AGI – Le medaglie che non t’aspetti sono sempre quelle più emozionanti. A sorprende di buon mattino l’Italia intera, in particolare il loro mondo, quello dove la calma e la precisione sono davvero la virtù dei più forti, ci hanno pensato Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, argento e bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella pistola aria compresa 10 metri.
Al poligono di Chateauroux, gli azzurri sono giunti alle spalle del cinese Yu Xie (240.9 punti). Maldini e Monna, dopo aver messo a referto il secondo (581/600-16x) e il quinto miglior punteggio (579/600-18x) nella sessione di qualifica, hanno concluso la loro finale rispettivamente con lo score di 240.0 e 218.6. Yu Xie, bravo a mantenere il sangue freddo nelle ultime due serie di tiro, ha riportato la Cina sul tetto dell’Olimpo nella pistola 10 metri dopo ben sedici anni: l’ultimo era stato Pang Wei a Pechino 2008.
L’argento di Maldini, 23 anni di Bologna, esordiente ai Giochi, mai sul podio a un Mondiale, il bronzo di Monna, 26 anni di Carovigno, ventiseiesimo tre anni fa a Tokyo e nel febbraio scorso campione europeo, entrambi portacolori del Centro Sportivo Carabinieri, incrementano il medagliere olimpico italiano della specialità che è stata introdotta ai Giochi olimpici dall’edizione di Seul 1988. La prima medaglia fu l’oro di Roberto Di Donna, ora tecnico, ad Atlanta nel 1996, la seconda, l’argento di Luca Tesconi a Londra 2012.
“Per la prima volta nella storia ci sono due azzurri sul podio olimpico della pistola 10 metri: argento a Federico Nilo Maldini, Paolo Monna conquista il bronzo” è quanto postato dal Coni su X.
C’è un precedente dell’Italia sul podio olimpico con due atleti nella pistola: a Los Angeles 1932 con l’oro di Renzo Morigi e il bronzo di Domenico Matteucci. Sin dalle prime serie di tiro, gli azzurri si sono issati nei quartieri alti della classifica, mai abbandonati anche nei tiri di spareggio. Monna e Maldini si sono presentati alla seconda fase con in dote i punteggi che valevano i primi due posti, 101,4 per il pugliese e 100,1 per il bolognese. Con l’eliminazione del serbo Damir Mikec e del tedesco Robin Walter, gli azzurri hanno iniziato a sentire il profumo di medaglia. Nella penultima serie di tiro, uno splendido 10.5 di Monna è stato seguito da un 8.3 che gli ha tarpato i sogni di vittoria. Maldini si è tenuto in corsa per l’oro fino all’ultimo tiro, un 9.5, troppo poco per impensierire il cinese.
“È una medaglia straordinaria, non trovo le parole, averla presa insieme a Paolo Monna è ancora più bello. Abbiamo passato insieme tanti momenti, ma non eravamo mai saliti insieme sul podio, e su quello olimpico è ancora più bello – ha detto un emozionato Federico Nilo Maldini -. Quando ho capito che eravamo arrivati tutti e due a medaglia la felicità è aumentata. L’ultima doppietta azzurra nel 1932? Pensare che capita ogni 100 anni mi manda al settimo cielo”.
Parla di “giorno perfetto e di coronamento di un percorso fatto insieme”, Monna che ha poi aggiunto, “non mi aspettavo di vincere una medaglia, ma sono felice perchè finalmente questi tre anni di sacrifici dopo Tokyo, sono serviti a qualcosa, è una medaglia importante per la mia carriera e spero ne seguiranno tante altre”. Il presidente dell’Unione Italiana di Tiro a Segno, Costantino Vespasiano ha commentato “queste due medaglie sono una soddisfazione immensa, un lavoro durato due anni e mezzo, siamo ripartiti da zero e siamo riusciti a creare un gruppo con splendide individualità”.
AGI – Le medaglie che non t’aspetti sono sempre quelle più emozionanti. A sorprende di buon mattino l’Italia intera, in particolare il loro mondo, quello dove la calma e la precisione sono davvero la virtù dei più forti, ci hanno pensato Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, argento e bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella pistola aria compresa 10 metri.
Al poligono di Chateauroux, gli azzurri sono giunti alle spalle del cinese Yu Xie (240.9 punti). Maldini e Monna, dopo aver messo a referto il secondo (581/600-16x) e il quinto miglior punteggio (579/600-18x) nella sessione di qualifica, hanno concluso la loro finale rispettivamente con lo score di 240.0 e 218.6. Yu Xie, bravo a mantenere il sangue freddo nelle ultime due serie di tiro, ha riportato la Cina sul tetto dell’Olimpo nella pistola 10 metri dopo ben sedici anni: l’ultimo era stato Pang Wei a Pechino 2008.
L’argento di Maldini, 23 anni di Bologna, esordiente ai Giochi, mai sul podio a un Mondiale, il bronzo di Monna, 26 anni di Carovigno, ventiseiesimo tre anni fa a Tokyo e nel febbraio scorso campione europeo, entrambi portacolori del Centro Sportivo Carabinieri, incrementano il medagliere olimpico italiano della specialità che è stata introdotta ai Giochi olimpici dall’edizione di Seul 1988. La prima medaglia fu l’oro di Roberto Di Donna, ora tecnico, ad Atlanta nel 1996, la seconda, l’argento di Luca Tesconi a Londra 2012.
“Per la prima volta nella storia ci sono due azzurri sul podio olimpico della pistola 10 metri: argento a Federico Nilo Maldini, Paolo Monna conquista il bronzo” è quanto postato dal Coni su X.
C’è un precedente dell’Italia sul podio olimpico con due atleti nella pistola: a Los Angeles 1932 con l’oro di Renzo Morigi e il bronzo di Domenico Matteucci. Sin dalle prime serie di tiro, gli azzurri si sono issati nei quartieri alti della classifica, mai abbandonati anche nei tiri di spareggio. Monna e Maldini si sono presentati alla seconda fase con in dote i punteggi che valevano i primi due posti, 101,4 per il pugliese e 100,1 per il bolognese. Con l’eliminazione del serbo Damir Mikec e del tedesco Robin Walter, gli azzurri hanno iniziato a sentire il profumo di medaglia. Nella penultima serie di tiro, uno splendido 10.5 di Monna è stato seguito da un 8.3 che gli ha tarpato i sogni di vittoria. Maldini si è tenuto in corsa per l’oro fino all’ultimo tiro, un 9.5, troppo poco per impensierire il cinese.
“È una medaglia straordinaria, non trovo le parole, averla presa insieme a Paolo Monna è ancora più bello. Abbiamo passato insieme tanti momenti, ma non eravamo mai saliti insieme sul podio, e su quello olimpico è ancora più bello – ha detto un emozionato Federico Nilo Maldini -. Quando ho capito che eravamo arrivati tutti e due a medaglia la felicità è aumentata. L’ultima doppietta azzurra nel 1932? Pensare che capita ogni 100 anni mi manda al settimo cielo”.
Parla di “giorno perfetto e di coronamento di un percorso fatto insieme”, Monna che ha poi aggiunto, “non mi aspettavo di vincere una medaglia, ma sono felice perchè finalmente questi tre anni di sacrifici dopo Tokyo, sono serviti a qualcosa, è una medaglia importante per la mia carriera e spero ne seguiranno tante altre”. Il presidente dell’Unione Italiana di Tiro a Segno, Costantino Vespasiano ha commentato “queste due medaglie sono una soddisfazione immensa, un lavoro durato due anni e mezzo, siamo ripartiti da zero e siamo riusciti a creare un gruppo con splendide individualità”.