• 9 Dicembre 2025 8:59

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E-bike rubata a Milano, la ritrovano a Como due anni dopo grazie a una foto su Facebook

Dic 9, 2025

Sta iniziando a produrre i risultati sperati il lavoro incrociato delle Forze dell’Ordine sulle e-bike rubate tra Milano e Como. L’ultima bici elettrica restituita al legittimo proprietario, la terza nel recente periodo, aveva fatto perdere le sue tracce nel 2023 rappresentando un ricco bottino per i delinquenti, dato il valore stimato di circa 1.500 euro. Le ostinate opere di ricerca delle autorità hanno permesso di tracciare uno storico degli spostamenti, fino all’avvenuto ritrovamento lungo il territorio lombardo.

Sulla pagina Facebook “Bici rubate e ritrovate” la Polizia locale aveva mostrato il modello recuperato ed è stato proprio lì che il proprietario, residente sempre nel capoluogo lombardo, lo ha riconosciuto, nella colorazione e nei segni sulle parti in alluminio. A quel punto, non ha esitato a mettersi in contatto con gli agenti per scoprire che nei mesi precedenti la provinciale di Como aveva già intercettato il mezzo durante un controllo stradale.

Il ritrovamento degli agenti

Per comprendere appieno l’andamento dell’operazione dobbiamo tornare indietro nel tempo, più precisamente a febbraio. Allora una pattuglia operava in via Napoleona, tratto di scorrimento attraversato quotidianamente da camion, furgoni e veicoli commerciali diretti verso la dogana o verso l’autostrada. Tutto filava liscio, fino al momento in cui le Forze dell’Ordine non hanno notato un autocarro con targa marocchina e un eccesso di nervosismo tra gli occupanti.

Un rapido sguardo scambiato tra i passeggeri non ha fatto altro che alimentare i sospetti delle autorità e le verifiche approfondite hanno confermato le ipotesi: tra i vari oggetti trasportati sul cassone c’era pure l’e-bike oggetto di furto. Non appena ha capito di essere nei guai, uno dei presenti a bordo ha aperto lo sportello e si è dileguato a piedi, aiutato dal traffico del pomeriggio. Gli altri due, entrambi di cittadinanza marocchina, non hanno nemmeno tentato la fuga e così, una volta identificati sul posto, è partita la denuncia per ricettazione. Alla richiesta di chiarimenti hanno fornito risposte vaghe su provenienza e proprietà della bici, da qui l’accertamento incrociato e il passaggio agli archivi della Polizia locale di Milano.

La scoperta del proprietario

Nell’ultimo biennio le due unità stanno collaborando con maggiore intensità proprio perché il flusso delle bici elettriche rubate segue percorsi imprevedibili: alcune restano in città, altre vengono smontate in poche ore, altre ancora prendono la strada dei valichi o finiscono su mezzi transfrontalieri. Una fitta rete di traffico motivata dal loro valore sempre più elevato, che fa ovviamente gola anche alla criminalità organizzata.

In questo caso il riconoscimento è stato facilitato da una piccola abrasione sulla batteria. Effettuata una rapida conferma, la storia ha trovato il suo meritato epilogo. L’episodio salito alle cronache mostra che seguire il flusso delle bici rubate è possibile, purché qualcuno abbia la costanza di guardare un dettaglio in più. A volte la differenza sta in una foto caricata su una pagina Facebook e nel passaparola tra gli utenti. Le tre restituzioni in pochi mesi, ottenute grazie a una collaborazione metodica e non occasionale, stanno riaccendendo le speranze di tutte le vittime della stessa tipologia di furto.

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