• 13 Gennaio 2025 10:34

Corriere NET

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È morto Oliviero Toscani, genio, gigante, gigione

Gen 13, 2025

Oliviero Toscani è morto a 82 anni nell’ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato il 10 gennaio per l’aggravarsi delle sue condizioni. Da due anni soffriva di amiloidosi.

  

Un genio, un gigante, un gigione. Oliviero Toscani il più grande nemico di se stesso. Se oggi un artista fosse in grado di creare le sue immagini sarebbe o l’artista più importante del mondo o quello più censurato di tutti. Toscani aveva capito anni luce prima di tutti che le immagini pesano più delle parole, che le immagini sono politica, poesia e armi letali. Cosi ha fatto arrabbiare il Vaticano con la sua pubblicità dei jeans Jesus e il prete e la suora che si baciavano. Ha anticipato l’antirazzismo, la correttezza politica e l’inclusività essendo razzista, scorretto ed esclusivo. Ha saputo parlare di amore attraverso il dolore, la foto del malato di Aids morente. Ha parlato di guerra in modo assoluto con una maglietta e un paio di pantaloni sporchi di sangue di un anonimo soldato bosniaco ucciso nella guerra dei Balcani. Un artista non può essere umile essendo dopo la donna la cosa più vicina a un possibile Dio. Essere umili vuol dire accettare la possibilità dell’umiliazione pratica che Toscani usava sapientemente ed esageratamente contro la stupidità. Da curatore ho sognato di fare una sua mostra di quelle come si deve ma lui odiava, giustamente i curatori, e amava, troppo se stesso pensando, ingiustamente, di potersi auto celebrare. Se non avesse avuto questo vizio tolemaico di pensare di essere il centro del firmamento oggi sarebbe accanto a Picasso che pure pensava di essere il centro ma solo del suo mondo non quello degli altri. Oliviero Toscani ha rivoluzionato la comunicazione ma si è autoscomunicato dalla storia dell’arte dove invece dovrebbe e dovrà stare. Di solito sono i fotografi che pensano di essere artisti mentre lui paradossalmente era un’artista che ha insistito testardamente a voler essere un fotografo. Lo avrebbero dovuto internare per qualche mese e fargli contro la sua volontà una mostra al Metropolitan di New York. Adesso speriamo che senza la camicia di forza ma le ali qualcuno riuscirà a farla. 

Ha usato golfini e magliette per parlare del mondo, nudo, crudo, morente e sofferente. Un Papa della chiesa della pubblicità. Guru, santone, affabulatore assoluto era il Vittorio Gassman della fotografia o forse più il Marlon Brando invadente e autodistruttore. 

Come tutti i geni nostrani era diventato il Buffalo Bill della polemica, un fenomeno da baraccone contro la sua volontà. Poteva dire tutto di tutti e gli altri zitti. Ma io credo che se Caravaggio o Michelangelo fossero vissuti oggi sarebbero stati come lui e sarebbero pure andati da Fazio. Quindi Toscani faceva il Toscani. Maledetto Toscani avrebbe scritto Malaparte. Gigantesco ammalandosi era diventato un irriconoscibile asceta. Destestava a parole e nelle immagini la tenerezza eppure la sua immagine alla fine reclamava profonda tenerezza. Sovraumano era diventato troppo umano . Ma rispettando la sua indubitabile onesta’non si nascondeva alla morte che lo teneva in piedi per miracolo. È diventato ricco con United Colors ma la Benetton ha fatto miliardi a sue spese, nel senso che lo ha condannato dentro la galera dei fotografi commerciali mentre lui era innocente, il mondo, come ogni vero artista lo vedeva cosi e cosi lo fotografava alla faccia del 100% cotone o del cachemire. Toscani non ha mai avuto bisogno di essere valutato figuriamoci rivalutato. Oggi però il mondo dell’arte dovrebbe santificarlo e metterlo d’ufficio nella memoria culturale del mondo. Come direbbe un vangelo apocrifo o, essendo lui residente in Maremma, scrofico: se l’immaginazione perde Toscani chi darà all’immaginazione un altro Toscani? Grazie per aver inondato con il tuo straripante egoismo le praterie delle immagini del mondo.

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