AGI – È stato condannato a Milano a un anno e mezzo di reclusione un 39enne accusato di atti persecutori commessi nei confronti di una ex compagna del liceo. Dopo oltre 20 anni di silenzio, nell’ottobre 2020, l’uomo ha telefonato alla donna, della quale aveva avuto un’infatuazione non corrisposta ai tempi della scuola frequentata insieme in Liguria. Nella prima chiamata il 39enne le ha detto di aver cambiato sesso e di volerla incontrare per consegnarle delle poesie di amore.
Quando ha ricevuto un no come risposta, il 39enne ha iniziato a tempestare di telefonate la donna, il marito e un amico di lei e anche a presentarsi quasi ogni giorno nel suo luogo di lavoro. Un atteggiamento morboso che ha spinto la vittima – come ha riportato nella denuncia – a smettere di rispondere al cellulare e a soffrire di ansia per la propria incolumità.
Lo scorso novembre nei confronti del 39enne il gip Guido Salvini, su richiesta della procura, ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Provvedimento che, però, in un caso è stato violato dall’imputato e ha comportato l’aggravamento della misura in quella degli arresti domiciliari.