• 6 Dicembre 2025 13:21

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Doveva fare 20 km, ne percorre oltre 1.400: l’incredibile viaggio di un 85enne

Nov 12, 2025

È tutto vero. Un francese di 85 anni, scomparso nel nulla dopo essere uscito di casa per una banale visita medica, è stato ritrovato alla bellezza di quasi 1.500 km di distanza, in Croazia. I venticinque chilometri di tragitto previsti hanno finito per diventare venti ore di guida effettiva per un mistero che nessuno, neppure lui, è stato in grado di spiegare con chiarezza.

Scomparso in Francia, ritrovato in Croazia

I guai sono iniziati martedì mattina. L’uomo, residente a Châtillon-sur-Thouet, avrebbe dovuto recarsi dal suo medico ad Airvault, un paese a circa 25 chilometri di km. Una routine come tante, tuttavia quella sera, non vedendolo rientrare, i vicini e alcuni membri dell’associazione di cui fa parte hanno iniziato a preoccuparsi. Di lui, tracce sparite: non rispondeva alle chiamate né si era fatto vedere all’associazione per la consueta attività settimanale.

I gendarmi non hanno trovato nulla di strano nell’abitazione dell’anziano, né segni di urto né di effrazione. L’unica pista possibile era il cellulare, che risultava acceso, così hanno provato a contattarlo, e la risposta se la ricorderanno a lungo: “Sono in Croazia, in un hotel. Non capisco cosa sia successo”.

Secondo quanto riferito dalla gendarmerie, l’uomo avrebbe guidato senza interruzioni per più di venti ore, attraversando la Francia, l’Italia e la Slovenia, fino a varcare il confine croato, per un viaggio di oltre 1.400 chilometri. Da solo, al volante, apparentemente senza accorgersi della direzione, si è reso protagonista di un percorso tale da lasciare perplessi anche gli inquirenti, poiché il conducente non presentava, fino a quel momento, alcun segno di disturbi cognitivi o problemi di disorientamento.

Una fonte locale ha spiegato: “Non sappiamo se si sia trattato di una perdita momentanea di orientamento, di un errore di navigazione o di un improvviso stato confusionale”.

Poco ma sicuro, poteva finire molto peggio, invece l’uomo, arrivato sano e salvo, si è fermato in un albergo e ha potuto rispondere alla chiamata dei soccorritori.

La notizia, rimbalzata tra i media francesi, ha rapidamente fatto il giro del Paese perché, dietro l’assurdità della vicenda, emerge un tema sempre più attuale: la vulnerabilità degli anziani ancora autonomi, che guidano, vivono da soli e talvolta affrontano improvvisi momenti di confusione. Spesso il fenomeno precede l’insorgere di malattie neurodegenerative, ma può pure verificarsi in soggetti apparentemente sani.

Il ricongiungimento con i parenti

I parenti, sollevati, sono partiti alla volta della Croazia per riportarlo a casa e, stando alle prime informazioni, l’uomo è apparso in buona salute e di umore sereno, anche se incapace di fornire spiegazioni logiche sul percorso compiuto. Avrebbe seguito la strada che il GPS gli indicava, senza accorgersi della distanza crescente e una svista si è trasformata in odissea.

Seppur anomali, casi simili capitano più spesso di quanto crediamo, spiegano gli esperti, se il panico prende il sopravvento, dopo aver impostato male il GPS. Quando i giornalisti locali lo hanno chiamato, il sindaco di Châtillon-sur-Thouet faticava a crederci, ma ha espresso sollievo a nome dell’intera comunità, che si era mobilitata durante l’assenza del signore. Il peggio è stato scongiurato, ma il segnale d’allarme resta.

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