• 21 Marzo 2025 17:38

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Ecobonus 2025, al via nuovi incentivi per ciclomotori e motocicli

Mar 21, 2025

Martedì 18 marzo, alle dieci del mattino, è scattato il via per gli Ecobonus 2025: da quel momento i concessionari hanno potuto iniziare a prenotare gli incentivi destinati a chi vuole comprare un ciclomotore o una moto nuova. Basta collegarsi al portale dedicato – lo stesso usato negli anni passati – e seguire la procedura.

A chi spetta

In pratica, si tratta dell’Ecobonus 2025, una misura che punta a spingere la mobilità elettrica (o ibrida) anche sulle due ruote. E sì, nonostante se ne parli abbastanza poco, la cosa riguarda un bel numero di persone. Chi usa lo scooter per andare a lavoro, chi si muove in città, chi cerca una soluzione meno inquinante. O magari semplicemente chi ha un vecchio motorino da rottamare e stava già pensando a un cambio.

L’iniziativa non è una novità dell’ultimo minuto: era già stata inserita nella legge di bilancio 2021. Il fondo messo a disposizione ammonta a 150 milioni complessivi, ma distribuiti nel tempo. Com’è andata? Tra il 2021 e il 2023 il Governo aveva fissato una quota fissa di 20 milioni all’anno. Poi ha alzato il tetto: 30 milioni, dal 2024 in poi. E sì, per quest’anno la cifra rimane sempre la stessa.

Quanto si risparmia

L’incentivo funziona in base a una percentuale del prezzo di acquisto. Due i casi possibili:

se si compra un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica, e senza rottamare nulla, si ha diritto al 30% di sconto (sul prezzo di listino);
se invece si decide di rottamare un vecchio mezzo – intestato all’acquirente da almeno 12 mesi (o a un familiare convivente) e appartenente alla stessa categoria – il contributo sale al 40%.

A proposito di categorie, le classi coinvolte vanno da L1e a L7e. Tradotto: motorini, scooter, moto, anche modelli a tre ruote o piccoli quadricicli leggeri. Il bonus copre quindi un bel ventaglio di opzioni.

A gestire l’iter, come negli scorsi anni, è Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo. I cittadini si rivolgono al concessionario, che penserà alla burocrazia. Il consiglio, comunque, è di informarsi bene e magari muoversi in fretta: i fondi non sono infiniti. E vanno a esaurimento. Una volta terminati, niente più bonus.

In passato, infatti, è già successo che il tesoretto venisse bruciato nel giro di poche settimane. In certi casi, addirittura in una manciata di giorni. Insomma, meglio cogliere al volo l’opportunità, se si ha già in mente di fare l’acquisto.

Un’occasione anche per l’ambiente

Misure del genere hanno un impatto più ampio. Oltre a far risparmiare qualche centinaio (o migliaio) di euro, cercano di stimolare il mercato e ridurre un po’ le emissioni inquinanti. Un doppio vantaggio, almeno sulla carta. Poi è chiaro, molto dipende anche da quale accoglienza riceverà.

“La riapertura delle prenotazioni per ciclomotori e motocicli rappresenta un’importante occasione per il rilancio di un segmento strategico della mobilità urbana”, ha commentato un portavoce del Mimit. “Questi incentivi non solo favoriscono la diffusione di mezzi di trasporto più sostenibili, ma supportano anche la filiera produttiva italiana, che vanta eccellenze riconosciute a livello mondiale nel settore delle due ruote”.

Per ora, il meccanismo è attivo. I concessionari possono accedere al sistema e prenotare gli incentivi. Il cittadino interessato può scegliere il modello, chiedere un rapido preventivo, e decidere se approfittarne.

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