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Latina, nuovo deferimento. E oggi il Tribunale decide sull’esercizio provvisorio

Mar 9, 2017

di Tullio Calzone

giovedì 9 marzo 2017 09:59

L’APPELLO DI MANCINI – Ultimo appello per salvare il Latina. E’ quello che ha lanciato il presidente del club pontino Benedetto Mancini che ha chiesto ad alta voce l’esercizio provvisorio dichiarandosi sin d’ora di voler collaborare con la curatela a tenere in vita il sodalizio nerazzurro. Il patron del club pontino ha le idee chiare e le spiega nell’intervista rilasciata e pubblicata sul sito del club: «Quello che sto facendo quotidianamente è mantenere in piedi, in prima persona, una struttura di duecento persone per far sì che diventi tutto normale e regolare. La squadra si sta allenando, ha fatto le trasferte e non manca nulla. E non ci sta regalando niente nessuno. Le voci sono tante, io continuo a pensare e a lavorare nella stessa direzione. L’offerta irrevocabile di acquisto che ho presentato in Tribunale il 16 febbraio continua a essere valida. Non ho mai chiesto io l’esercizio provvisorio perché non posso essere io a chiederlo, per la legge fallimentare l’esercizio viene effettuato da un curatore nominato dal giudice. Quello che ho detto, nel piano dei costi che ho presentato, tra crediti e debiti ci sono i numeri affinché l’esercizio provvisorio possa arrivare. I due milioni e mezzo circa che il Latina deve incassare dalla Lega e da varie strutture sono soldi veri, che possono aiutare il curatore. Se il curatore, durante l’esercizio provvisorio, dovesse aver bisogno per arrivare a completarlo, su quell’offerta irrevocabile di acquisto sono pronto ad anticipare una parte che viene messa in pre-deduzione e garantita. Le amicizie con Longarini e Lotito? Mi sento di dire che loro hanno una vicinanza personale e amicizia nel rispettare il lavoro che Benedetto Mancini sta facendo. Ci sentiamo perché loro apprezzano ciò che sto facendo e l’aiuto è più che altro per non mollare e andare avanti».

COSA PUO’ ACCADERE? Se non dovesse essere accordato l’esercizio provvisorio, come avvenuto per il Bari tre anni fa, si aprirebbe uno scenario complicato da gestire. Intanto il Latina perderebbe l’affiliazione alla Figc e di conseguenza verrebbe esclusa dalla B. Perché le norme Noif a questo punto, nel caso in cui il club pontino venisse dichiarato fallito, per tutte le partite da disputare da qui alla fine del torneo regolare prevedono lo 0-3 a tavolino a favore degli avversari. Ma non verrebbero restituiti i punti a chi ha già incontrato i nerazzurri e, magari, ha anche perso, come è capitato, ad esempio, a Verona e Ternana. Nel caso in cui l’esclusione fosse arrivata nel girone d’andata del torneo sarebbero state invalidate anche le gare giocate oltre a quelle da giocare.

NUOVO DEFERIMENTO – Intanto, il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale i legali rappresentanti del Latina, Antonio Aprile e Pasquale Maietta: «per aver violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per non aver corrisposto, entro il 16 dicembre 2016, le ritenute Irpef e i contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati».

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