• 17 Gennaio 2025 20:30

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Effetto Fed: crolla la Borsa di Tokyo. L’Europa si appresta a una seduta in profondo rosso

Gen 6, 2022

AGI – Crolla la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei segna il -2,88% a fine seduta di giovedì 6 gennaio. Ad influire sull’andamento delle piazze asiatiche, le preoccupazioni per una possibile stretta monetaria piu’ aggressiva da parte della banca centrale statunitense per accelerare il rialzo dei tassi di interesse.

Sulla scia di Tokyo, dove l’indice Nikkei ha chiuso con il -2,88%, anche le Borse asiatiche proseguono la seduta in pesante rosso sulla scia dei timori di un imminente rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana. Shanghai lo 0,24%, Hong Kong lo 0,33%, Taiwan lo 0,71%. Giù anche l’indice Shenzen dello 0,59%. Male il coreano Kospi, -1,13%.

Le Borse europee si avviano, allo stesso modo, verso un pesante inizio seduta: i future sull’Eurostoxx 50 perdono attualmente l’1,88%. Male anche quelli sull’Ftse 100 di Londra: -1,33%. Giù i future sul Dax di Francoforte al -1,55%. Gli investitori sono spaventati dalle indicazioni che vengono dalla Fed.

Secondo i verbali dell’ultima riunione della banca centrale americana, l’inflazione si sta dimostrando piuu’ elevata e duratura del previsto e questo potrebbe rendere necessario alzare i tassi d’interesse prima di quanto stimato in precedenza. Inoltre per il Fomc è necessario ridurre gli stimoli monetari, non più così necessari.

Per quanto riguarda Wall Street, anche in qeusto caso dovrebbe iniziare una seduta negativa, sulla scia del crollo di ieri, in particolare del Nasdaq, sul quale hanno influito le indicazioni provenienti dai verbali dell’ultima riunione della Fed.

Secondo gli esperti della centrale americana, l’inflazione si sta dimostrando più elevata e duratura del previsto e questo potrebbe rendere necessario alzare i tassi d’interesse prima di quanto stimato in precedenza. Inoltre per il Fomc è necessario ridurre gli stimoli monetari, non più così necessari. I future sul Dow Jones cedono lo 0,18%., quelli sullo S&P 500 lo 0,46%, sul Nasdaq perdono lo 0,71%.

I prezzi del petrolio perdono quasi l’1% dai livelli più alti da oltre un mese raggiunti dopo che le scorte di carburante degli Stati Uniti sono calate molto meno del previsto. Il Brent è sceso dello 0,92% a oltre 80 dollari al barile, ma dopo essere sceso sotto tale soglia. I futures statunitensi sul greggio West Texas Intermediate (WTI) hanno perso lo 0,98%, ma erano arrivati a cedere oltre l’1%, a 77,13 dollari al barile. 

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