MILANO – Cambia l’otto per mille nel disegno del decreto fiscale. Sostenere con una quota delle risorse dell’8 per mille destinato allo Stato, la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico delle scuole dando priorità a questi interventi: è quanto prevede uno degli emendamenti dei relatori al decreto, depositati in commissione Finanze della Camera.
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La proposta di modifica prevede che, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019, il contribuente possa scegliere di destinare la quota statale tra le cinque tipologie di intervento già previste tra cui appunto ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica (Stato, enti locali territoriali). E non sarà possibile derogare alle scelte dei cittadini destinando le risorse ad altre finalità. Il correttivo al testo stabilisce infatti che alle risorse dell’8 per mille dell’Irpef di diretta gestione statale emerse dalle scelte dei contribuenti con le dichiarazioni relative agli anni di imposta dal 2019 al 2028 e indirizzate alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all’efficientamento energetico e all’adeguamento antisismico, “la deroga si applica nei limiti della stessa tipologia di intervento, senza possibilità di diversa destinazione”.
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Trovata l’intesa nella maggioranza anche per rivedere le norme per il versamento delle ritenute negli appalti del decreto fiscale: la stretta, con l’obbligo di presentare l’F24 da parte del committente, scatterà sulle commesse che superano i 200mila euro, con un faro su quelle ad alto impiego di manodopera. Esentate le imprese che non hanno pendenze col fisco e che sono attive da più di tre anni. L’ok alla modifica è atteso in giornata, quando la commissione Finanze tornerà a riunirsi con l’obiettivo di chiudere l’intero provvedimento.
Per quanto riguarda, poi, la lotteria degli scontrini viene ufficializzato lo slittamento dal 1° gennaio al 1° luglio e niente più sanzioni per i commercianti che non si adeguano alle norme che potranno però essere segnalati al portale lotteria per le analisi sul rischio evasione da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di finanza.Non sarà più necessario il codice fiscale ma un ‘codice lotteria’ che sarà individuato con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Altre modifiche trovano spazio in Manovra: nel ddl Bilancio al Senato si profila un bonus bici a chi rottama auto inquinanti. L’emendamento riformulato propone l’assegnazione di una carta elettronica dell’importo nominale massimo di 500 euro per l’acquisto di bici o monopattini elettrici fino a 1 Kw di potenza a chi rottama un’auto inquinante entro il 31 dicembre del 2020. Il ‘bonus’ non costituisce reddito imponibile e non è rilevante ai fini degli indicatori sulla situazione economica.