AGI – Nelle ultime settimane gli investitori occidentali si sono lanciati nuovamente sull’oro mentre si preparano ai tagli dei tassi di interesse della Fed statunitense. Questo ha contribuito a far schizzare i prezzi a livelli record. A sottolinearlo è il Financial Times.
L’oro viaggia ancora sopra i 2.500 dollari l’oncia e fa quintuplicare i guadagni, spinti sia dagli acquisti degli investitori istituzionali sia dalle scommesse rialziste degli hedge fund. Questa raffica di acquisti arriva dopo un periodo nel quale gli investitori occidentali sono rimasti perlopiù in disparte mentre a fare la parte del leone nel rally dell’oro sono stati gli investitori cinesi, che si sono rivolti al metallo prezioso come bene rifugio dal caos vissuto nei mesi scorsi nei loro mercati azionari e immobiliari.
“L’Occidente si sta svegliando rispetto a quello che è accaduto in Asia all’inizio di quest’anno”, afferma Ruth Crowell, amministratore delegato della London Bullion Market Association. Senza contare gli acquisti massicci avvenuti nei mesi scorsi da parte della Banca popolare cinese che, per diversi analisti, ha la funzione, tra le altre, di rendere lo yuan meno dipendente dal dollaro.
La ‘corsa all’oro’, rileva inoltre il Ft, è in atto dalla fine del 2022, sostenuta “dalle banche centrali dei mercati emergenti che cercano di diversificare le loro riserve rispetto al dollaro, nonché all’enorme domanda da parte degli investitori cinesi”. Ma la recente spinta rialzista dell’oro, a partire da giugno, “sembra essere stata guidata dagli acquirenti statunitensi ed europei che fanno leva su costi di prestito inferiori. Questi tendono ad aumentare l’attrattiva dell’oro rispetto ad asset come le obbligazioni”.
Le scommesse rialziste sull’oro sul Comex di Chicago, il principale benchmark dei future per l’oro utilizzato dagli investitori occidentali, hanno raggiunto nuovi massimi post-Covid, aggiungendo più di 100 tonnellate nella settimana conclusasi il 13 agosto, secondo i dati della US Commodity Futures Trading Commission. Il mercato dei futures è utilizzato principalmente da hedge fund e trader speculativi, mentre gli Etf sono popolari in Nord America e in Europa per gli investitori istituzionali.
“Abbiamo notato che investitori e speculatori occidentali stanno tornando al mercato dell’oro”, conferma John Reade, del World Gold Council. In vista del discorso di venerdì del presidente della Federal Reserve Jay Powell, i prezzi dell’oro sono stati sostenuti dalle aspettative che la banca centrale statunitense taglierà i tassi di interesse a settembre. I mercati prevedono quasi un punto percentuale di tagli entro la fine dell’anno.
“In verità, l’oro stava andando bene anche prima dell’inizio del ciclo di tagli dei tassi, quindi la domanda è quanto il taglio dei tassi [previsto] sosterrà ulteriori guadagni”, ha affermato Ole Hansen di Saxo Bank, secondo il quale gli investitori finanziari si sono riversati sui lingotti anche come bene rifugio alla luce delle crescenti preoccupazioni per gli elevati livelli di debito pubblico e l’instabilità geopolitica. A far salire i prezzi dell’oro, inoltre, gli acquisti opachi sul mercato fuori borsa, da parte di family office preoccupati per una potenziale svalutazione del dollaro. E, ancora, l’aumento della domanda da parte dell’India delle ultime settimane, generato anche da una riduzione dei dazi sulle importazioni entrato in vigore il mese scorso.