AGI – Entra nel vivo la trattativa per la cessione di una quota Ita a Lufthansa, primo passaggio in vista della vendita progressiva dell’azienda. Domani è atteso a Roma il ceo del colosso aereo tedesco, Carsten Spohr, per un probabile incontro con il Mef, che attualmente detiene il 100% delle azioni della ex Alitalia. A gennaio Lufthansa ha formalizzato una offerta per acquisire circa il 40% della ex compagnia di bandiera italiana, per una cifra che si aggirerebbe attorno ai 300 milioni di euro. Oggi Spohr, parlando al A4E Aviation Summit di Bruxelles, ha sottolineato che le difficoltà sul piano industriale del vettore di bandiera dovrebbero essere risolte senza problemi. Resta invece da definire la valutazione esatta della transazione, un nodo che dovrebbe essere al centro dell’incontro di domani. Fonti vicine al dossier fanno sapere che l’obiettivo delle parti sarebbe quello di chiudere la partita attorno alla metà di aprile, visto che la trattativa sarà in esclusiva fino al 24 del prossimo mese.
Se la trattativa andasse in porto, dopo un anno e mezzo di attività, la nuova compagnia nata dalle ceneri di Alitalia entrerebbe nell’orbita del terzo gruppo al mondo dell’aviazione civile, il più grande in Europa, che attualmente ha nel suo portafoglio diversi operatori nord europei: Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings. A dicembre scorso il governo, tramite un decreto, ha chiesto un compratore “in grado di acquisire una partecipazione iniziale nella società” che sia “di entità tale da confermare la serietà dell’impegno”, in vista di detenere successivamente il “controllo o la maggioranza del capitale”. La dismissione della partecipazione statale, ha chiarito il testo, può essere realizzata anche “in più fasi”, fermo restando “il riconoscimento” al Mef di “adeguati poteri” per poter vigilare sul piano industriale.
Ieri Ita ha reso noti i risultati finanziari del 2022: ha registrato una perdita netta di 486 milioni di euro “su cui l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro”. I ricavi hanno raggiunto 1,576 miliardi di euro mentre l’ebitda è negativo per 338 milioni di euro. Oggi l’ad Fabio Lazzerini ha ricordato: “La gestione operativa dell’azienda è stata decisamente superiore al budget. Nel nostro piano industriale era prevista una perdita. Dal punto vista operativo il risultato è migliore del 12%”.
Il manager ha sottolineato come la “perdita maggiore rispetto al budget è dovuta prevalentemente ad aumento del costo del carburante, che in media è stato del 62%. Solo l’aumento del carburante è stato di 298 milioni di euro”. Lazzerini guarda con fiducia alla prossima estate: “Le stime per i prossimi mesi sono decisamente buone. Abbiamo già ricevuto prenotazioni del 180% superiori a quello dello scorso anno, con punte del 12% settimana su settimana”. Con l’acquisto da parte di Lufthansa, Ita disporrebbe del partner industriale solido che Alitalia ha cercato per anni, mentre il vettore tedesco potrebbe amplierebbe il suo raggio di azione nel Sud Europa e, in proiezione, anche verso l’Africa e l’America Latina, tratte sempre coperte dalla ex compagnia di bandiera.