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E-bike ai superconduttori: arrivano le olandesi di Ostrichoo

Feb 6, 2024

Se pensate che il mercato delle biciclette elettriche sia interamente dominato dalle batterie agli ioni di litio, vi sorprenderà sapere che non è così. Escludendo per adesso i modelli a idrogeno, che sembrano diventare sempre più convincenti (e convenienti), c’è tutta una serie di nuovi modelli che sta adottando la tecnologia dei supercondensatori.

Di uno di loro avevamo parlato in un nostro articolo, quello sulla e-bike chiamata Pi-pop che tanto ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi. Un’altra applicazione la troviamo nella Anod Hybrid, una bici elettrica davvero interessante poiché combina celle agli ioni di litio con la tecnologia ai supercondensatori. Il risultato è una perfetta combinazione dei vantaggi di entrambe le soluzioni, garantendo al ciclista 70 km di autonomia e 15 di vita utile.

Ricordiamo tra l’altro che Anod dovrebbe essere disponibile da inizio primavera al modico prezzo, e non si fa per dire, di circa 3.900 €. Ecco però che si aggiungono nuovi modelli a quelli già presenti, prodotti dalla Casa olandese Ostrichoo. Prima però facciamo un passo indietro e vediamo di capire meglio cosa sono i supercondensatori.

Cosa sono i supercondensatori

In poche parole si tratta dispositivi di accumulo energetico che funzionano su un principio elettrostatico anziché chimico, come invece fanno le batterie tradizionali. Sono costituiti da materiali – come carbone attivo e polimeri plastici – e offrono vantaggi significativi, tra cui la capacità di ricaricarsi molto rapidamente, un peso ridotto, la riciclabilità dei componenti e un numero quasi illimitato di cicli di ricarica.

Queste caratteristiche li rendono particolarmente adatti per applicazioni che richiedono una grande quantità di energia in tempi brevi, come il recupero dell’energia cinetica in veicoli elettrici o e-bike. Il lato negativo è che la loro scarica è tanto rapida quanto la carica, ciò significa che non riescono a mantenere tante energia accumulata.

Pi-pop, l’antenata

L’e-bike Pi-Pop utilizza l’energia generata dal ciclista per ricaricare i supercondensatori, consentendo ricariche rapidissime e un numero quasi illimitato di cicli. La tecnologia della bici sfrutta l’energia muscolare e quella cinetica delle frenate, ma come abbiamo detto la sua autonomia è un po’ particolare ed è necessario bilanciare l’effort fisico con la ricarica energetica.

Nonostante questi limiti, offre vantaggi significativi come minor inquinamento nel suo ciclo di vita, un’ottima riciclabilità dei componenti e una durata superiore rispetto alle batterie tradizionali. La sua praticità quotidiana è influenzata dalla velocità di scarica dei supercondensatori e dal peso del conducente, ma la tecnologia rappresenta un passo avanti nella ricerca di soluzioni più ecologiche per la mobilità, soprattutto perché abbiamo a che fare con materiali molto semplici come alluminio, carbonio e polimeri.

Arriva Ostrichoo

Un’alternativa interessante è oggi il marchio olandese Ostrichoo, che offre una gamma di ben cinque bici ai supercondensatori. La ricarica, uguale a quella della Pi-Pop, porta i supercondensatori all’80% in soli 8 minuti e al 100% in massimo 30. Per raggiungere questa velocità, Ostrichoo utilizza caricabatterie da 7 a 9 A, molto più potenti rispetto ai tradizionali da 4A o 2A. I supercondensatori, con capacità compresa tra 4,2 e 5,5 Ah (150 e 200 Wh) a 42 V, offrono poca energia immagazzinata ma permettono frequenti ricariche, cosa molto più fattibile anche lungo il tragitto in paesi bike-friendly come l’Olanda.

Un vantaggio chiave è il recupero facile di energia in discesa, in decelerazione o in frenata. Dove una bici con batteria al litio farebbe circa 30 km, una Ostrichoo può coprire da 65 a 80 km in modalità eco e almeno 40-50 km in quelle più energivore. I cicli di ricarica sono come abbiamo detto molto alti, circa 2.200 rispetto ai 500-1.000 di una batteria al litio. 

Specifiche e prezzo

La gamma Ostrichoo include tre modelli: la city bike Lucius, quello sportivo Zeno e il più robusto Cesar, con prezzi che possono variare dai 1.000 ai 2.000 €. L’unica dotata di batteria rimovibile è Lucius, le altre due invece ne hanno una integrata e non rimovibile, un aspetto da tenere in considerazione soprattutto per Cesar e i suoi 33 kg dovuti ai supercondensatori da 15 Ah (540 Wh). Bisogna dire che il prezzo di queste bici è davvero competitivo, soprattutto quello di Zeno che in offerta viene solo 999 €.

Il punto di forza di queste bici però, oltre all’alta qualità di tutta la componentistica, è ovviamente la ricarica: spetta all’esperienza pratica degli utenti capire se si tratta di una tecnologia che effettivamente migliora l’esperienza e la praticità. Sono già ordinabili sul sito ufficiale e le consegne vengono effettuate in tutta Europa; tuttavia conviene mettersi in contatto con l’azienda per maggiori dettagli prima di comprare una bici di questo tipo a bruciapelo.

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