva avuto maggiori difficoltà. E, per quanto riguarda le opposizioni, crisi profonda per il Pd che si prepara a perdere l’ultima roccaforte in Val Padana.

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