ROMA – Prorogata al 31 dicembre 2021 la possibilità di sospendere i mutui per la prima casa (accesso al Fondo Gasparrini) per un ampio ventaglio di categorie di lavoratori. Lo prevede un emendamento al Dl Ristori approvato in commissione al Senato. Sono molte le norme di modifica all’impianto dei decreti legge che sono entrati nel testo di conversione in esame presso le Commissioni Bilancio e Finanze. Tra questi, la destinazione di 110 milioni alle Regioni, come ulteriore contributo per le attività economiche colpite dal Covid-19, un contributo di 180 milioni di euro per la riduzione degli oneri delle bollette elettriche a uso non domestico per le imprese, un incremento di 390 milioni di euro del fondo per il settore del trasporto pubblico locale e regionale, prevista la possibilità anche di utilizzare Ncc e bus privati per potenziare il trasporto scolastico. Stanziato anche un contributo di mezzo milione di euro per le famiglie dei pescatori sequestrati in Libia.
Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno dato stamane il via libera al provvedimento, e hanno conferito il mandato ai relatori a riferire in Aula. Il provvedimento, che oltre al primo include anche i decreti bis, ter e quater, lunedì sarà esaminato dall’Assemblea. La seduta è in calendario alle 16,30. L’approvazione è prevista per martedì.
I mutui prima casa
La sospensione delle rate dei mutui sulla prima casa viene estesa al 2021. Le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato la proposta di modifica al decreto legge ristori che prevede la proroga di un anno (dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021), del blocco dei versamenti alla banca “dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda”.
Affitti, aiuto dello Stato per sconti fino al 50%
Per i proprietari di abitazioni che ridurranno il canone di affitto, pari al 50% dello sconto, fino a un massimo di 1.200 euro l’anno, viene approvato l’emendamento del presidente della commissione Bilancio al Senato, Daniele Pesco. La misura prevede l’istituzione di un fondo di 50 milioni di euro, per l’anno 2021, per la “sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali” nelle zone ad “alta tensione abitativa”.
Stop versamenti fiscali
Stop al versamento di Cosap e Tosap per bar e ristoranti per i primi tre mesi del 2021. Le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato un emendamento a prima firma Daniele Manca (Pd), che proroga a marzo l’esenzione dal pagamento del canone e della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Nuovo intervento inoltre sulle attività per le quali la seconda – o unica – rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap è stata prorogata al 30 aprile 2021. Potrà infati essere pagata anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 30 aprile 2021.
Ncc per il trasporto scolastico
Per potenziare il trasporto pubblico locale, alla luce delle esigenze di distanziamento e di rispetto delle altre norme anti Covid, le Regioni e i Comuni possono stipulare convenzioni con aziende private di bus, titolari di licenza per l’esercizio del servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente (Ncc). Lo prevede un emendamento presentato dal centrodestra. Le risorse mirano a fornire “servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti”.
Fondo di recupero per chi ha carenze dovute alla Dad
Corsi extrascolastici, in presenza, per sopperire a eventuali carenze formative legate alla didattica a distanza: un emendamento al dl Ristori istituisce un fondo da oltre 5,5 milioni per il 2021. Obiettivo è attivare “attività didattiche extracurricolari in presenza, con riferimento alle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, volte anche a sopperire ad eventuali carenze formative conseguenti allo svolgimento dell’attività didattica in forma integrata ovvero a distanza, per il recupero degli insegnamenti curricolari inclusi nel piano triennale”.
Fondo per le bollette
Via libera all’istituzione di un fondo da 180 milioni di euro per ridurre, in via transitoria, a tutte le partite Iva dei codici Ateco del decreto Ristori, le voci della bolletta relative al trasporto dell’energia e agli oneri di sistema.