AGI – Il tasso di disoccupazione totale scende ad agosto al 7,8% (-0,1 punti). Lo rende noto l’Istat precisando che quello giovanile cala al 21,2% (-1,9 punti). Nonostante Ad agosto 2022 prosegue il calo dell’occupazione registrato a luglio, ma il numero di occupati rimane superiore ai 23 milioni. Il dato si spiega con la crescita del numero degli inattivi.
Chi sono gli inattivi
Gli inattivi sono coloro che non sono classificabili né come occupati né come disoccupati. In particolare, sono inattive le persone che non hanno cercato lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento, o non sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive, o entrambe le condizioni. Spesso si tende a far confusione tra numero di disoccupati e inattivi: esultare per la diminuzione della disoccupazione è spesso insensato perché in realtà si tratta dell’aumento degli inattivi, cioè di coloro che non sono nemmeno pù interessati alla ricerca di un impiego, chi per negligenza, chi per rassegnazione.
Ad agosto il tasso di inattivita sale al 34,8% (+0,3 punti). Lo rileva l’Istat precisando che l’aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,7%, pari a +91mila unità) è trasversale per genere ed età.
Rispetto ad agosto 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-14,1%, pari a -319mila unita’) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -344mila).
Quanti sono quelli che cercano lavoro
Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,6%, pari a -31 mila unità rispetto a luglio) tra i maschi e i minori di 35 anni. Rispetto ad agosto 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-14,1%, pari a -319 mila unità).
Rispetto ad agosto 2021, gli occupati sono aumentati di oltre 400 mila unità, in particolare tra i dipendenti a termine che, in un anno, sono cresciuti di quasi 200 mila. Il tasso di occupazione, rispetto a luglio 2022, scende attestandosi al 60,0%.
Il calo dell’occupazione (-0,3%, pari a -74 mila) si osserva per uomini e donne, per tutti i dipendenti e le classi d’età, con l’unica eccezione dei 15-24enni per i quali rimane stabile; in aumento l’occupazione tra gli autonomi. Il tasso di occupazione scende al 60,0% (-0,2 punti).
Confrontando il trimestre giugno-agosto 2022 con quello precedente (marzo-maggio 2022), l’Istat registra un aumento del numero di occupati di 85 mila unità, pari allo 0,4%. La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,7%, pari a -76mila unità), sia degli inattivi (-0,1%, pari a -19mila unità).
Il numero di occupati ad agosto 2022 supera quello di agosto 2021 dell’1,8% (+406 mila unità). L’aumento coinvolge entrambi i sessi e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni tra i quali gli occupati diminuiscono per effetto della dinamica demografica; il tasso di occupazione, in aumento di 1,5 punti percentuali, sale infatti anche tra i 35-49enni (+0,7 punti) perchè, in questa classe di età, la diminuzione del numero di occupati è meno marcata di quella della popolazione complessiva.
Meno infortuni sul lavoro
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di agosto sono state 484.561, in aumento del 38,7% rispetto alle 349.449 dei primi otto mesi del 2021 (+50,4% rispetto alle 322.132 del periodo gennaio-agosto 2020 e +16,2% rispetto alle 416.894 del periodo gennaio-agosto 2019).
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro lo scorso mese di agosto sono state 677, 95 in meno rispetto alle 772 registrate nei primi otto mesi del 2021 (-12,3%), sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-29,4%) e di un incremento nel quadrimestre maggio-agosto (+14,7%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 146 casi in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2020 (823 decessi) e otto in meno rispetto al periodo gennaio-agosto 2019 (685 decessi).